Capitolo 27

761 32 4
                                    

La partita inizia, solito rito: porto la mano sul cuore e mi metto a cantare a squarciagola l'inno nazionale.
I miei occhi non si spostano da quelli di Matteo, voglio che sappia che sono qui per lui.
Questa volta ha la priorità su tutti: ha la priorità su Federico, ha la priorità sulla squadra, ha la priorità sulla vittoria.
La partita comincia alla grande, già all'undicesimo minuto Moise Kean fa goal, devo farmi assolutamente presentare quel ragazzo alla fine della partita.
L'avevo già visto giocare qualche volta nella Juventus qualche anno fa prima che andasse all'Everton, mi piace molto come gioca, non so nemmeno perché Mancini non l'abbia convocato per l'europeo.
Nulla da togliere ai miei campioni d'Europa ovviamente, ma se avesse giocato tutto l'europeo come sta giocando sta sera in certe partite avremmo sofferto di meno, ma non possiamo cambiare il passato e di certo Mancini non poteva prevedere il futuro, anche se lui l'ha sempre saputo che i ragazzi avrebbero vinto, sembrava quello più pazzo di tutti a pensare che la nostra nazionale potesse vincere, ma alla fine si é rivelato il più razionale di tutti.
Roberto é così, speciale, é partito dal basso e li ha portati alle stelle, un po' come quella canzone...

Nuba, nuba, nuba, vedo jnoun (ahahah)
È la mia bolla che diventa igloo
È un occhio nero che diventa blu (sto)
È il dito medio che rimane su
Uoh uoh-uh, bella!
Sono uscito dalla melma
Da una stalla a una stella
Compro una villa alla mamma
E poi penserò all'Africa
Figlio di una bidella
Con papà in una cella
Non è per soldi, giuro, wallah
Io sono fuori, Brexit
Fluttuo come un backflip
Non sono un politico
Io non cerco consensi
Fuck ciò che pensi
Terzo occhio, Tensing
In giro come i gipsy
Turista in mezzo ai prezzi
Il fine giustifica i mezzi
C'ho stile anche sui mezzi
Ragazzi a pezzi, tutti a pezzi
Torniamo a casa in carro attrezzi
Il mio non è rap, è un raptus
A Milano mi senti dal bus
Sto sopra i tetti, actus
Vengo dal niente, cactus
Sto perdendo la rotta
E in più ho la bussola rotta
Ma grazie a Dio c'ho una casa
E un amico che mi ci porta
Non sai come ci rimango quando
Mi chiedi la foto e non saluti manco
Rambo, Django
Vedo diamanti in questo fango
Buona, sa di mango
Io volevo giocare a basket
Sto sbuffando, Casper
Spero non passino i Ghostbuster (giù, giù, giù)
Quanto mi manca il Blockbuster!
Ninna nanna, ninna ninna, oh, uoh-oh-oh
Questo flow a chi lo do? Uoh-oh-oh
Con i sogni dentro al biberon, yeah
Rollin', Rollin', Rollin', Rolling Stones
Ninna nanna, ninna ninna, oh, uoh-oh-oh
Questo flow a chi lo do? Uoh-oh-oh
Con i sogni dentro al biberon, yeah
Rollin', Rollin', Rollin', Rolling Stones
Nemico pubblico: Jacques Mesrine
Non ascolto il tuo disco, tu blateri
Sotto il tavolo, in privè c'ho i capperi
Fumo alberi, occhi japanese
Questo è il moonwalkin' dei gamberi
Se non fanno felicità, dammeli
Anche gli UFO, fra', cercano il grano
Coi cerchi nel grano, spaventapasseri
Mi fumo il tuo budget
Mi scopo 'sta scena, diffondo 'sta merda
Fra' è un blitz nelle case
Milano Carthage
Mama ueldek rajel
Prendimi il cuore in bagher, fanculo le armi
Viva spade laser
Sul delta del Gange
Zombie ballan valzer
Zio, voglion conoscerti se fai successo
Ma poi quando finisce, dimmi ch'è successo?
Io non lo so manco se volevo questo
Oh mio Dio, Michael, sono troppo Jackson
Io volevo giocare a basket
Sto sbuffando, Casper
Spero non passino i Ghostbuster (giù, giù, giù)
Quanto mi manca il Blockbuster!
Ninna nanna, ninna ninna, oh, uoh-oh-oh
Questo flow a chi lo do? Uoh-oh-oh
Con i sogni dentro al biberon, yeah
Rollin', Rollin', Rollin', Rolling Stones
Ninna nanna, ninna ninna, oh, uoh-oh-oh
Questo flow a chi lo do? Uoh-oh-oh
Con i sogni dentro al biberon, yeah
Rollin', Rollin', Rollin', Rolling Sto, uo-oh
Ninna, nanna
Ninna, nanna
Ninna, nanna
Ninna, nanna

Loro sono proprio passati da una stalla ad una stella.
Dopo 3 minuti Edgaras Utkus fa un autogol con una palla tirata da Giacomo, anche se il mondo lo considererà un autogol la grafica Rai lo ha segnato come goal di Raspadori e in panchina si concorda sul fatto che quello é un goal fatto dal nostro Giacomino che sta correndo per il campo felice come quando ha vinto l'europeo.
Ai ragazzi sta facendo bene questa partita, dopo i pareggi degli scorsi giorni si trovano in vantaggio e riesco a percepire quella magia che hanno avuto in corpo per tutto l'europeo e sta sera più che mai credo in loro, credo in quest'Italia fatta di scappati di casa, come dice Manuel.
Nel giro di 10 minuti arriva un secondo goal di Giacomo e a distanza di 5 minuti un secondo goal di Moise, questi ragazzi sta sera sono una bomba.
Sono molto fiera di loro, hanno solo qualche anno in più di me e guarda cosa stanno facendo, sarebbe bello se fra tre anni anche io facessi una cosa così straordinaria. 

"Terra chiama Azzurra"

"Dimmi Nico"

"Perché li guardi così?"

"Sono orgogliosa di essere nata nel ventunesimo secolo"

"Perché?"

"Guarda questi due ragazzi, sono stupendi"

"E noi del ventesimo secolo non lo siamo più?"

"Certo che lo siete, solo che ormai da voi tutti si aspettano questa bravura, da loro è un po' inedita"

"Beh...se fanno parte di questa squadra sono speciali di certo"

Torniamo a guardare la partita in silenzio, amo parlare con Nicolò, ma non amo essere disturbata durante una partita.
Arriva l'intervallo ed i ragazzi vanno in spogliatoio, mentre io rimango ferma a bordo campo, probabilmente dovrei chiamare Federico, ma il mio orgoglio dice che non è ancora il momento, sono ancora arrabbiata e potrei dire cose di cui mi pentirei subito.

"Azzurra"

"Hey"

"Ti piace come sta andando la partita?"

"Si, molto, state facendo una partita perfetta"

"Dopo ti va se ti presento i ragazzi nuovi?"

"Certo, non vedo l'ora"

"Sono tutti simpatici"

"Non avevo dubbi"

"Non entri in spogliatoio?"

"Nah, vi vedo già carichi"

"Mi farebbe piacere se venissi dentro con me"

Mi porge la mano e io l'afferro, come posso dirgli di no?

Un'Azzurra tra gli azzurri 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora