4.

400 32 30
                                    

"Sei bellissima"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


"Sei bellissima".
Mai nessuno me lo aveva detto, restai talmente spiazzata da quell'affermazione sbucata dal nulla che rimasi pietrificata arrossendo come un pomodoro.

Lui se ne accorse subito e si pizzicò il labbro inferiore tra l'indice e il medio nel tentativo di nascondere un sorriso.

«Grazie...» spostai lo sguardo dall'altro lato fissando gli alberi davanti a me nascondendo il viso tra i capelli.

Lo sentii sorridere. «Prego... Non c'è di che.»

***

Il giorno dopo mi catapultai giù dal letto.

Quella notte avevo dormito poco e niente, l'ansia per il primo giorno di scuola mi attanagliava lo stomaco, tanto da farmi venire la nausea.

Mi alzai prestissimo e mi preparai.
Decisi di indossare un maglione oversize bordeaux, un paio di jeans skinny e le mie nuove converse.

Uscii in anticipo, non conoscevo ancora bene le strade della città e in più ero a piedi. Dovevo procurarmi al più presto una bici.

Arrivai a scuola e l'ansia cresceva ad ogni passo, le lezioni non erano ancora iniziate e il cortile era pieno di ragazzi.

Avevo le cuffie alle orecchie con Sussudio di Phil Collins a livello spaccatimpani per distrarmi. Una delle mie canzoni preferite.

Camminavo con lo sguardo chino a terra ma sentivo gli occhi di tutti addosso.

Dio, fa che finisca presto questo calvario.

EDDIE'S POV

Il suono della campanella mi fece alzare lo sguardo dal libro che ero intento a scarabocchiare, morivo di fame. Lo chiusi e cominciai a dirigermi in mensa.

Presi una fetta di pizza e andai al solito tavolo. Dustin e Mike erano già seduti insieme agli altri.

«Ehi ragazzi.» li salutai sedendomi e addentando la pizza. «Pronti per la sessione di oggi pomeriggio?»

«Eddie, l'hai vista anche tu la nuova arrivata?» m'interruppe Dustin eccitato.

Scossi il capo poco interessato. Questo ragazzino aveva l'abitudine di esaltarsi per ogni minima cosa.

«Io e Mike l'abbiamo incrociata prima in corridoio.» si avvicinò a me mettendosi le mani ai lati della bocca. «È una cavolo di bomba sexy.» mi sussurrò all'orecchio.

«Ah, davvero?» risposi poco convinto ridacchiando.

Mike annuì addentando una patatina.

«Perfino il suo nome è carino... Lexus Murphy. Ti rendi conto?!» il boccone di pizza mi andò di traverso. «Non ti sembra il nome di una fata? Chi è che si chiama Lexus, dai! Se giocasse a D&D sarebbe perfetta, avrebbe già il pg pronto!» disse ridendo.

Tossii colpendomi il petto.

Lei era qui?

«Uoooh, eccola! Girati, girati!» esclamò Dustin mettendomi una mano sulla spalla.

Mi voltai di scatto guardando nella sua stessa direzione. «Con discrezione!» mi rimproverò dandomi uno schiaffo dietro la testa.

«Dustin! Fallo di nuovo e ti faccio pentire di essere nato.» lo minacciai puntandogli una patatina contro.

Lui alzò le mani in segno di resa sorridendo colpevole. «Scusa fratello.»

Mi girai di nuovo e la vidi. Era insieme a Robin Buckley e Steve Harrington. Fantastico.

Non avevo mai visto una ragazza più bella di lei in vita mia.

Era bassina e minuta, i capelli corti e spettinati poco sopra le spalle lisci e biondi, quasi platino, in un tono freddo. Che per quel poco che avevo visto li usava come tenda per nascondersi al mondo.

Sembrava davvero una fata, aveva un non so che di elfico. La pelle diafana, un piccolo naso alla francese e una spruzzata di lentiggini qui e là.

Indossava vestiti larghi che la facevano sembrare ancora più piccola di quello che era.

La guardai intenta a scegliere il pranzo, mentre sorrideva a Steve e Robin. Il suo sguardo sembrava assente però, vuoto. I suoi occhioni verdi, per quanto vividi, erano spenti.

La vidi osservare per un po' il cibo che c'era nel menù della mensa, per poi prendere distrattamente solo una mela e una bottiglietta d'acqua.

Aggrottai le sopracciglia.

Poi si voltò ed alzò lo sguardo. Dustin mi stava parlando ma sentivo solo un brusio di sottofondo.

I nostri occhi si incontrarono per pochi secondi.

Capii dal labiale che aveva pronunciato un «Non ci credo.» sorrise e scosse il capo passandosi una mano tra i capelli.

Le sorrisi in automatico.

«Ma guarda un po' chi si rivede.» urlai per farmi sentire, qualcuno nei tavoli attorno si girò nella mia direzione.

Lei arrossì visibilmente e con un mezzo sorriso iniziò a camminare verso il nostro tavolo insieme a Robin e Steve.

«Ma la conosci? Che sta succedendo?»
Dustin era visibilmente confuso.

«Biondina!» esclamai sorridendo. «Buckley, Harrington.» feci un cenno con la testa salutando i suoi amici.

«Munson.» dissero all'unisono. «Lex, noi andiamo a sederci lì, ci raggiungi dopo?» disse poi Robin.

«Certo.» li salutò. «Eddie... Non pensavo frequentassi anche tu la Hawkins High School.» Lexus sorrise mostrando una dentatura perfetta.

«Non me l'hai chiesto.» risposi sorridendo.

«Beh... È talmente affezionato a noi che ha deciso di ripetere un anno.» si intromise Dustin sorridendole. «Comunque piacere, io sono Dustin Henderson, il migliore amico di Eddie.» le porse la mano e lei la strinse ridacchiando.

Dustin, ti ammazzerò più tardi.

«Il piacere è mio... Dustin.» disse lei accennando un sorriso mentre spostava lo sguardo su di me. Forse si è ricordata della mia battuta di ieri sera.

Anche Mike si presentò. «Io sono Mike Wheeler, piacere.»

«Io sono Lexus, piacere.» si strinsero la mano.

«Non ci avevi parlato di lei, Eddie.» mi provocò sorridendo Mike.

«Già, Eddie. Quando vi siete conosciuti?»
continuò Dustin.

«Fatevi gli affari vostri!» esclamai lanciandogli una patatina.

Lexus sorrise. «Beh... Io vado, ci si vede in giro.» ci salutò e andò a sedersi al tavolo con Robin e Steve.

«Ma che cazzo!» Dustin si mantenne la testa tra le mani fissandomi incredulo.

«È disgustoso il modo in cui vi guardate.» disse Mike con un espressione schifata.

«Sta zitto!» risposi infastidito mentre Dustin rideva a crepapelle.

'86 Baby! || Eddie Munson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora