Chapter One: "I Just tripped and fell into his bed"

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Apro un occhio ma lo richiudo subito appena vedo la luce del sole. Sbuffo leggermente girando la testa dall'altra parte, muovendo anche il resto del corpo. Un braccio mi circonda subito la vita, prima di sentire il petto sulla mia schiena. Sento il respiro del ragazzo nel mio collo e apro entrambi gli occhi quando capisco che non riuscirò più a riaddormentarmi.


Cerco di alzarmi dal letto, ma il peso del ragazzo accanto a me lo vieta, così sono costretta a spingerlo verso l'altra parte del letto. Sento un sospiro, capendo che lui sta ancora dormendo, e mi siedo nel letto. Le gambe scompaiono nelle lenzuola bianche, guardo attorno a me e riesco a riconoscere il mio intimo nella sedia della scrivania. Mi alzo definitivamente dal letto e vado a rivestirmi.

Osservo il ragazzo nel letto, il petto scoperto, con un tatuaggio nel costato; i capelli rossi sono sparpagliati sul cuscino bianco e il viso è dall'altra parte ma non ho bisogno di vederlo per ricordarmi chi è. Inizio a gironzolare nella stanza, osservando la libreria e cercando di capire che percorso di studi fa. Ma quando mi ricordo che ieri sera aveva detto di essere già laureato, smetto di cercare una possibile risposta. Mi giro, di nuovo, verso il letto e noto che il ragazzo ha gli occhi semiaperti e mi sta guardando con un sorrisetto in volto. Mi sdraio accanto a lui, cingendogli il busto con le braccia e mettendo una gamba in mezzo alle sue; poggio il mio mento sulla sua spalla e lo guardo mentre si stropiccia gli occhi. Sorrido al pensiero della notte passata e nascondo il viso nel suo petto quando sento già prendere fuoco in faccia. Lui ridacchia capendo il mio imbarazzo ma mi stringe a sé lasciandomi un bacio in testa. Mi da una pacca sulla coscia, facendomi capire che mi devo spostare e lo guardo contrariata ma lui mi fa cenno di aspettare.

Mi sposto, lasciando la presa che aveva su di lui e vedendolo dopo poco indossare un paio di boxer neri. Esce dalla camera e io mi rotolo sul letto per occupare il tempo, dopo un paio di minuti sento la porta aprirsi: ha i capelli leggermente bagnati e noto fin da subito che è anche sporco vicino alle labbra. Sorrido subito, sapendo cosa fare, e quando si avvicina al letto io sono seduta. Si sdraia di nuovo, portandomi a cavalcioni su di lui; sorrido quando con i polpastrelli percorre la linea morbida dei miei fianchi, guarda il mio corpo con tutta la lentezza possibile, mentre io massaggio i pettorali. Raddrizzo la schiena e fermo le mani sulle sue spalle quando sento entrambe le mani sul mio gluteo, superano il tessuto delle mutandine e mi sposta ancor di più su di lui facendo sì che la mia intimità sfreghi sulla sua.

Mi bacia, mordendo poi il mio labbro inferiore. Si allontana leggermente prima di iniziare a baciarmi il collo, mi spingo ancor di più su di lui, azione che gli fa stringere la presa sul mio sedere. Inizia a spingere i suoi fianchi contro i miei, facendomi sentire la sua erezione, per risposta spingo il mio bacino e lui si lascia scappare un gemito sospeso. Inizio a giocare con i suoi capelli, iniziando a lasciargli qualche bacio sul petto. Lui chiude gli occhi buttando la testa indietro
“Dio” - sussurra, spingendomi ancora verso di lui Mi mordo il labbro sia per il piacere sia per evitare di ridere e aggancio le mie braccia attorno al suo collo, strusciandomi ancora su di lui ma per lui doveva essere già troppo; mi ritrovo sdraiata sul letto, le sue mani accanto al mio viso e il suo viso sul mio petto lasciandomi baci languidi e umidicci.
Porto la testa di lato quando inizia a salire con i baci verso il collo spostando nel mentre la sua mano verso la mia intimità abbassando leggermente i bordi delle mutandine. Le abbassa completamente, facendole scivolare via dalle mie gambe per poi essere gettate in qualche parte della stanza. Con i baci scende fino alla pancia, inarco la schiena quando inizia ad accarezzarmi l'interno coscia. Inserisce un dito dentro di me, apro la bocca in cerca d'aria e ansimo quando ne aggiunge un altro. Gemo leggermente spingendo i miei fianchi verso la sua mano, che continua a fare movimenti concentrici dentro di me.

Amare è come volare Where stories live. Discover now