Capitolo 11

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"Cosa ci fai qui?"

"Ti accompagno a casa"

"Non potresti andare in giro e avere contatti con altre persone dato che sei in una bolla anti-covid"

"Nessuno sa che sono qui"

"Come se tra 5 minuti non se ne accorgessero tutti"

"Ho scritto a Nicolò dicendogli che non mi sento molto bene"

"Se ne accorgeranno lo stesso"

"E anche se fosse?"

"Non credo che il mister ne sarebbe molto felice, magari ti esonera"

"E se avessi il permesso del mister?"

"Non lo hai"

"E tu che ne sai?"

"Stiamo parlando dello stesso mister che a luglio mi ha fatto andare via mentre voi dormivate perché aveva paura di come avreste reagito, quindi dubito ti abbia dato il permesso di fregartene di tutte le regole che ti hanno dato"

"Infatti non me lo ha dato, anzi se lo scopre mi fa tagliare la testa"

"Addirittura, non siamo nel medioevo"

"No, ma userebbe delle tecniche di tortura altrettanto efficaci"

"Madonna, Roberto non è così severo"

"A volte"

"Ma se vi tratta come se foste suoi figli, di cosa ti lamenti?"

"Più che i suoi figli siamo un gruppo di scappati di casa"

"Questo lo dice sempre Manuel"

"Lo so"

"Pensi di scendere?"

"Perché?"

"Tra 5 minuti parte quindi sei ancora in tempo per non fare una cazzata ed evitare di essere esonerato dalle prossime partite e di far incazzare tutta la squadra"

"Tutta la squadra o Matteo?"

"Che c'entra Matteo adesso?"

"Guarda che ho visto che ti ha accompagnato fino in stazione"

"Questo si chiama stalking"

"No, sto solo ficcanasando"

"Già non ti sopportavo dal primo giorno perché non ti facevi gli affari tuoi, sono passati più di due mesi e le cose non sono cambiate"

"Ti sono sempre piaciuto per questo invece"

"Questo lo pensi tu"

Dall'altoparlante viene annunciato che il treno partirà tra due minuti.

"Allora?"

"Allora cosa?"

"Scendi?"

"Vieni con me"

"No, devo andare a casa"

"Prometto che non ti farò scendere dal treno"

"Ok"

Si alza e mi porge la mano, ma io non la prendo, é meglio non fidarsi troppo di lui, altrimenti va a finire come al solito e ci rimango male.
Lo seguo e arriviamo di fronte alla porta del bagno.

"Devi andare in bagno?"

"No"

"E allora che ci facciamo qui?"

Non mi risponde e mi spinge dentro, ma io non oppongo molta resistenza.

"Questo si chiama sequestro di persona"

"No"

Ci guardiamo negli occhi, quello che provo non riuscirò mai a descriverlo, c'é qualcosa nei suoi occhi che ancora non capisco, é qualcosa di strano, un misto tra mistero, dolcezza, paura ed imbarazzo, sembra quasi come la prima volta che ci siamo ritrovati così vicini.
Inspiegabilmente le mie mani cominciano a pulsare, sento il battito del mio cuore sperduto in ogni singolo millimetro del mio corpo, le mie mani iniziano a sudare, sono così agitata che tremo.
Mi sento il cuore a mille, la testa girare e non capisco più nulla.
Poi iniziano a tremarmi le ginocchia e non riesco a farle smettere, dei brividi gelidi mi percorrono tutto il corpo, dalla testa fino ai piedi, sento freddo e caldo contemporaneamente.
La testa continua a girare mentre quel suo fottuto sorriso davanti a me illumina l'atmosfera che ci circonda.
I miei pensieri prima si fermano di colpo e poi riprendono a girare vorticosamente nella mia testa, non hanno né logica né senso.
É questo l'amore?
Quando il suo sorriso si spegne e lentamente le sue labbra sfiorano le mie, mi sento come non sono mai stata prima, penso e mi chiedo se lo voglio veramente, sono assalita dai dubbi, ma poi sento in lontananza il suo cuore battere velocemente, é un suono che sembra quasi magico, un suono dolce, il suono migliore del mondo.
Ora sento anche il mio cuore a mille, li sento battere insieme mentre le nostre labbra giocano armoniosamente l'una con l'altra.
Ma l'unico pensiero che si ripete nella mia testa in continuazione é "è questo l'amore?", ma né il mio cuore né questo bacio danno una risposta alla mia domanda.
Questa domanda mi assilla da troppo, se solo non avessimo mandato tutto all'aria già troppe volte sarei in grado di dare una risposta a questa domanda e la risposta sarebbe "si, questo é l'amore".
Quando sento la sua mano sfiorare la mia guancia rossa e bollente i dubbi svaniscono, é come se quel tocco vellutato, quel contatto tra il mio corpo e il suo abbia trasformato qualcosa in me.
Quando ci stacchiamo entrambi stiamo sorridendo verso l'alto.
Lui mi sorride intensamente, quanto è bello, e poi avvicina le mie labbra alle sue accompagnandole con una carezza, le nostre bocche si uniscono nuovamente e io questa volta mi sento più sicura di me stessa, risento di nuovo quel brivido prima freddo poi caldo attraversare ogni cellula del mio corpo.
Gli sfioro il fianco e sento le cuciture della sua maglietta tra le mie dita, gli accarezzo la schiena e sento il calore del suo corpo contro la mia mano.
É bello sentire le nostre labbra giocare, é fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi gentilmente, é come se tutto in questi istanti sia dannatamente perfetto, troppo perfetto per essere reale, eppure lo é.

Tremo se mi guardi
Sei bravo a provocarmi
La fantasia che vola
Già ti immagino spogliarmi
L'inverno dentro me
Cosa aspetti a scaldarmi
Io non capisco niente, basta solo che parli
Un gioco di sguardi, un invito a cena
Volevi una preda
Ma mi sento pantera
La notte non aspetta due come noi
Non c'è tempo per decidere
Io ti voglio, io ti esigo
Noi come un adesivo
Su un muro, contro un frigo, sulle scale di un motel
È tutta la vita che aspettavo solo te
Come a Natale la neve
Come l'amore che viene
Come di notte le stelle
È tutta la vita che aspettavo solo
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Come a Natale la neve
Ho detto a mia madre che andavo a dormire
A casa di un'amica di un'altra mia amica
Mancavi tu a complicarmi le cose, a incasinarmi la vita
Ma in fondo è stupendo
Farlo fino all'alba ridendo, baby
Fuori la neve sta cadendo, baby
Io non ti voglio, io ti pretendo
Io ti voglio, io ti esigo
Noi come un adesivo
Su un muro, contro un frigo, sulle scale di un motel
È tutta la vita che aspettavo solo te
Come a Natale la neve
Come l'amore che viene
Come di notte le stelle
È tutta la vita che aspettavo solo
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Come a Natale la neve
Tutta la vita che aspettavo te
E non ho voglia di aspettare ancora
Sta squillando non rispondere
Restiamo sotto le lenzuola
Non scappare ho ancora via da me
Tu dammi un'altra ora
Tutta la vita che aspettavo te
Come a Natale la neve
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Io ti voglio, io ti esigo
Noi come un adesivo
Su un muro, contro un frigo, sulle scale di un motel
È tutta la vita che aspettavo solo te
Come a Natale la neve (solo te, solo te)
Come l'amore che viene (solo te, solo te)
Come di notte le stelle (solo te, solo te)
È tutta la vita che aspettavo solo
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Solo te, solo te
Solo te, solo te

Un'Azzurra tra gli azzurri 2Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt