Chapter 8: Esteban Ocon

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Baku, 2019

Se qualcuno mi avesse detto che Ashton Irwin avrebbe vinto a Baku, probabilmente sarei scoppiata a ridere e avrei chiesto una perizia psichiatrica per chiunque potesse pensare una cosa del genere.

Ma quando ho visto Ashton uscire dalla sua monoposto e sollevare il pugno in aria la in segno di vittoria, così felice da essere incontrollabile, sono stata costretta a ricredermi e sono riuscita ad essere persino felice per lui.

Forse, come ingegnere meccanico non sono poi così male, perchè una sua vittoria è anche una mia vittoria.

Peccato che qualcuno non sia esattamente d'accordo.

"Quel sorpasso a Charles è stato scorretto! È sleale, sleale... Ah, la Mercedes gioca sporco, l'ho sempre saputo. Ma sono sicuro che Charles si rifarà a Barcellona, è lui il nostro campione!".

Sorrido alle parole di nonno Tino che mi ha chiamata non appena la gara si è conclusa, obbligandomi a chiudermi in camera prima dei veri festeggiamenti.

"Beh, nonno, però Ashton è stato oggettivamente bravo. Scuderia d'appartenenza a parte" commento, accavallando le gambe e facendo girare la caviglia.

Non so perchè stia spezzando una lancia a suo favore, ma credo che dopo oggi Ashton meriti, se non altro, un riconoscimento della propria bravura.

Mi ha stupita, ed è difficile farlo.

"Lui non è male" concede nonno, nonostante sappia che queste parole gli costino una fatica immensa, "ma non mi piace. Non mi piace soprattutto perchè ti ronza troppo attorno".

"È impossibile che faccia altrimenti, visto che sono il suo ingegnere meccanico" gli ricordo, trattenendo a stento un sorriso.

"Lo so, lo so... Non ricordarmelo. Tu dovresti essere in divisa rossa nei box Ferrari".

"E lo sarò, ma dall'anno prossimo. E poi, questa è tutta esperienza. Per quanto Ferrarista, devo riconoscere che la Mercedes è un'ottima scuderia".

"Ma la Ferrari è la migliore, e non si discute. Soprattutto adesso con la Houltman, quella donna sta facendo miracoli... Altro che quel bamboccio di Arrivabene, questa sta riscrivendo la storia!" Esclama, e riesco a sentire in sottofondo le interviste che stanno facendo ai vari piloti, la voce familiare della Masolin la più facilmente riconoscibile.

"Concordo, Teresa è stata un'ottima scelta" sorrido, quando qualcuno bussa alla porta del bagno, facendomi sobbalzare.

"Un attimo!" Urlo, abbassando poi la voce per salutare nonno e promettergli di chiamarlo una volta lasciata Baku.

Si alzo dal water, aggiustandomi la salopette e sciacquandomi le mani, e non appena apro la porta trovo davanti a me Ashton con un sorriso raggiante che non aspetta un secondo, abbracciandomi e sollevandomi per aria.

"Hai visto? Te lo avevo detto! Ho vinto!" esclama, facendomi girare per aria, e la sua reazione quasi infantile mi coglie così di sorpresa che scoppio a ridere, stringendomi a lui per evitare di cadere.

"Vorrei dirti che abbiamo vinto. È stato gioco di squadra, Irwin" gli ricordo non appena si ferma, tenendomi ancora in braccio, il sorriso raggiante sulle sue labbra.

"Vero, vero... Ma io sono stato bravo, giusto?".

"Hai bisogno di certezze nella tua vita?" Domando a mia volta, inarcando un sopracciglio divertita, e lui ne approfitta per posarmi a terra, alzando gli occhi al cielo.

"Da parte tua, sempre. Sei l'unica persona che riesce a farmi sentire uno stupido" confessa, e la sincerità nei suoi occhi mi coglie alla sprovvista, facendomi socchiudere le labbra.

Undercut || 5SoS & F1Where stories live. Discover now