Undici

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[Katherine's Pov]

"Kate? Mi passi l'acqua?" mi chiede Wendy alla mia destra, così metto giù le posate e prendo la bottiglia alla mia sinistra per passargliela.

La cena è stranamente proseguita senza intoppi. Abbiamo mangiato lo stufato con le patate, poi Dayane si è alzata e ne ha portato in tavola un'altra pentola, a cui Ulrich non si è di certo tirato indietro e nemmeno io, infatti ora io e lui siamo gli unici che ancora mangiano.

"Posso sapere dove diamine metti tutto quel cibo che sei magra come un grissino?" mi chiede Allyson perplessa.

"Posso capire Ulrich che avrà uno stomaco grande quanto questo tavolo, ma tu?" aggiunge perplessa facendo ridere la famiglia Moon e anche me, che per poco non sputo il pezzo di carne che ho in bocca.

Mando giù il boccone e mi giro verso la strega.

"Noi vampiri abbiamo un metabolismo molto rapido dovuto alla nostra velocità, per questo mangiamo tanto" spiego e tutti rimanevano in silenzio ad ascoltarmi.

"Ma a scuola non mangi così tanto" obietta Wendy, così mi giro verso di lei e alzo le spalle.

"A scuola ho le sacche di sangue e quindi non ho bisogno di mangiare eccessivamente tanto" le faccio notare e lei capisce che la sua domanda non era molto intelligente.

Poco dopo, sento Ulrich trattenere una risata e di conseguenza ci voltiamo verso di lui.

"Scusate, è che mi sono ricordato di una storia di mio zio Ernest" ci spiega e appena tutti tacciono, lui inizia a raccontarla.

"Un giorno, vi parlo di circa 20 anni fa, mio zio gridò a tutto il branco di poter correre veloce come un vampiro, così tutti noi ci radunammo per assistere alla sua dimostrazione....e lo vidi mettersi dei peperoncini nelle mutande...." ci racconta iniziando a ridere nel finale insieme a noi, tranne Dayane che si passa una mano sul viso.

"Tesoro! Abbiamo ospiti!" lo ammonisce la Luna del branco riferendosi a me e Allyson.

"Non c'è problema, anzi, personalmente adoro i racconti divertenti a tavola" rispondo per tranquillizzarla, dopodiché mi giro verso Ulrich.

"Com'è finita?" chiedo curiosa di sapere se suo zio Ernest è riuscito a correre veloce quanto un vampiro.

"È finita con mio zio che ha corso per tuffarsi di culo nel lago, ma ovviamente senza riuscire a raggiungere la velocità di un vampiro" mi spiega facendoci ridere ulteriormente.

Dopo un paio di minuti di risate, un ricordo mi balena in testa.

"Oh, come quella volta che mio cugino Kendrick ha cercato di correre a 4 zampe come i licantropi ed è finito per rotolare giù da una collina e poi dritto in un fiume" racconto facendo ridere tutti e stranamente mi è parso di vedere anche Jack ridacchiare.

A proposito di Jack, ancora non riesco a togliermi dalla testa ciò che ho scoperto al memoriale e credo di dovergli parlare.

"Ehi Jack" lo chiamo e lui si gira verso di me, così gli faccio un cenno di venire con me.

"Con permesso" dico agli altri alzandomi insieme al licantropo e tutti e due usciamo di casa, venendo colpiti da una piacevole brezza fresca.

Mi giro verso il ragazzo e lo vedo chiudere la porta alle sue spalle, per poi incrociare le braccia al petto.

"Oggi ho visto il memoriale che avete, sul quale c'è il nome di tua sorella" inizio, ma sul suo sguardo non vedo alcun cambiamento, probabilmente perché non vuole mostrarsi debole davanti alla persona che crede sua nemica.

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