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Il lunedì era il giorno di chiusura del cinema, per cui avevo il pomeriggio libero.

Ero felice di come fossero andate le cose tra me e Steve, ma estremamente scossa dalla visione di Eddie e Chrissy insieme.

Lei non stava con Jason? Eppure sembravano così vicini quella mattina.

Eddie tempo fa mi disse che erano stati insieme e che Chrissy era stata l'unica persona di cui si fosse innamorato.

Aveva sofferto per la loro rottura, perché lei lo lasciò per Jason.

Si vedeva dal modo in cui la guardava che forse provava ancora qualcosa per lei. Il modo in cui le sorrideva... I suoi occhi color cioccolato, così grandi ed espressivi, erano persi a guardarla.

Quella fu la cosa che mi ferì di più. Mi diede la conferma che lui non provava niente per me, perché ero certa che non mi aveva mai guardata in quel modo.

Decisi di andare al boschetto prima del solito per non incontrarlo e stare da sola col mio amato walkman per spegnere il cervello e non pensare.

Poi, sarà stata una forza superiore a costringermi, ma il mio corpo non si mosse di lì fino a tardi. Ero intenzionata a parlare con lui e chiedere spiegazioni, ben consapevole di non averne il diritto.
Io non ero nessuno per lui.

Comunque Eddie quel giorno non si presentò. Era la prima volta che mi dava buca senza avvisarmi.

Appurai che si era totalmente dimenticato di me.

Quella consapevolezza di non piacergli mi fece sprofondare ancora di più nel baratro in cui mi trovavo.

In quel momento capii Steve e come potesse sentirsi adesso. Uno schifo.

Forse non ero così importante per lui come lui lo era per me.

Me ne tornai a casa con la coda tra le gambe, triste e sconsolata. Ormai stanca di vivere in quel modo.

Non c'era niente che andasse bene nella mia vita, non ne potevo più.

Cominciai a pensare che forse era meglio se la facessi finita e basta. Tanto nessuno ci teneva a me, nessuno avrebbe pianto la mia morte ed io avrei messo fine al dolore e trovato finalmente la pace.

Il giorno dopo decisi di fare finta di niente. Chi ero io per dire a Eddie chi doveva frequentare e chi no?

Non ne avevo nessun diritto, eppure il pensiero delle sue mani su Chrissy mi faceva andare in escandescenza.

Ero intenta a scarabocchiare distrattamente sul quaderno di letteratura inglese, incurante della professoressa che parlava, quando un leggero colpetto sulla spalla mi risvegliò dai miei pensieri e una pallina di carta rimbalzò sulla mia pagina.

Mi guardai intorno cercando di capire chi me lo avesse mandato, poi lo aprii silenziosamente senza farmene accorgere. Una frase scritta velocemente, le lettere erano disordinate ma chiare.

 Una frase scritta velocemente, le lettere erano disordinate ma chiare

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'86 Baby! || Eddie Munson Where stories live. Discover now