CAPITOLO 11

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Ayliz trascinò Santos di negozio in negozio, alla ricerca di qualcosa di più casual. Un paio di jeans, per cominciare.

Santo cielo, quell'uomo era uno schianto in jeans!

Gli fasciavano il didietro nei punti giusti, modellandogli le natiche sode e rotonde. E poi, una t-shirt. Una banale t-shirt bianca gli metteva in evidenza il torace disegnato, perfetto. Un capo di abbigliamento così semplice ma che addosso a lui diventava un capo di alta moda.

Sembrava così a disagio quando uscì dal camerino. Santos aveva addosso la t-shirt bianca che lei aveva scelto per lui, un paio di jeans che sembravano stati creati per lui e poi... era scalzo... Santos de Ribas era a piedi nudi in un negozio.

Trattene il respiro quando lo vide e fece di tutto per non svenire. E non era l'unica che sbavava alla vista di tanta perfezione.

"Oh, Madonna mia!" esclamò Stella Jones, respirando con difficoltà. "Tesoro, che bell'esemplare di maschio mi hai portato oggi in negozio... Quell'abito d'alta sartoria che aveva addosso quando è entrato qui gli stava perfettamente addosso, ma, ragazza mia, quest'uomo riempie i jeans in tutti i posti che sono da riempire... Il tuo Santos è assolutamente divino!"

Ayliz scoccò alla commessa un'occhiataccia, ma doveva ammettere che aveva ragione. Santos piroettò su sé stesso.

"Eco qui!" scherzò lui. "Per la gioia dei vostri occhi, signore."

"Eh, sì... E per la gioia degli occhi di tutte le donne dell'isola, non appena uscirai da questo negozio," borbottò Ayliz.

"Vuoi che ti metta in busta qualche altro paio di quel modello?" le domandò Stella.

"Sì, grazie. E anche un bel po' di t-shirt. Bianche, soprattutto e forse una blu... no, meglio rossa."

"Il verde non gli starebbe male con quegli occhi che t'ipnotizzano e quei capelli scuri," consigliò Stella.

Santos strabuzzò gli occhi.

"Vado nel camerino a cambiarmi."

"No!" gridò quasi Ayliz. "Perché?" domandò con un tono un po' più calmo. "Andiamo, ti tolgo il cartellino e usciamo. Starai più comodo vestito così."

Lui sorrise ed eseguì un'altra piroetta.

"Allora, ti piaccio in jeans?"

"Direi che 'piacermi' è un eufemismo..." borbottò Ayliz.

Sebbene Ayliz fosse stata molto affettuosa con lui tutto il giorno, prendendolo per mano, abbracciandolo, lui non aveva mai preso l'iniziativa in quel senso. Rimase, quindi, piacevolmente sorpresa quando Santos l'attirò a sé e la cinse fra le sue braccia. Le poggiò le mani sul fondoschiena, poi gliele infilò nelle tasche posteriori, premendola contro il suo corpo.

"Anche tu non sei niente male in jeans," disse lui con un sorriso indolente.

Il cuore le schizzò in gola mentre gli mise le braccia attorno al collo.

"Sì, solo che i miei sono molto larghi, modello premaman."

"Ti fanno un sedere perfetto lo stesso."

Per enfatizzare il concetto, le palpò i glutei in maniera plateale e lei ridacchiò.

"Ehi, vogliamo far sparlare di noi tutta l'isola?"

Santos storse la bocca.

"Come? Ma non lo fanno già? Siamo nell'occhio del mirino per la storia della terra e dei lavori avviati e interrotti... Inoltre, credo che lo sappiano ormai tutti che il figlio che porti in grembo è mio, no? Cosa c'è da dire di più?"

RICORDI SCOTTANTI (1 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora