30.

125 6 5
                                    

La domenica significava una sola cosa: pranzare tutti insieme. Senza se e senza ma. Tranne per vari eccezioni, quali il lavoro di Fugaku Uchiha. Ma per quella volta si concesse un attimo di riposo e il motivo era chiaro: il suo secondogenito.

Infatti Sasuke era diventato evidentemente troppo strano. Sempre fuori casa, non lo si poteva più nemmeno sfiorare, costantemente in allerta e ogni giorno sempre più stanco. La madre aveva anche pensato di portarlo da uno psicologo, ma quando lo propose al figlio minore, questo si limitò a scuotere la testa in segno di negazione, rassicurandola che stava bene e che era solo esausto a causa dello studio e dei preparativi per la festa che si sarebbe tenuta a scuola l'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale.

Era mezzogiorno quando Mikoto, Fugaku e Itachi stavano aspettando Sasuke per pranzare. Ma quest'ultimo non si presentò. Stava di nuovo evitando tutti.

Il padre si alzò dalla tavola per dirigersi nella camera del figlio. Entrò senza chiedere il permesso e si sorprese nel vedere che stesse ancora dormendo. Gli si avvicinò e lo guardò meglio in volto, notando come l'espressione non fosse rilassata. Lo toccò sulla fronte e capì il motivo di tutti i suoi tremori: aveva la febbre.

Fugaku: "Sasuke" lo richiamò scuotendolo leggermente, tanto quanto bastasse per svegliarlo.

Il minore aprì lentamente gli occhi e dire che si sentiva da schifo era dire poco.

Fugaku: "Vieni a mangiare? Devi prendere qualcosa per farti passare la febbre".

Sasuke annuì distrattamente e quando il padre uscì dalla stanza si mise a sedere prendendo il telefono, notando un messaggio da parte del suo migliore amico.

-Suigetsu: Buongiorno! Oggi ci vediamo?
-Sasuke: Per oggi non facciamo niente
-

Suigetsu: Come mai?
-Sasuke: Penso che stare fuori al freddo non sia stata una delle idee migliori che mi siano venute in mente
-Suigetsu: Stai male?
-Sasuke: Penso di avere la febbre, mi sono svegliato ora
-Suigetsu: Dopo passo a trovarti
-Sasuke: Non se ne parla, potrei passarti qualcosa
-Suigetsu: Ti starò a debita distanza
-Sasuke: Fa come vuoi, ma dopo non venirti a lamentare da me se stai male. Ora vado a mangiare, a dopo
-Suigetsu: A dopo

~~

Karin: "Allora?".

Il biondo guardava la ragazza di fronte a sé, beandosi delle curve che il suo corpo offriva. Quelle curve posizionate proprio sui punti giusti. La attirò a sé facendola sedere su una delle sue gambe.

Deidara: "Ha conosciuto Kabuto ed è stato di nuovo fottuto da Orochimaru" le disse mentre con le dita percorreva la pelle scoperta.

Karin: "Quanto ancora dovrò aspettare per riaverlo tra le mie braccia senza ricatto?".

Deidara: "Ha una buona resistenza", posizionò le labbra sulla spalla della ragazza lasciandole un leggero bacio, per poi risalire fino all'orecchio. "Ma questo lo starà distruggendo a livello psicologico. Non parla quasi più con nessuno".

Karin: "Ha capito che quell'altro biondino, amico dell'Haruno farà una brutta fine se continuerà a evitarmi?".

Deidara si fece immediatamente più serio: "Farà una brutta fine anche se non ti evita".

Karin: "Cosa? Non erano questi i piani!".

Deidara: "A nessuno frega dei tuoi piani" spiegò tranquillo.

𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Where stories live. Discover now