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L'uomo, che non poteva superare i trent'anni, guardò Sasuke da capo a piedi: "Che bel bocconcino si è scelto".

Il minore roteò gli occhi: "Sei tu l'altro molestatore?" chiese, ricordando quello che gli aveva detto Orochimaru tempo prima.

"Sì, ma non ti preoccupare, sono etero. Mi intrighi, ma non in quel senso. Sembri interessante".

Sasuke: "Chi sei?".

"Kabuto Yakushi, piacere".

Sasuke: "Per me non è un piacere conoscerti. Dov'è l'altro?".

Kabuto: "Che acido..." disse facendogli spazio per farlo entrare. "È di cattivo umore".

Sasuke: "Me ne sono accorto".

Kabuto: "Non gli riesce un esperimento".

Entrambi entrarono nella suddetta stanza degli esperimenti e di sicuro il più piccolo non si aspettava minimamente di trovare Orochimaru alle prese nell'ispezionare un corpo morto, di cui però il viso era coperto.
Non era il tipo di persona che si scandalizzava per questo genere di cose, ma in quel momento non poté fare nulla se non restare scioccato.

Orochimaru si accorse della loro presenza e fece un ghigno malizioso: "Impaziente, Sasuke?".

L'Uchiha si riprese subito: "No, ma dovevo studiare e so che qua c'è sempre silenzio".

Orochiamaru: "Kabuto, portalo nella mia stanza. Dopo... Ci penso io".

Kabuto: "Certo".

Sasuke quei due proprio non li capiva. Ma decise di smettere di farsi domande sullo strano comportamento di entrambi e si limitò a seguire Kabuto.

"Stai qua e non toccare nulla, il maestro potrebbe arrabbiarsi".

Sasuke: "Maestro?".

Kabuto: "Eh sì" disse mettendosi una mano dietro la testa sorridendo. "Sto ampliando le mie conoscenze nell'ambito della medicina e della chirurgia con lui".

Sasuke: "È così tanto bravo?".

Kabuto annuì: "Studia questo da quando aveva dodici anni. È il migliore. A volte penso proprio che sia lui il killer, sai... Sostanze chimiche".

Sasuke: "Eppure non è lui".

Kabuto alzò un sopracciglio, notando la sicurezza con il quale disse quella frase: "Come fai a dirlo?".

Sasuke: "Era con me, a meno che non si sappia sdoppiare".

Kabuto sorrise impercettibilmente, lo avrebbe tenuto sotto controllo. Lo salutò raccomandandogli un'ultima volta di lasciare tutto al suo posto e uscì dalla stanza lasciandolo da solo.

Sasuke si accertò che si fosse allontanato e subito dopo si mise a cercare qualcosa che potesse servirgli.

In un cassetto trovò un foglio con su scritto il nome di Naruto. Di nuovo. Anche nel pezzo di carta ritrovato alla villa c'era il nome del dobe. Che fosse il prossimo bersaglio lo aveva capito, ma perché?

Un riscatto, aveva detto il padre. Ma non doveva succedere.

Sospirò e mise il foglietto nel suo zaino. Non avrebbe dovuto prenderlo, ma poco importava. Quando avvertì dei passi più vicini finse di ripetere un argomento di storia.

La porta si aprì e notò Orochimaru con indosso solo dei boxer. Quest'ultimo lo squadrò per bene prima di dirgli di fare uno spogliarello.

L'Uchiha, indignato da quella proposta, sbottò: "Non sono uno spogliarellista, è già tanto se vado a letto con te. Non mi sottoporrò anche a questa umiliazione".

𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Where stories live. Discover now