14 - Il primo articolo

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Passo il weekend a casa di Luis e Mark, che mi avevano chiesto aiuto per scegliere alcune decorazioni per il matrimonio. In realtà era stato Luis a chiedermi di fermarmi lì anche la notte. Ho bisogno di un'alleata, mi aveva detto disperato al telefono sabato mattina. Quando ero arrivata a casa loro, non lontano dal mio ufficio, mi ero accorta che i racconti di Luis non erano esagerati. Mi ero ritrovata davanti a scatoloni, da cui uscivano fiori, stoffe e bomboniere.

Appena mi aveva visto entrare, Luis ne approfittò per prendersi una pausa, e uscì di casa.

"Oh tesoro!" mi disse Mark "Grazie che sei venuta! Quell'uomo non mi è per niente d'aiuto!"

Inizio a capire perché Luis sia così stressato, e per tutto il weekend mi sento io stessa sottopressione, costantemente punzecchiata da Mark. Purtroppo a supportarci non c'era Mercedes, che sarebbe stata con Julius. Per fortuna sabato sera avevamo fatto una pausa, e ci eravamo mangiati una pizza sul divano, e io poi ero rimasta a dormire lì.

Avevano voluto sapere ogni dettaglio della mia serata con David, e mentre Luis ascoltò tutto in silenzio, Mark aveva continuato ad interrompermi chiedendo più dettagli di quelli che già stavo fornendo.

Non ho smesso di pensare a David per tutto il weekend, e non vedo l'ora che arrivi venerdì per poterlo rivedere. Mi chiedo se anche lui mi pensi, e sono dispiaciuta che non possa farsi sentire durante il suo viaggio di lavoro.

Lunedì vado in ufficio e inizio a scrivere il pezzo che devo presentare a Patty giovedì. La serata con David mi era stata utile per mettere in ordine le idee, e riesco finalmente a far prendere forma al mio articolo.

Nel pomeriggio, dopo un'altra pausa pranzo con Cloe e Finn, mando una mail al reparto che si occupa della fotografia, richiedendo le foto in notturna di New York che avrei abbinato ad una bellissima foto che avevo scattato a Firenze qualche anno fa, quando Angelica era venuta a trovarmi in Italia.

Dopo qualche ora mi rispondono, mandandomi un file con le immagini. Rimango stupita quando, dopo averlo aperto, mi rendo conto che sono tutte foto panoramiche prese dal Golden Sky. Inizio a guardare con attenzione tutte le foto, ripassando nella mente tutte le immagini di quella serata, finché non vedo una foto mia.

Sono in piedi, di spalle, che guardo il panorama, con il vestito illuminato dalle luci della città. So esattamente che ha scattato quella foto quando era andato a controllare il nostro tavolo. Ma non posso credere che non me lo abbia detto. Come non posso credere che abbia mandato queste foto al reparto fotografia. È stupido pensare che non sappia a cosa sto lavorando, so che, essendo il capo, può richiedere qualsiasi informazione.

Scelgo una di quelle foto, e mi rimetto al lavoro.

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I due giorni successivi li passo in ufficio, tranne il martedì pomeriggio, quando accompagno Mercedes alla presentazione del suo nuovo libro per bambini. È straordinario come da un mese all'altro se ne esca con una nuova pubblicazione, e mi ha reso molto orgogliosa vederla parlare al pubblico di genitori con tanta professionalità. Ero anche molto contenta di averla vista sorridere quando Julius era entrato nella sala.

Mercoledì sera avevo mandato l'articolo a Patty, che mi aveva risposto che sarebbe stato pubblicato l'indomani a mezzogiorno. Entusiasta avevo mandato un messaggio a tutti quelli che conoscevo, pregandoli di farmi sapere cosa ne pensassero dopo averlo letto.

