Capitolo 39

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Purtroppo la partita si conclude con la sconfitta dell'Italia.
Dopo aver battuto il record di risultati utili consecutivi la nostra nazionale ferma la sua corsa.
Mi dispiace un sacco per i ragazzi, ho visto con i miei occhi quanto si impegnano per raggiungere gli obiettivi stabiliti, non si meritavano di perdere la semifinale.
Però devo dire che la Spagna ha giocato molto bene e si è meritata la vittoria e penso che come i calciatori spagnoli hanno tifato l'Italia nella finale degli europei così anche i calciatori italiani tiferanno la Spagna in finale di Nations League.
Tra 4 giorni i ragazzi dovranno giocare contro il Belgio per guadagnarsi il terzo posto, spero tanto che possano tornare a vincere.

"Azzurra il tuo telefono continua a squillare"

"Lo so"

"Perché non rispondi?"

"Perché é Fede"

"Allora dovresti assolutamente rispondere"

"No...gli ho detto che so la verità"

"Ma sei scema! Da,mi qua che gli rispondo io"

Matteo mi prende il telefono dalle mani e risponde.

"Ciao Fede, so che vuoi parlare con Azzurra, ma questa idiota non voleva risponderti. Ora te la passo"

Allunga il telefono verso di me ed io scuoto la testa.
Mi lancia uno sguardo minaccioso e allora lo afferro, Matteo si alza e saltellando sulle stampelle esce dal salotto per lasciarmi un po' di privacy.

"So che sei lì, sento il tuo respiro" dice Federico dall'altro capo del telefono.

"So che sai che sono qui"

"Dobbiamo parlare"

"Lo so"

"Vuoi iniziare tu?"

"No, ti ascolto"

"Benedetta..."

Ecco, lo sta per dire, anche se io lo so da più di un mese ormai, lui me lo sta per dire adesso.

"Benedetta é incinta"

"Questo lo sapevo"

"Hai visto la foto del test di gravidanza nel mio telefono?"

"Si, ma vi ho anche visti insieme in quel bar a Torino quando mi avevi detto che saresti andato dal tuo procuratore"

"Mi hai seguito?"

"Si, sapevo che stavi mentendo"

"Ok...quel giorno lei mi ha detto di essere incinta e che il bambino poteva essere solo mio dato che durante la nostra pausa di riflessione lei non é stata con nessun altro, ma non ci credevo. Non al fatto che non si sia frequentata con nessuno, quello non mi ha sorpreso minimamente, conosco troppe bene Benny, ma al fatto che fosse incinta. Ti ricordi anche tu come sono andate le cose l'ultima volta, non volevo ci separasse di nuovo..."

"Perché non me lo hai detto subito?"

"Subito quando?"

"Appena lo hai scoperto, ti sarei stata vicino come ho sempre fatto da quando ti conosco"

"Avevo paura che questo bambino potesse allontanarti da me"

"Come potrebbe? Anche se l'altra volta eri spaventato alla fine ti piaceva l'idea di diventare padre e se questo bambino rende felici sia te che Benedetta non vedo perché io dovrei allontanarmi da te"

"Beh...credevo che...insomma..."

"Ti ho sempre detto che probabilmente non potrò avere figli in futuro e che non sono nemmeno intenzionata ad averne, non potrei mai essere gelosa del fatto che tu e Benedetta avete in comune un figlio, quel bambino sarà il frutto del vostro amore e anche se adesso voi due non vi amate più questo non vuol dire che quel bimbo non sarà amato"

"Perché tu capisci sempre tutto al volo?"

"Non lo so, credo sia una dote"

"Adesso tu mi devi dire cos'è successo con Matteo"

"Nulla"

"In che senso nulla?"

"Io e Matteo non ci siamo baciati. Quando sono arrivata allo stadio abbiamo fatto pace quasi subito, poi io sono stata male e in ospedale quando sei andato a chiamare mio fratello e hai lasciato il telefono sul letto ho aperto la chat con Benedetta e ho visto la foto del test di gravidanza. In quel momento ho capito che avrei dovuto lasciarti andare perché avevi delle responsabilità verso di lei e verso vostro figlio, solo che se ti avessi detto la verità non avresti mai accettato il fatto di lasciarmi quindi ti ho mentito"

"Sia il bacio che quello che mi hai detto di provare per Matteo sono una bugia?"

"Si...so che non é stata la scelta migliore mentirti perché ti ho fatto soffrire, ma volevo veramente che tu tornassi a Torino per starle vicino"

"E adesso che ci fai a casa di Matteo?"

"Ieri si é infortunato e non volevo lasciarlo da solo. Mi é stato parecchio vicino nell'ultimo mese, ti ha persino mentito per aiutarmi"

"Mi avete mentito entrambi..."

"Lo so, ma é tutta colpa mia, ho costretto Matteo a mentire, lui non lo avrebbe mai fatto"

"Tutto questo per farmi stare vicino alla madre di mio figlio?"

"Si..."

"Dovresti essere fiera di me, vado con lei a tutte le visite ed a qualsiasi controllo, la passo a trovare minimo tre volte al giorno e la chiamo una decina di volte"

"Non vivete insieme?"

"No, su una cosa sono stato chiaro: faremo di tutto per fare stare bene nostro figlio, ma la relazione tra noi due é finita e finché non sarà incombente il momento del parto é bene che ognuno rimanga nella propria casa. Magari a volte pranziamo e ceniamo insieme, ma alla sera ognuno torna a casa sua"

Mi si scioglie il cuore a quelle parole.

"Non voglio condividere la casa con nessuno che non sia tu"

Invece a queste parole il sangue mi si gela.

"Fede...io..."

"Non verrai a Torino con me, vero?"

"Non posso"

"Perché? Adesso abbiamo chiarito tutto, noi due stiamo bene insieme e io sarei l'uomo più felice del mondo se tu decidessi di venire a vivere con me"

"Federico...dammi tempo...ho bisogno di tempo"

"Perché? Cosa devi aspettare?"

"Come prima cosa di finire la scuola, e poi..."

"E poi?"

"La mia salute non é migliorata nell'ultimo mese"

"Cosa vorresti dire?"

"Dopo che te ne sei andato sono rimasta ricoverata per circa 10 giorni, hanno cercato di stabilizzarmi il più possibile, ma probabilmente dovrò fare un altro intervento"

"Perché?"

"Il tumore é tornato, solo che ha cambiato posto"

"Mi dispiace...mi dispiace tanto...mi dispiace di essermene andato...mi dispiace di non averti chiesto come stavi per un mese..."

"Non è vero, so che hai chiesto mie notizie"

"Chi te lo ha detto?"

"Ho visto il tuo nome sullo schermo del cellulare di mio fratello"

"Gli ho chiesto di te ogni giorno, ogni singolo giorno..."

Un'Azzurra tra gli azzurri 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora