-Capitolo 8-

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Vidi Han abbassare lo sguardo.

<<Tu ti sposerai solamente con me...>> disse abbassa voce, giocando con la mia mano, lo guardai con le lacrime e sorrisi.

<<troveremo un modo per farvi vivere serenamente... non ti preoccupare piccola omega>> disse chan guardandomi dallo specchietto retrovisore sorridendomi.

Il sorriso di Chan mi tranquillizzo, in questo esatto momento sto capendo perché mia sorella ne parla così tanto di lui, solo con il suo sorriso ti rallegra la giornata.

Mi girai verso Han e l'abbracci, aveva le lacrime agli occhi, nascose la sua testa sul incavo del mio collo dandoci in seguito dei baci, facendomi arrossire.

<<Han ci sono io in macchina...capisco che hai paura di perdere mia sorella...cosa poco probabile testarda com'è ...MA POTETE FARE QUESTE COSE LONTANO DA ME>> disse Susanna guardandoci imbarazzanta.

<<ma lasciali stare...stiamo alla pari adesso...loro hanno sentito noi ieri notte e ora loro si stanno vendicando baciandosi>>disse chan mettendo una mano sulla coscia di mia sorella, la vidi guardarlo male cosa che mi fece ridere.

<<Chris...è piccola...NON PUÒ NÉ SAPERE NÉ FARE QUESTE COSE>>disse dandogli un pugno sulla spalla.

<<ma ho 17 anni...>> dissi provandola, so benissimo che quest'argomento non era da aprire.

<<HAI 16 ANNI...È COMUNQUE NIENTE DISCUSSIONI>> urlò Susanna facendomi scoppiare dalle risate, cosa che fece anche Han e Chan.

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Tornati a casa Han e Chan andarono nella palestra, che avevano in casa, per allenarsi un po'. Io invece andai in camera di Han per leggermi il monologo di Baricco, di cui parlava di un ragazzo, Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, che fu abbandonata a bordo della nave Virginian. Per poi crescere lì sopra senza aver mai toccato terra.

<<che leggi piccola stellina? La nostra storia per caso?>>Disse una voce che veniva dal bagno, mi vennero i brividi.

<< i-in realtà le-leggo Novecento>> dissi con voce tremolante e mentre tremavo, con la coda dell'occhio lo vidi uscire dal bagno con un asciugamano in vita e uno intorno al collo mentre si tamponava il viso.

<< perché tremi stellina? Ti faccio questo effetto>> mi disse con la sua solita voce provante mentre mi alza il viso obbligandomi a guardarlo negli occhi, deglutì.

<<Nishimura ti prego lasciami vivere la mia vita in completa serenità...ti supplico>> dissi mettendo le mie mani in preghiera mentre lo guardavo con le lacrime agli occhi.

Lui rise e mi fece sdraiare sul letto con lui sopra di me << lo sai qual'è il nostro destino... è non si può cambiare>> disse avvicinando il suo viso al mio collo.

<< Nishimura ti prego fermati>> lui mi guardò negli occhi facendo diventare i suoi rossi e si fiondò sul mio collo baciandolo e dandogli qualche morso.

Cominciai a piangere e lui mi mise una mano davanti alla bocca <<Ssh piccola stellina... tra qualche minuto ci divertiremo molto non ti preoccupare>> disse abbassandomi le spalline del vestiti e baciarmi le spalle.

Notai che con la telecinesi chiuse la porta a chiave. Ero in trappola, è stava per succedere la cosa peggiore al mondo.

✯𝐿'𝐴𝑙𝑝ℎ𝑎 𝑣𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑃𝑟𝑎𝑑𝑎✯Onde histórias criam vida. Descubra agora