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                     Un mese dopo

Ho sempre saputo che i ragazzi sono stronzi, ma quando ho incontrato lui, il più stronzo degli stronzi, il mio punto di vista era cambiato.

Perché la verità è che quella stronzaggine a me piaceva, in realtà a me è sempre piaciuta.
Ma in lui c'era qualcosa che me la faceva piacere ancora di più.

Ora non è più così: litighiamo notte e giorno.
Non ci sopportiamo, forse perché entrambi abbiamo capito che un mese fa stava succedendo una catastrofe di tipo 1 che nessuno dei due voleva effettivamente affrontare.

Mi alzo, prendo dei vestiti e vado verso le doccie con Silvia, ormai la routine è la stessa.

La direttrice ritorna oggi dalle vacanze quindi domani gli dirò del club, perché nonostante sia passato un mese l'idea è ancora ferma nella mia testa. Voglio aiutare, il più possibile.

Entrata nel bagno comune saluto Mad e Kubra, con quest ultima ho legato molto e siamo diventate migliori amiche.a verità è che non credevo avesse così tanti problemi. Ci siamo aperte entrambe, e al momento, è l'unica che qui dentro sa del video oltre a mio fratello.

Come io so che il compagno di sua madre è un pezzo di merda pedofilo.

Dopo la doccia io e Kubra andiamo in mensa per fare colazione e scegliamo il tavolo vicino alla tv, dato che oggi danno le repliche di Temptation Island.

«comunque se non mi piacesse vedere tradimenti e bei ragazzi muscolosi, direi questo programma è davvero cringe» ammette Kubra.

«no a me piace più quello magrolino».
«questo perché a te piacciono i tossichelli scheletrici.» dice, con un sorriso complice che la dice troppo lunga. E poi lo sento, il suo profumo, e poi sento subito la sua presenza occupare l'aria. Mi giro lentamente e Ciro con il gruppetto magici compare sul mio campo visivo.

«levatevi dal cazzo è il nostro tavolo.» gli faccio il dito medio e mi rigiro, mi tira i capelli ed io mi alzo di scatto, sbattendo i pugni sul tavolo e poi mi volto per guardarlo.

«non c'è scritto da nessuna parte che il tavolo è del gruppo dei gnomi armati di ascia quindi, mi ci siedo io.»

«gnomi armati di ascia? È questo il massimo che sai fare.»

«coglioni di merda galattici.»

Lui con un sorriso strafottente e cattivo dice...
«zoccola.» il mondo mi cade addoso, Kubra si alza in piedi ed io dò un calcio alla sedia per spostarla Beppe e Massimo ci guardano mentre si avvicinano cautamente.

«ripetilo»
«ti piace così tanto?»
«tu provaci solo»
«puttana».

Lo schiaffo gli arriva in pieno viso, tanto che la sua faccia si giro verso sinistra. Si tocca la guancia e poi i suoi occhi scuri si iniettano di ira.
Tutti ci stanno guardando. Edoardo è già pronto a "salvarmi" dalla grande bestia, ma Ciro non fa nulla, rimane a fissarmi, come se potesse uccidermi solo con la forza del pensiero.

«ora tu vieni con me.» sibila a denti stretti.

Sorrido maliziosa e gli poso le mani sul petto, ma lui le toglie via.

«ma come, non dovevo stare lontana da te?» la mia voce è sensuale, so che effetto gli faccio, l'ho capito dal primo momento in cui ci siamo incontrati.

«fottiti Di Salvo ora vieni con me.» mi prende il polso e lo stringe così forte da farmi male. Vedo chs Carmine si alza. «che succede?»
«nu cazz, vattene piecuro», dice Edoardo, cercando di mandare via Carmine.

Massimo viene verso di noi, toglie la presa di Ciro dal mio polso e mi si para davanti, come a proteggermi.
«Cirù m'agg scassat o cazz de staije apress a te, vattèn» Curo però non molla.

PISTOLE PUNTATE AL CUORE 🖤Where stories live. Discover now