Capitolo 47

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Mi avvicino al suo collo, la sua pelle ha un profumo delizioso, mi sembra sia magnolia.
Lo bacio dolcemente sulla giugulare per poi salire alle sue labbra.
Sempre un bacio dolce, che poi diventa più intenso, le nostre lingue iniziano a toccarsi lievemente per poi avvinghiarsi in una passione sfrenata mentre con la mano inizio a sfiorare il suo petto ed al mio tocco sento la sua pelle rabbrividire.
Continuo a baciarlo con passione mentre con le dita traccio il contorno dei suoi addominali.
Lui ansima e si muove leggermente, poi dice: "Non smettere più, continua così che mi fai impazzire"

E mentre con l'indice continuo a disegnare i suoi addominali porto l'altra mano tra i suoi capelli e li accarezzo.
Non voglio che questo stato di estasi finisca, mi è mancato troppo.

"Voglio farti impazzire, non ti lascerò andare via questa volta. Non ti lascerò mai più" sussurra al mio orecchio.

Sento tutta l'eccitazione venirmi su dai piedi e il sangue impazzire nelle vene.
Ci uniamo in un abbraccio fortissimo per alcuni minuti, mentre si sentono i nostri cuori al limite dell'infarto.
Ormai siamo un ansimare continuo.

Bussano alla porta.

"Cazzo"

"Che c'è?"

"Stanno bussando alla porta"

"E allora?"

"Guarda come siamo presi"

"Benissimo direi"

"Nemmeno dopo un allenamento intensivo sei preso così male"

"E tu allora? Hai gli occhi da pazza"

"Pazza mi ci fai diventare tu"

"Si, lo so che sei pazza di me da quando ci siamo conosciuti, ma contieniti"

"Idiota" dico lanciandogli dietro un cuscino.

"Ti amo anche io"

"Io ti odio"

"No, tu mi ami alla follia"

"Nono, io ti odio, ma tanto"

Fuori dalla porta Federico dice: "Federico so che sei lì dentro con Azzurra, non ho minimante intenzione di entrare anche perché non ci tengo a vedervi scopare, ma vedete di scendere che tra 10 minuti è ora di cena. Siete spariti per tutto il pomeriggio, non immaginate neppure quante battutine sono volate"

"Grazie Berna, sei un amico" gli risponde Fede mentre mi tira verso di se.

"Figurati"

Sento Federico allontanarsi dalla porta.

"Hai sentito? Dobbiamo prepararci per cena"

"Altri 5 minuti, ti prego"

"Assolutamente no"

"Dai, ti prego. È da tanto che non stavamo insieme"

"Noooo"

"Una doccetta veloce insieme?" chiede facendomi gli occhioni dolci.

"E va bene" acconsento.

Mi prende per mano e mi porta fino alla doccia.

"Vuoi l'acqua calda o tiepida?" mi chiede.

"Bollente" rispondo.

"Stai attenta che così mi fai eccitare di nuovo" dice aprendo il getto d'acqua.

"Sei proprio uno scemo Federico Chiesa"

"E tu sei proprio bella Gioia Fabbri"

Entriamo in doccia e gli schizzo in faccia qualche goccia d'acqua.

"Ti stai divertendo?"

"Moltissimo" ammetto.

"A volte mi sembra di avere a che fare con una bambina"

"Beh...io penso che dentro ciascuno di noi ci sia un bambino, solo che non tutti riescono a curarlo. Certi adulti sono troppo presi dai loro pensieri da grandi che non si ricordano nemmeno che la felicità sta nelle piccole cose"

"E a te, piccola Gioia, cosa rende felice?"

"Una canzone che ultimamente sento spesso su tik tok"

"Quale sarebbe?"

"Supereroi falliti"

"E come mai ti rende felice?"

"Sai come finisce?"

"No...non credo nemmeno di conoscerla..."

"Te la faccio ascoltare"

Io sono un fallimento straordinario, scusate ma mi merito un applauso.
Ti ho portata in alto credendo di saper volare, mentre precipitiamo me ne pento.
Vorrei poter fermare il tempo, so che ti piacciono le foto
Vorrei poter colmare il vuoto dentro,
Vorrei poter mandare i proiettili a rallentatore per evitare le stronzate che sparano sul mio nome,
Ma non ho paura del giudizio di queste persone,
Ho fatto dell'autodistruzione la mia armatura
Tu mi hai visto superare sfide, salvare vite,
Poi chiuso al cesso a fumarmi la kryptonite
Con te che inizi a sbattere,
Io che ti grido vattene
Non ho tempo per salvarti ho un mostro da combattere.
Mi porto addosso cicatrici e tagli
E la mia vita è una fiction, una serie di sbagli.
E un cigno nero resta tale anche se gli strappano le piume,
Il vero supereroe è quello sotto il costume,
Toglimi 'sta maschera, fallo con le tue mani,
Poi guardami dentro agli occhi e dimmi se te lo aspettavi.
Che ero io, ero io.
Nato e cresciuto in mezzo all'oscurità, siamo così soli per la nostra età
Stanco di combattere per l'umanità
Adesso penso a noi e alla nostra felicità
Io non posso prometterti che ti salverò
Ma giuro puoi scommetterci che ci proverò
Sono un perdente e tu sei tutto quello che ho
Comunque vada non aver paura io ci sarò.
Questa gente crede che siamo speciali
Come se fossimo estranei ai problemi dei mortali
Io vorrei salvarti ma non mi è concesso
Sono troppo egoista, piango solo per me stesso.
Ma se potessi volare, camminare in aria,
Con un salto coprirei la distanza che ci separa
E se potessi disegnare il futuro userei un colore,
La speranza, quella di farsi una vita migliore.
Se tu avessi il potere di guardare nelle persone
Mi guarderesti dentro, vedresti che non ho un cuore.
Baby tu grida il mio nome fino alla disperazione,
Fino a che crolli sul letto senza più un filo di voce.
Io verrò a salvarti, non andartene,
Anche se piove grandine,
Il nostro mondo che va a fondo come Atlantide.
Vorrei toccarti, imparare a fidarmi
Strapparmi il costume poi confondermi con gli altri.
Questa è la cosa più vera che abbia mai scritto
Tienila per te, ora è solo tua come se io non l'avessi mai scritto,
è il momento perfetto
Dito sul grilletto
Il cuore che batte e gli occhi di uno spettro,
Prima di farlo leggi il mio biglietto, scusa per il sangue.
Nato e cresciuto in mezzo all'oscurità, siamo così soli per la nostra età
Stanco di combattere per l'umanità
Adesso penso a noi e alla nostra felicità
Io non posso prometterti che ti salverò
Ma giuro puoi scommetterci che ci proverò
Sono un perdente e tu sei tutto quello che ho
Comunque vada non aver paura io ci sarò
Nato e cresciuto in mezzo all'oscurità, siamo così soli per la nostra età
Stanco di combattere per l'umanità
Adesso penso a noi e alla nostra felicità
Io non posso prometterti che ti salverò
Ma giuro puoi scommetterci che ci proverò
Sono un perdente e tu sei tutto quello che ho
Comunque vada non aver paura io ci sarò

"Comunque vada non aver paura io ci sarò?"

"Già"

"Intendi che tu ci sarai per me o che io ci sarò per te?"

"Sta a te capirlo"

Lo lascio in bagno a riflettere su ciò che gli ho appena detto mentre io torno in camera a vestirmi.

Un'Azzurra tra gli azzurri 2Where stories live. Discover now