Ormai Sasuke era solito passare l'intervallo insieme a Sakura. Entrambi si mettevano seduti sul tetto e guardavano il cielo. Erano quasi sempre da soli e il moro non riusciva più a sopportare quel formicolio allo stomaco quando si trovava vicino alla rosa.

Sakura: "Ci pensi che a causa del rapporto che avevi con Naruto non ci siamo mai parlati per tutto questo tempo?".

Il moro annuì "Dillo al tuo migliore amico che mi dava del puttaniere".

Sakura: "Però sono felice di aver legato con te, siamo felici".

Sasuke: "Pomeriggio vuoi uscire?" le chiese dopo vari minuti di silenzio.

Sakura: "Sì, certo, perché no?".

Sasuke: "Ci incontriamo in piazza?".

L'altra annui "Alle cinque in punto?".

Sasuke: "Sii puntuale".

Il moro si mise meglio, lasciando che il vento gli sfiorasse il viso e gli scompigliasse i capelli. Amava quella sensazione. Avrebbe anche baciato Sakura se non fosse stato così paranoico.

D'altro canto, la rosa provava le stesse emozioni. Si soffermò su tutti i dettagli del viso dell'altro e si chiese come potesse non avere alcuna imperfezione. Si soffermò sulle sue labbra ed ebbe l'impulso di assaporarle.

Entrambi provavano qualcosa, ma non pensavano fosse un sentimento ricambiato.

~~

Erano giorni che i due Uchiha non si parlavano e questo lo avevano notato pure i loro genitori. A tavola non parlavano, non si guardavano, non stavano insieme. Il padre suppose una litigata tra fratelli, la madre non pensava ciò, ma non c'era una motivazione più plausibile di quella.

Itachi sapeva bene che Sasuke non avrebbe mai fatto il primo passo, poiché non era stato lui a "sbagliare". Si convinse e bussò alla porta della camera del fratello.

Sasuke: "Chi è?".

Itachi: "Sasuke, sono io, posso entrare?".

Sasuke: "Va bene".

Il maggiore dopo essere entrato richiuse la porta alle sue spalle e guardò l'altro sdraiato sul letto con gli occhi rivolti verso un libro.

Si sedette accanto a lui e fu solo allora che il minore alzò lo sguardo verso il fratello maggiore.

Itachi: "Perché hai le mani fasciate?" si allarmò.

Sasuke: "Dimmi perché sei entrato".

Itachi: "Volevo scusarmi con te. Hai ragione, non sei più un bambino, ma non ne posso fare a meno, sei mio fratello minore, come posso lasciarti così? Comunque sia, non ti starò attaccato in modo possessivo e iperprotettivo".

Sasuke sorrise "Grazie".

Itachi: "Di cosa?" chiese confuso.

Sasuke: "Di non star insistendo".

Itachi lo abbracciò, "Quando te la sentirai di parlarne, sai dove trovarmi".

Il più piccolo annuì solamente per poi guardare l'ora sul telefono. 16:30.

Avrebbe fatto meglio ad iniziare a prepararsi. E una domanda mai posta prima iniziò a farsi sentire: E ora che mi metto?

𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora