CAPITOLO 20

1.2K 129 48
                                    

"È passata una settimana, Silas... Una settimana... Sono tornato qui da sette giorni e Ayliz non mi vuole né vedere né sentire ancora," si lamentò Santos, avvilito. "Per quanto detesti l'uomo che ero, almeno lui si sarebbe fatto valere. L'avrebbe forzata a reagire, a parlare..."

Era sul terrazzo della casa di Meemaw e sorseggiava una birra insieme a Silas, lamentandosi del fatto che Ayliz si rifiutava di comunicare con lui. Stava per diventare matto.

Silas sghignazzò e si appoggiò contro lo schienale della sedia.

"Be', ragazzo mio, devo proprio riconoscere che hai una capacità di resistenza come non mi capitava di vedere da tanto. Molti uomini si sarebbero già scoraggiati e avrebbero mollato. Mi stupisce che tu sia riuscito a parlare con Aura e a portarla addirittura dalla tua parte..."

Ayliz si era chiusa in casa e la sola persona che accettava di vedere era sua nonna. Aura passava da lei tutti i giorni, per assicurarsi che la nipote stesse bene. A parte la nonna, Ayliz non parlava con nessuno e si limitava ad uscire solo per andare a fare qualche passeggiata sulla spiaggia.

La sola volta che Santos l'aveva incontrata in riva al mare, aveva cercato di parlarle, ma Ayliz era corsa subito dentro. Da allora, non l'aveva più importunata, perché non voleva che rinunciasse alla sua passeggiata quotidiana per paura di incontrarlo.

"Be'... Io da qui non mi muovo, Silas," insistette Santos. "Non m'importa quanto ci vorrà. Io la amo follemente e SO che lei mi ama ancora. Però, è ferita. Non posso biasimarla per questo. Mi sono comportato da vigliacco e so di non meritarmi una donna come Ayliz. Ma è stata lei a dirmi che si può cambiare nella vita. Be', dannazione, io sono cambiato! Grazie all'amore che provo per lei, sono un uomo diverso. E voglio che lei lo veda."

Silas si piegò da un lato e gli poggiò una mano sulla spalla.

"Giocati bene le tue carte, Santos. Il mio consiglio è... stupiscila! Fai un gesto che lei non si aspetta che tu faccia."

Santos corrugò la fronte e fissò Silas con aria confusa.

"La devo stupire... Che cos'hai in mente?"

"Ragazzo, qui non si tratta di che cosa abbia in mente io," disse Silas, sorseggiando un po' di birra. "Pensaci bene! Dai, sei intelligente, metti in moto il cervello. Hai già promesso a me e ad Aura che hai intenzione di abbandonare il tuo progetto per il villaggio turistico... Ora io mi chiedo, la nostra Liz lo sa? Il resto della popolazione di Fairy Island lo sa? Da quello che mis risulta, la risposta è no. Per cui, mi sembra che tu abbia l'opportunità di compiere un grande gesto e dimostrare a tutti quanti, Liz inclusa, che sei cambiato."

"Okay, d'accordo... Ma come posso farlo?" chiese Santos piuttosto incuriosito.

"Che ne pensi di convocare una riunione straordinaria con tutti quanti i cittadini del posto. In quanto sceriffo dell'isola, io metterò in giro la voce che hai un grande annuncio da fare che riguarda il villaggio turistico. L'intera popolazione parteciperà perché vorrà esprimere la propria opinione, positiva o negativa, sulla faccenda. Questo lo so di sicuro..."

"Questo, però, non risolve la questione con Ayliz se si ostina a non uscire di casa."

"Oh, non preoccuparti, ci penserà Aura a fare in modo che ci sia. Tu pensa solo a come ti dovrai umiliare davanti a tutti per lei," disse Silas con un ghigno.

Santos sospirò. Aveva la sensazione che non sarebbe stato uno dei suoi momenti migliori. Poteva anche non essere più il bastardo di un tempo, ma ciò non significava che fosse così tanto cambiato da gradire l'idea di sbandierare i suoi fatti privati davanti a tutti quanti.

RICORDI SCOTTANTI (1 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora