Chapter 28: Giuliano Alesi

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Spa Francorchamps, 2019

Il circuito belga è da sempre un fan favorite, amato e allo stesso tempo detestato da tutti, il circuito che nonno Tino ha sempre messo secondo solo a Monza, ma purtroppo io sono d'opinione diversa.

Sarà perché sono più brava a calcolare i rischi che a vedere il potenziale, o sarà perché semplicemente ho gusti diversi, ma il circuito di Spa non mi è mai andato giù, e a quanto pare nemmeno una track walk mi farà cambiare idea.

"Suvvia, in fondo non è così male..." tenta di persuadermi Alice camminandomi accanto in un paio di sandali col tacco dall'aria scomoda, ma invidio la sua disinvoltura nell'indossarli.

Io quando indosso i tacchi sembra cammini sulle uova.

Arriccio le labbra in una smorfia di dissenso: "non riesce proprio a piacermi. Okay che io preferisco i circuiti cittadini in generale, ma detesto Spa. L'incidente è sempre dietro l'angolo qui, e già vivo con la perenne ansia che capiti qualcosa alla macchina, non posso avere anche ansia per il pilota".

Soprattutto se il pilota in questione è il tuo ragazzo, vorrei aggiungere, ma non voglio dare troppo nell'occhio.

Alice mi scocca un'occhiata sospettosa: "vuoi dirmi che in genere non hai paura per i piloti?".

La verità è che la paura è sempre passata in secondo piano una volta spente le luci rosse, ma ultimamente inizio a vivere le corse con più angoscia di prima, e il fatto che abbia una brutta sensazione per questo weekend non aiuta affatto.

"Certo che ne ho, ma Spa...".

"Ho capito, ho capito. Detesti Spa ed è impossibile farti cambiare idea" conclude Alice liquidando il discorso con una mano, "vorrei che anche Max detestasse Spa, almeno non mi tenterebbe di dargli una botta in testa".

Sorrido alle sue parole, girandomi interessata: "è emozionato?".

"Ti prego, emozionato è dire poco. Ci manca solo che scodinzoli come i cuccioli quando vedono il padrone, è quasi ridicolo. Per non parlare del suo ego, dice di voler vincere per il suo popolo".

"Giusto leggermente megalomane" commento, impressionata perché pensavo di avere io il castigo perenne del pilota primadonna, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Alice scuote la testa rassegnata: "insopportabile. Mi tratta come se fossi la sua cameriera da mercoledì, io fino a domenica non ci arrivo o non ci faccio arrivare lui tutto intero".

"E Pierre?".

"Pierre cosa può farci, tesoro. Lui è un'anima pura, forse un po' ingenua. Mi credi quando ti dico che sono capitata tra il diavolo e l'acqua santa?" Ribatte facendomi scoppiare in una risata.

"Vedo che le vacanze ti hanno proprio riposata" commento non senza un pizzico di sarcasmo, ottenendo un'occhiataccia da parte dell'addetta stampa.

"Riposata è l'ultimo aggettivo che userei per descrivermi in questo momento. Quattro settimane d'inferno con loro due che litigavano per ogni minima cosa. Se ho ancora tutti i capelli in testa è perché per la disperazione mi sono messa a depilarmi le gambe con una pinzetta per sopracciglia".

Arriccio il naso immaginando il dolore: "ma non potevi depilare loro con la pinzetta? Perché torturare te stessa?".

"Perché loro mi fruttano quattromila euro al mese, quindi devo contenere gli istinti omicidi. Non assicuro sul prossimo anno, però. Guadagno troppo poco per sopportarli pure in Vietnam".

Ancora non ho realizzato che dal 2020 si terrà anche il Gran Premio del Vietnam, come molti altri d'altronde, specialmente perché la novità non è stata presa con molto entusiasmo.

Undercut || 5SoS & F1Donde viven las historias. Descúbrelo ahora