~1~

3.3K 62 4
                                    

Sono un idiota.
E questo credo che lo sappia mezzo mondo, ma solo ora me ne rendo conto anche io.

Nella mia vita ho fatto tante di quelle cazzate che ormai ne ho perso il conto, eppure, questa, le supera tutte.
La parte più divertente è che ho più paura di come reagirà mio fratello che per il fatto che andrò a fargli una visita prolungata in riformatorio.
E per "visita prolungata" intendo che sono stata arrestata.
Dio, se solo penso a quanto mi picchierà mio fratello mi vengono i brividi.

Che sia chiaro, non ho ucciso nessuno e non ho nemmeno fatto una rapina.
Per quanto riguarda lo spaccio, quello lo lascio a chi guarda Come vendere droga online (in fretta), no io mi tengo lontana da quella merda.

Sono finita in riformatorio perché sono una testa di cazzo che ogni tanto ha degli attacchi di rabbia, troppo forti. Decisamente troppo.

Comunque al momento non voglio pensarci, dato che sto per entrare nel IPM che per me, sarà casa per un po'.
Dai vetrini oscurati sto cercando mio fratello, nel campo di calcio maschile e, cazzo, lo vedo. Sta osservando la macchina della polizia che mi sta portando dentro, in realtà lo stanno facendo tutti. Merda.

Non capisco perché però, mio fratello dovrebbe essere tanto infuriato, insomma il riformatorio non è poi così male, non è nemmno un vero carcere.

Se fosse successo quando io avessi compiuto diciotto anni, beh lì avrei passato cazzi amari.
Insomma il carcere per gli adulti è molto peggio che quello per minori.
Non sono così scema da non crederlo.

«scendi dall'auto!», esclama il tipo, dato che ha appena aperto lo sportello. Riconosco però che è gentile, dato che lo fa con un sorriso incoraggiante impresso sul viso. «scusi se lo chiedo, però... Vede un ragazzo: alto, capelli neri occhi marroni?» chiedo, impaurita. «intende Filippo Ferrari?», questo nome l'ho già sentito... Oh sì! È l'amico di mio fratello.
Il signore alza le sopracciglia.
«no, Carmine di Salvo.» lui capisce e lo guarda. «sì, sta fissando verso questa direzione, ora scenda dall'auto signorina.»
«no, vede, lei non capi- AAAA» il signore mi prende da sotto le ascelle e mi mette giù dall'auto, esponendomi a mezzo riformatorio. Vedo un gruppetto di ragazzi guardare verso la mia direzione: uno è rosso, c'è ne è uno biondo, uno col codino, uno davvero molto sexy ed uno che invece... Cazzo, sembra che ce l'abbia col mondo.

È decisamente da evitare.

I tipi come quello, ti fanno venire l'ansia anche di esistere ed io ne provo fin troppa – a volte –, per frequentarlo anche solo in amicizia, e poi si vede lontano un miglio che è uno seriamente problematico.
Scometto che è il capo qui.

«scusi signore, quello lì è il peggiore qui dentro, vero?» il signore, esasperato, si gira e guarda esattamente dove indico col dito, non provo nemmeno ad essere educata, facendogli un cenno del viso, no, indico col dito il tipo. I ragazzi del gruppetto mi guardano maliziosamente, mentre... Mi giro e guardo per un secondo verso mio fratello, mossa assolutamente sbagliata da fare, decisamente.
Il suo sguardo intima un "t'accir" e se lo dice in napoletano vuol dire che è davvero incazzato.

Il signore mi guarda, fruga nella sua tasca e mi da venti euro.

Ma che cazzo?

«te li sei meritati, hai davvero talento, un giorno quando smetterai di prendere a pugni le persone, prova a fare la polizziotta, hai davvero un occhio da falco.» lo guardo stralunata mentre mi toglie le manette e mi dice di andare verso il campo.

«non ci dovrebbe essere distinzione tra maschi e femmine?»

«no, non più ormai.»

«come ti chiami?»

PISTOLE PUNTATE AL CUORE 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora