Capitolo 116: seconda prova per Daichi (5)

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Giorni

Altair e Daichi avevano trascorso dei giorni, cercando il modo per poter uscire dalla nebbia, in cui erano finiti.

Come se non bastasse, avere i propri sensi e poteri oculari, così confusi e smorzati, da girare in cerchio per ore, i continui tentativi, di ogni soltra di mostro, di ucciderli e divorarli, non migliorarono minimamente il loro umore.

Ogni singola volta, in cui riuscivano ad orientarsi abbastanza per cercare di fuggire dalla foresta, in cui erano entrati, qualche tipo di creatura veniva a disturbarli.

Ad un certo punto, il duo avevano deciso di prendere il volo, solo per essere fermarti da uno stormo di corvi, formato da quasi 100mila mostri.

I due [Ranghi S] passarono un brutto quarto d'ora, prima di scappare dall'esercito di corvi.

Capendo che il cielo era un territorio troppo pericoloso per essere attraversato, l'arciera e il nipote di Belzebub ebbero un idea, l'ultimo giorno, quando un mostro talpa aveva provato ad ucciderli, con un imboscata.

"Pensi quello che penso io, Daichi-san."(Altair)

"Non è che abbiamo altre opzioni, non supereremo mai questa nebbia, entrò lo scadere del tempo. Io non voglio fallire questa prova, è scommetto che vale anche per te."(Daichi)

"Allora non ci rimane che buttarci."

I due si buttarono, letteralmente.

Non potendo superare la cortina nebbiosa, volando, o camminando, l'unica scelta praticabile rimasta era quella di entrare nel buco scavato dal mostro talpa, e percorrere le gallerie scavate nella terra e roccia, sperando di allontanarsi abbastanza dalla foresta.

Per loro fortuna, il suolo schermava l'effetto disorientante della nebbia, permettendo ai due di usare le loro [abilità] oculari al massimo potenziale, per percorrere il dedalo di tunnel.

Ovviamente i mostri erano presenti nel sottosuolo, quanto in superficie, forse anche di più.

Per circa 15ore, l'arciera e il [Knight Berseker], dovettero districarsi tra attacchi improvvisi, vicoli ciechi, tane di mostri di ogni genere, e altre difficoltà che andavano da leggeri fastidi, a enormi problemi.

Dopo quelle 15ore, i due raggiunsero le radici di un albero bianco, che sembrava avere l'effetto di allontanare tutte le creature aggressive dell'area.

Fu un luogo ideale per la coppia di alleati di convenienza, per riprendere le forze, prima di ripartire.

La loro scelta fu giusta, considerando quanto avrebbero faticato più tardi, per difendere la propria vita.

*Ruggito*

Un ruggito che si diffuse in tutte le gallerie sotterranee, spaventando a morte ogni suo abitante, fu l'unico avviso che i due ricevettero, prima di ritrovarsi inseguiti da un enorme sotto specie di [drago].

Il mostro nuotava tra terra e roccia, come uno squalo, e con una velocità che sembrava impossibile per le sue dimensioni, non inferiori a quelle di un edificio a quattro piani.

Le frecce di Altair non riuscirò nemmeno a farlo sanguinare, visto che le sue scaglie erano quasi impenetrabili.

Le spade [maledette] di Daichi riuscirono ad penetrare i bulbi oculari del mostro, con una certa facilità.

Ma fu una mossa inutile, visto che la creatura era cieca, e forse, aveva gli occhi del tutto privi di ricettori del dolore, dal modo in cui non fu nemmeno infastidito, dall'avere due Claymore dentro gli occhi.

Basava la sua caccia di prede solo sul suo senso dell'olfatto, e sul suo acuto udito.

"Non gli facciamo niente!"(Altair)

The Lord Of Chaos ll ~ l'Ascesa degli Eredi  ~Où les histoires vivent. Découvrez maintenant