Sono le due meno un quarto e il mio articolo è uscito da quasi due ore e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensano i lettori. Finn aveva fatto un ottimo lavoro con l'impaginazione, e i colori accesi che aveva scelto mi piacevano moltissimo. Allora gli mando subito un messaggio.

Le prime recensioni che leggo, sono quelle di Angelica e Mercedes. Mia sorella ne aveva stampato una copia e Mercedes mi chiede se la "mia amica newyorkese" citata nell'articolo fosse lei, o se l'avessi tradita con qualcun'altra.

Sono felice quando mi chiamano anche i miei genitori. Questa volta so che papà sta tenendo a bada la mamma, che non mi sta facendo domande sul mio ritorno in Italia. Luis e Mark invece mi chiamano mentre sto uscendo dall'ufficio, e Luis mi dice che mi passerà a prendere tra poco per andare alla lezione di yoga.

Sono così felice di quest'opportunità, e del fatto che il mio articolo sembri andare bene. Mi dispiace che David non si sia fatto sentire, ma aspetto domani che torni a New York.

Finita la lezione di yoga mi sentivo finalmente felice e soddisfatta dei risultati che ho ottenuto nelle ultime settimane. Mi faccio una doccia veloce mentre scambio due chiacchere con altre ragazze nello spogliatoio.

Usciti dalla palestra ritrovo lì Mark e Mercedes.

"Tesoro! Articolo bellissimo!" mi dice Mark mentre mi abbraccia.

"Ciao! Cosa ci fate qui?" dico mentre li saluto.

"Dobbiamo festeggiare!" mi dice Mercedes.

Mercedes non perde l'occasione per festeggiare qualcosa, ma so che è fiera di me.

Guardo Luis, sapevo che lui era complice e non mi aveva detto nulla. Mi risponde facendo spallucce.

"Forza andiamo, c'è un pub qui vicino!" dice Mercedes mentre mi prende sottobraccio.

Per fortuna non avevo messo la tuta, ma avevo un paio di jeans e una maglietta senza maniche.

Arriviamo nel pub dove ci sediamo tutti al bancone e ci mettiamo a chiacchierare e a prendere in giro Mark, che non riesce a parlare d'altro se non del matrimonio.

Ad un certo punto vedo entrare Cloe, insieme ad una ragazza mora.

Al lavoro è sempre costretta ad indossare il completo e a tenere i capelli legati, questa sera sembra un'altra ragazza, tanto che l'avevo riconosciuta a fatica. Aveva i capelli biondi sciolti, e indossava un paio di jeans neri con un crop top azzurro.

"Anna!" mi dice abbracciandomi.

"Appena arrivata a casa ho letto il tuo articolo! Fantastico! Ma come hai fatto a trovare un tavolo al Golden Sky? Quel grattacielo è dei Loodwook!" mi chiede, mentre i miei tre amici conoscono la storia, e spero non dicano niente, almeno per ora.

"Sì, come ti avevo detto ho degli amici in comune con loro" mento. 

Alla serata, quindi, si aggiungono anche Cloe e la sua amica. Finalmente trascorro una serata tranquilla con i miei migliori amici, e sono grata di aver trovato delle persone tanto speciali qui a New York. Verso mezzanotte Cloe decide di andare via, e ne approfitto per tornare anche io a casa e riposarmi dopo questa giornata. Ne approfittiamo per dividerci il taxi.

Saluto gli altri che invece decidono di rimanere ancora lì, e capisco che per Luis queste sono ore d'aria.

Arrivata nell'attico mi tolgo le scarpe e mi siedo sul divano. Prendo il cellulare e mi accorgo di avere un messaggio da parte di David a cui seguivano quattro chiamate perse.

Provo a richiamarlo, ma non risponde. Allora apro il suo messaggio:

Congratulazioni per l'articolo. Anche se avrei preferito la foto mentre guardi lo skyline.

Allora gli rispondo, prima di mettermi a letto:

Non volevo che l'autore me ne chiedesse i diritti.


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