Capitolo 10

963 40 28
                                    

"Allora vogliamo far esplodere tutto?"

"Non vorrei ci fossero feriti a causa dell'esplosione"

"Ti preoccupi sempre degli altri?"

"La maggior parte delle volte"

"Quindi..."

Squilla il mio telefono.
Ringrazio il mio angelo custode che ha indotto mio fratello a chiamare in questo preciso momento, non sapevo cosa dirgli.

"Ciao fratellone"

"Hey piccolina, come stai?"

"Vorrei scappare"

"Che ha combinato adesso?"

"Questo giro lui non c'entra, è l'altro"

"Che ha fatto?"

"È troppo carino e gentile e mi si scioglie il cuore"

"E dov'è il problema?"

"Il problema non ci sarebbe se..."

"Se Federico non esistesse"

"Mi hai tolto le parole di bocca"

"Tra quanto torni?"

"Il prima possibile, non voglio fare qualche stupidaggine"

"Domenica vai a vedere la partita?"

"No, giocano in Svizzera"

"E non ti portano con loro?"

"No, non sono più all'europeo fratellone, queste sono le qualificazioni dei mondiali"

"E che vuol dire? Puoi stare con loro lo stesso"

"Non posso, non ho più un motivo per seguirli ovunque vadano e poi tra 10 giorni ricomincia la scuola"

"Tanto la maggior parte dei giorni non sarai a scuola perché sarai in ospedale"

"Appunto, eviterei di saltare gli altri giorni perché seguo questi pazzi alle partite"

"Ma a te piace seguirli alle partite"

"Lo so, ma non posso"

"Va bene, quando parti avvisami che ti vengo a prendere in stazione"

"Mamma e papà come l'hanno presa?"

"Sono arrabbiati con me"

"Perché sono arrabbiati con te?"

"Perché ti ho lasciato andare via"

"Sono abbastanza grande per scegliere di andare via senza che qualcuno me la imponga"

"Si, ma tu sei la loro piccolina"

"Fino al prossimo mese, dopo posso decidere io per me stessa"

"Decidere cosa?"

"Cosa farne della mia vita"

"Questo discorso non mi piace"

"Tranquillo, non sto dicendo che voglio uccidermi o cose del genere"

Fa un sospiro di sollievo.

"Stavo per prendere la macchina e correre lì a Coverciano"

"Stai calmo, ci vediamo quando torno"

"Ciao piccolina"

"Ciao fratellone"

Matteo è stato a pochi passi da me per tutta la conversazione.

"Penso di prendere il prossimo treno per tornare a casa"

"Va bene, ti accompagno fino in stazione"

Un'Azzurra tra gli azzurri 2Where stories live. Discover now