Abbracci a mezzanotte {anno II}

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Mangiarono in camera. Bokuto parlò ininterrottamente, un largo sorriso sempre a splendere sul suo volto. Voleva distrarlo, Akaashi ne era consapevole, e gli era grato per questo, ma in ogni attimo di silenzio (sì, anche Kotaro respira) i problemi che lo affliggevano ritornavano a galla, portando di nuovo la tempesta nella mente del ragazzo. 

Poi, però, l'albino riprendeva a blaterare, le nuvole si diradavano, e il sole tornava a splendere a ciel sereno.

Quando finirono di cenare, lo schiacciatore riportò i piatti in cucina, anche se l'altro aveva a lungo insistito per aiutarlo. Si ritrovò solo nella stanza. Per evitare di piombare ancora nell'ansia, costrinse sé stesso ad osservare l'ambiente circostante. Ricordò del compleanno del proprietario di esso, giorno in cui i loro amici si erano fidanzati, notte in cui aveva creduto che il ragazzo che amava lo avesse baciato. Chissà se era vero.

Si alzò dal letto, scrutò la camera e il suo sguardo si posò su un punto preciso del pavimento. Rammentò la mattina che seguì la festa, come si fosse svegliato coi caldi raggi del sole e il viso dell'albino davanti al proprio. Si era sentito felice in quel breve momento, davvero, davvero felice, ma allora perché proprio poco tempo dopo gli aveva mentito? Perché non gli aveva detto di essere stato lui a scrivergli quei biglietti? Sempre quella maledetta paura.

Spostò gli occhi verso i propri averi, ormai bagnati e gelati come lui. Aveva freddo, anche se era estate, forse a dargli quella sensazione erano anche i sentimenti che provava in quel momento. Forse la glaciale temperatura che avvertiva quando non era insieme a Bokuto, era più dovuta all'artica impressione di non avere una casa, di non avere niente se non il ragazzo che amava.

Sentì un tonfo provenire dall'armadio dell'albino. Con le sopracciglia aggrottate, riuscì a intravedere dallo spiraglio della porta una scatola da scarpe, appena prima che lo schiacciatore tornasse tutto felice dalla sua sessione di lavaggio di stoviglie sporche.

-HEY HEY HEY!- Esclamò il giovane, con un'euforia che Keiji non riusciva proprio a spiegarsi. Trattenne un sorriso, però, perché quel suo tormentone gli era mancato più di quanto volesse ammettere. Non sapeva per quale motivo, ma in quell'ultimo periodo l'entusiasmo di Kotaro si era smorzato, sebbene leggermente, come se si fosse trattenuto.

-Guardiamo un film, ti va?- Chiese,  mentre sistemava i cuscini sul letto, in modo da ottenere una specie di divano. Il corvino annuì. Gli andava decisamente: gli unici film che aveva visto erano stati documentari a casa propria oppure le opere cinematografiche che gli avevano mostrato Yukie e l'albino.

Però in quel momento aveva bisogno di rilassarsi: sentiva i vestiti appiccicati alla pelle, la pioggia e il suo odore pungente avvolgergli l'intero corpo e quegli indumenti, tutto in quel momento, non faceva che ricordargli ciò che gli era da poco successo.

-E-ecco...- farfugliò Akaashi, mentre Bokuto riposava gli occhi su di lui. -posso lavarmi prima?- Non sapeva perché si stesse agitando tanto, dopotutto, si trattava di una semplice doccia! Una doccia nel bagno della sua cotta. Nel suo bagno. Con lui nella stanza affianco. Sentì le gote arrossire, la pelle surriscaldarsi, ma riuscì a mantenere lo sguardo fermo.

-Certo!- Rispose l'altro, che evidentemente non aveva compreso appieno le sue perplessità. -Io intanto preparo tutto!- Esclamò, tornando a sistemare la disposizione dei cuscini sul letto.

L'alzatore fece per dirigersi verso la toilette, ma poi si ricordò di una cosa:-Ehm...- Mugugnò, per attirare nuovamente su di sé l'attenzione dello schiacciatore. Quello si girò ancora a guardarlo. -Con-con cosa posso asciugarmi?- Domandò, giocherellando con le dita nervosamente.

Kotaro disse:-Puoi usare il mio accappatoio!- Poi si voltò di nuovo, e, mentre Keiji si girava, lo vide trovare incuriosito un pezzo di cioccolata tra le pieghe del lenzuolo, che probabilmente attendeva lì da troppo tempo per essere ancora commestibile. L'albino, però, non se ne curò e lo infilò tutto in bocca, iniziando a masticare riprendendo a mettere in ordine.

~❀ «Sempre lì per te» Bokuaka ❀~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora