Undercut || 5SoS & F1

Chapter 31: Yuki Tsunoda

Monza, 2019

"Ma non esiste che io non corra a Monza! Dai, Cecilia, falla ragionare".

"Charles, non esista che tu corra a Monza. Sei stato rilasciato dall'ospedale tre giorni fa!".

"Sì ma solo perché tu sei entrata in modalità mamma apprensiva, e pensare che nessuno di noi immaginava avessi il benché minimo istinto materno".

Sono venti minuti che sono in chiamata su Skype con Teresa e Charles e sono diciannove minuti che sono tentata di chiudere tutto e seppellire il pc al fondo della valigia.

Sospiro prendendo un sorso di succo all'ananas, per niente tentata di inserirmi all'interno di questo teatrino dell'assurdo, quando Teresa tuona il nome del terzo pilota Ferrari che sostituirà Charles in questo gran premio.

Callum è un bravo pilota, un po' acerbo ancora ma con la stoffa di chi ci sa fare anche se a mio parere non diventerà mai un campione del mondo.

È bravo ma Charles è un fuoriclasse.

"Quindi, Cecilia. Cosa ci dici?" Domanda Teresa rivolgendosi direttamente a me, e non appena vedo il volto di Callum so che gli sto per dare una cattiva notizia.

"Questo circuito è buono per le Ferrari... Quando non piove" comincio evitando appositamente di guardare Teresa e Charles, "ma questo weekend è prevista pioggia sia per le qualifiche che soprattutto la domenica. La tua macchina è stata modificata appositamente per adattarsi provvisoriamente a te ma è studiata per Charles quindi il mio consiglio è di non forzare la mano e prendere la scia. È probabile che questo weekend sarà la macchina di Sebastian la Ferrari dominante, tu non entrare assolutamente in competizione con lui ma cerca di stargli il più vicino possibile. Sul rettilineo usa la marcia più alta che riesci e vai a tavoletta, le sospensioni le ho controllate stanotte e ti daranno ampio margine di movimento in quel punto. Occhio a curva uno e curva tre, già nel simulatore avevamo notato con Charles che c'è il rischio di scodare e perdere momentaneamente il controllo e specie alla partenza potrebbe essere rischioso".

"Quindi questo weekend non siamo competitivi" sbuffa Teresa incrociando le braccia al petto, "è questo che stai dicendo?".

"Siete competitivi ma è più probabile che vinca Ashton" ammetto senza nascondermi dietro a un dito, "la Mercedes performa meglio sul bagnato, lo sai meglio di me".

"E Redbull come loro" aggiunge Charles pensieroso prima di guardarmi, "sicura che non possa guidare?".

"Te l'ha detto anche il medico, prima di Singapore non se ne parla" gli ricordo tentando un approccio vagamente più dolce di quello della team principal Ferrari, ottenendo solo un broncio da parte di Charles.

La chiamata si conclude dopo poco con la richiesta -più ordine che richiesta, ma dettagli- di Teresa di aggiornarla sulle condizioni della Mercedes di Ashton e ho a malapena il tempo di chiudere il pc che lui entra fa capolino nei bagni del paddock, la sua espressione dura mentre evita con tutto se stesso di guardarmi.

È da domenica che mi parla a malapena e che cerca di ignorarmi dopo che sono 'scomparsa'.

Avrei dovuto immaginare che una perdona perspicace come Ashton avrebbe capito che c'era qualcosa di strano quando sono scomparsa per due ore dalla faccia della Terra per andate in ospedale da Charles, lasciandolo da solo a gestire il panico e l'ansia soprattutto sapendo bene che Charles, in fondo, è sempre stato anche suo amico.

Dio, sono stata una fidanzata tremenda.

Eppure la verità gli avrebbe fatto ancora più male, questo tradimento ancora più cocente di quello romantico, quindi eccomi qui, impossibilitata di dire la verità, tra i suoi silenzi e i miei rimorsi.