Trentuno

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[Katherine's Pov]

"Le rivolte sono sempre più frequenti, mia regina. Il popolo è in completo subbuglio" mi informa un membro del Consiglio dei Vampiri a questa riunione, a cui però non so come ci sia arrivata.

L'ultima cosa che ricordo è che stavo fissando quella lupa di nome Wendy, poi di colpo mi sono ritrovata qua.

"Maestà?" mi chiama sempre la stessa persona e così mi volto verso di lui, cercando di riprendermi un attimo da questa confusione che mi si è creata nella testa.

"Si sente bene?" mi chiede il vampiro e io annuisco.

"Stavi dicendo?" domando per cambiare argomento, così lui mi ripete ciò che mi aveva detto poco fa, ovvero che il popolo si ribella per mancanza di cibo nei bassifondi intanto che noi facciamo buffet di qua e di là.

"Okay, cosa mi consigli di fare allora?" domando cercando di capire quali strade posso percorrere in questa situazione.

"Beh, ecco, per quanto sia brutto da ammettere, sono dell'idea che ci serva l'aiuto dei licantropi" mi spiega suscitando alcuni commenti di disapprovazione tra gli altri membri del Consiglio.

"Loro hanno cibo in abbondanza, molto più di noi. Con un accordo potremmo avere il cibo necessario per sfamare il nostro popolo" continua alzando la voce per sovrastare quelle degli altri membri, che mi stanno facendo venire il mal di testa, perciò sbatto con forza la mano sul tavolo e tutti fanno silenzio, dopodiché torno a guardare il vampiro.

"D'accordo. Andrò a parlare con l'Alpha personalmente" decido alzandomi, ma subito si alza un altro membro del Consiglio.

"Maestà, è pericoloso! Non possiamo fidarci dei licantropi" obietta e alcuni di loro sono d'accordo con lui.

"E allora cosa dovremmo fare, mh? Starcene qui ad abbuffarci come degli ingordi mentre là fuori la gente muore di fame? Se i vampiri non trovano il sangue, vanno a cercarlo altrove, nei territori delle altre specie, perciò, a meno che tu non voglia scatenare l'ennesima guerra, ti consiglio di sederti e di lasciarmi fare" rispondo guardandolo con sguardo truce e lui annuisce, tornando a sedersi.

"Daisy" chiamo la mia serva e lei entra nella sala delle riunioni.

"Sì mia regina?"

"Prepara la carrozza, ho un viaggio da fare" ordino e lei annuisce, dopodiché la congedo e se ne va chiudendo la porta.

"Qui abbiamo finito" comunico a tutti appena prima di andarmene.

...

"È fuori discussione Katherine! Tu non metterai piede nel territorio di quei cagnacci" esclama Wesley dopo che l'ho informato sul viaggio che farò.

Io, prima di rispondere, mi avvicino di più a lui, assottigliando lo sguardo.

"Ti ricordo che nessuno può dirmi cosa posso o non posso fare, a maggior ragione ora che sono la regina, quindi nemmeno tu. Sei mio marito, il re e ti amo con tutta me stessa, ma non osare dirmi ancora cosa posso o non posso fare, perché va a finire male" lo avviso e Wesley sa che non deve ribattere.

Tra i due reali ci sono pari diritti, ognuno può prendere decisioni e dare ordini, ma, dato che io discendo da una stirpe di Oscuri e lui no, i miei ordini e le mie decisioni valgono più delle sue e la stessa cosa valeva con mio padre e mia madre.

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