Capitolo 3

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Tra poco i ragazzi devono entrare in campo, così io vado verso le tribune e mi siedo aspettando che Matteo mi raggiunga.
I ragazzi iniziano ad uscire uno alla volta, in ordine, mi ricorda quando da piccoli ci facevano mettere in fila indiana per andare da un posto all'altro.
Per ultimo esce Federico che si posiziona in riga con gli altri e in quel momento i nostri sguardi si incrociano.
Per un attimo sembra che in quello stadio non ci siano altre migliaia di persone, ci siamo solo io e lui, nessun rumore, nessun coro, nessun inno, nulla, il silenzio assoluto.
Ha uno sguardo indecifrabile, forse non si aspettava che fossi qui o forse non voleva che fossi qui, il che è anche peggio, molto peggio.
Di solito canto sempre l'inno italiano, ma questa sera non me la sento proprio e anche lui canta poco, o almeno a me sembra così, chissà cosa sta pensando.
La formazione è molto simile a quella della finale di Wembley: Donnarumma in porta, la difesa è composta da Florenzi, Bonucci e Acerbi centrali, poi Emerson, a centrocampo ci sono Barella, Jorginho e Verratti, e davanti c'è il tridente composto da Chiesa, Immobile ed Insigne.
Il primo quarto d'ora passa in fretta con una percentuale di possesso palla nettamente maggiore per l'Italia, finché Federico al sedicesimo fa goal, un goal stupendo, come tutti quelli che fai lui.
Rimango affascinata a guadare la scena, ecco il mio campione.

"Ti sta guardando"

Matteo mi risveglia dal quel sogno ad occhi aperti.

"Chi?"

"Federico"

"È impossibile, ha appena segnato"

"Ha segnato e la prima cosa che ha fatto è stata girarsi verso di te a vedere se lo stavi guardando"

"Certo che lo stavo guardando, come sto guardando anche tutti gli altri"

"No Gioia, lui lo stai guardando in modo diverso"

"Da quando mi chiami Gioia?"

"Era per testare una cosa"

"Cioè?"

"Solo Federico può chiamarti Gioia, vero?"

"Mi dispiace..."

"Non ti devi dispiacere di ciò che provi per lui, l'amore è una cosa bella"

"No, l'amore é una cosa letale"

"Adesso ti faccio ascoltare una canzone che ti farà cambiare idea"

"Sentiamo"

Prendere le AirPods.

"Destra o sinistra?"

"Sinistra"

Me la porge e io me la metto nell'orecchio, lui fa lo stesso e poi la canzone parte.

Il tuo corpo è la somma
Di tutti i desideri
La tua testa il racconto di ciò che sei
E di quel che eri
La complicità ama il silenzio
E in questo noi due siamo bravi
Profeti e discepoli di verità e di segreti
E non è mica la fine
Semmai dovessimo sbagliare e perché
Le circostanze fanno la differenza
Capovolgo la distanza che si azzera e siamo
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
La mia pelle è corteccia
Che si può anche scalfire
La tua giacca s'impiglia ad un ramo
E mi potrò scaldare
Io ti devo tante cose
La differenza tra luce e ombre
Tra il coraggio e l'istinto
E la paura di non fallire
E non è mica la fine
Semmai dovessimo sbagliare e perché
Le circostanze fanno la differenza,
Capovolgo la distanza che si azzera e siamo
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
La tua libertà non è più effimera
Lei non si misura
Devi solo metterla in pratica
E non è mica la fine
Semmai dovessimo fallire
E perché capovolgo la distanza
Che si azzera e ora e sempre siamo
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito
Noi siamo infinito

"Quindi noi siamo infinito?"

"Non lo so, potremmo esserlo"

Ho pensato a Federico per ogni secondo di quella maledetta canzone, non so perché, ma ora ho l'idea che Federico sia il mio infinito.
Nel mentre hanno ammonito Nicolò e a differenza delle altre volte non mi sono nemmeno messa ad insultarlo, si vede proprio che sono parecchio sottotono.
Arriva un giallo anche per il giocatore bulgaro Yamov e al trentanovesimo la Bulgaria segna il goal del pareggio grazie a Iliev, su assist di Despodov.
Mi rattristo di nuovo.
Il goal di Federico era riuscito a farmi sembrare almeno un po' eccitata per la partita, ma con questo pareggio tutta la mia adrenalina se ne è andata.

"Anche io devo farti ascoltare una canzone che ti farà capire che l'amore è letale"

"Fammi ascoltare"

Gli prendo il telefono, cerco la canzone e schiaccio play.

Yeah, ce la farò a dimenticarti ma per ora no
Ti ho cancellata solamente dal telefono
Quanto è difficile ignorarti solo io lo so
Sono all'inferno e tu sei un angelo al citofono
Mentre è arrivato settembre dentro casa mia
Non riesco a trovare più niente che fa al caso mio
La chiamavamo routine quella monotonia
Quella vita di sempre che adesso è nostalgia
Fare una radiografia dei tuoi pensieri, è la cosa più facile
Erano un libro aperto ai tuoi desideri
E ho strappato tutte le pagine
Se c'è una faccia che scappa non è la mia
Fuggire per il freddo non fa più per me
La soluzione migliore sarebbe andare via
E invece resto qui all'Inferno a ricordarmi che...
Siamo solo, la realtà è che tu per me sei l'unica
Vieni da me, lo prometto questa volta è l'ultima
Sono solo, preso da me stesso e dalla musica
Vieni da me, da domani non chiamarmi più
All'inizio pensavo fosse normale, quel fare senza pensarci
Nottate a scopare senza baciarsi,
Gridarsi ti odio, sorridendo un attimo dopo,
Ma si è spento il fuoco, guardami dentro e cadi nel vuoto
Tu versi un mare di lacrime, è un maremoto
Ma io sono troppo stanco per raggiungerti a nuoto,
Mentre io affogo ogni giorno di più
Io non ti ascolto e tu, stai chiusa in gabbia anche se fuori c'e molto di più
Cadere e poi rialzarsi, piangere e poi sorridere, tu l'hai chiamata sofferenza io lo chiamo vivere
Tra i diffidenti e vipere, decidere è difficile
Per amore non sai se morire o uccidere
Dovremmo fare due parole perché le persone più son sole e meno qualcuno le vuole
(E noi) tra tutti i limiti abbiamo scelto il cielo e si avvicina sempre più
Ma ora ho paura se guardo giù c'ho le vertigini, è per questo che
Siamo solo, la realtà è che tu per me sei l'unica
Vieni da me, lo prometto questa volta è l'ultima
Sono solo, preso da me stesso e dalla musica
Vieni da me, da domani non chiamarmi più

Con questa canzone finisce anche il primo tempo di questa partita così triste per me.
È la prima volta che guardo una partita della nazionale così giù di morale.

Un'Azzurra tra gli azzurri 2Where stories live. Discover now