Anime Libere- 5

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POVS Mario

Nina ha avuto il potere di mandarmi completamente in confusione, questa ragazza mi piace e parecchio. In quei grandi occhi scuri leggo malinconia, ha una ferita ancora aperta e vorrei saperne di più, solo che lei ha alzato un muro e odia mostrarsi fragile.

Quelle labbra così piene giuro che avrei voluto baciarle l'altro giorno al parco, invece mi sono trattenuto: non è ancora pronta. Sembra quasi voglia fuggire dall'amore o almeno è questa l'impressione che ho avuto, devo conquistarmi la sua fiducia. Vorrei sapere cosa le passa per la mente, i suoi sogni, i suoi pensieri. Perché per me ora è solo un rebus difficile da risolvere, ma non mi arrendo facilmente.

Non è una ragazza da usare e dimenticare: va amata e protetta.

Nina è diversa dalle altre ragazze che ho avuto; abbiamo delle cicatrici simili: abbiamo fatto i conti con assenza pesanti nelle nostre vite, delle mancanze affettive che pesano sul nostro passato.

Sarà anche per quello che mi sento calamitato verso di lei? Anche lei sente questa forte attrazione? Forse sì, ma non lo dà a vedere.

Nina mi ha fottuto ogni cazzo di neurone e manco si rende conto del fascino che esercita.

"La mia coscienza è sporca, la tua innocenza è pura
Potrei macchiarti questa volta, vuoi esser la mia cura?"

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Andrew mi chiede perché siamo dovuti venire fino a Calvairate per farci un giro: quasi incespica pur di tenere il mio passo.

È proprio una sagoma questo ragazzo, ma è un buon amico. Anche lui è ligure come me, viene da La Spezia.

"C'è un caldo insopportabile, finirà che dovrai raccogliermi con la paletta" si lamenta.

"Piantala di lamentarti, non ti ho mica obbligato a seguirmi".

Sbuffa rassegnato e si zittisce.

Sedute su una panchina della piazzetta ci sono Nina e Luna: quest'ultima dice qualcosa e Nina inizia a ridere. È bello vederla così allegra e spensierata.

In piedi di fronte a loro ci sono due ragazzi: quello più alto sta lanciando certi sguardi a Nina. Sta sbavando peggio di una lumaca, che scena patetica!

Marcio nella loro direzione e saluto le ragazze: Nina è sorpresa di vedermi qui. Ignoro deliberatamente i ragazzi.

Andrew si piazza al mio fianco e Luna gli strizza l'occhio: se questi due dovessero finire insieme sarebbero la strana coppia.

Il ragazzo più basso mi squadra, poi colto da stupore dice

"Ma te sei Tedua! La tua faccia è appesa per mezza Milano. Zio adoro la tua musica".

"Grazie, puoi chiamarmi Mario".

Fa un cenno d'assenso prima di presentarsi

"Io sono Marco".

Annuisco e torno a prestare attenzione alle ragazze.

"Venerdì ho la presentazione del disco, ma se volete sabato si può uscire in compagnia. Si aggiunge anche Diego, un altro mio amico. Ci sarà da divertirsi".

Ho lanciato l'amo, vediamo che succede.

Luna si scioglie in un largo sorriso

"Adoro fare serate!" Si gira verso l'amica per cercare di coinvolgerla con il suo entusiasmo.

Nina commenta titubante

"Sabato lavoro, non saprei".

Luna cerca in tutti i modi di convincerla: certo che quella ragazza sa essere persuasiva. Infatti poco dopo Nina cede

"Va bene, chiederò un cambio turno".

Luna batte le mani entusiasta e poi si volta verso Andrew a chiacchierare, quasi dimenticandosi della nostra pesenza. La vedo sbattere le ciglia con aria covettuola e devo trattenere una risata, che sarebbe poco carina.

Marco saluta tutti  con un amopio gesto della mano e si incammina insieme all'altro ragazzo, che per tutto il tempo è stato zitto e manco si è presentato.

A quanto pare c'è la concorrenza: si vede lontano un metro che gli piace Nina. Sarà una gara conquistarla, ma io gioco pulito.

Faccio un cenno a Nina di seguirmi, così lasciamo soli Luna e Andrew ad amoreggiare.

Mentre passeggiamo sondo il terreno

"Qualcosa mi dice che il ragazzo insieme a Marco ha una cotta per te". Vediamo che risponde.

Nina si sistema l'elastico dei capelli, prima di proferire parola

"Dici Tony? So che ha una cotta per me da qualche mese, me lo ha confessato. Ci conosciamo da alcuni anni e lo vedo solo come un buon amico, nulla di più". Scrolla le spalle a questa affermazione.

Il sollievo che sento dentro è tanto, il fatto che lo veda solo come un amico può essere un punto a mio favore.

Passeggiamo un po' per le vie del quartiere; mi bastano anche solo dieci minuti in sua compagnia per stare bene ed é la prima volta che mi capita.

"Se ti va posso accompagnarti al lavoro, così non prendi la metro". Mi offro.

Annuisce leggermente. Dopodiché si perde nelle sue riflessioni, chiusa in un mondo tutto suo.

"Chissà cosa le passa per la testa" mi ritrovo a chiedermi, passandomi una mano tra i capelli ormai lunghi.

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Parcheggio vicino al Collins e osservo Nina: ha proprio una bellezza fine e naturale, non riempie il suo viso di trucco. Si mostra esattamente così com'è.

Le accarezzo una guancia lentamente e quel tocco leggero  la fa sussultare: allora non le sono indifferente. Non parliamo, meglio che siano i gesti a farlo per noi.

Siamo così vicini che posso sentire il suo profumo, sembra quasi una fragranza aggrumata. Mentre mi  fissa con i suoi grandi occhi neri, da cerbiatta.

Vorrei davvero baciarla, sentire la norbidezza delle sue labbra, conoscerne il sapore. Invece mi trattengo.
Non è ancora arrivato il momento, deve prima fidarsi di me.

Decido di spezzare il silenzio che si é creato tra noi.

"Mandami un messaggio quando hai finito che ti porto a casa".

Si morde il labbro e annuisce, incapace di parlare. Poi scende dall'auto e si incammina lentamente verso l'entrata del locale.


Angolo autrice: 

Il capitolo si apre con i pensieri di Mario, quasi un flusso di coscienza.

Dovrà vedersela con Tony per conquistare il cuore di Nina, ci riuscirà?

                                 




                 

Paradiso Artificiale- TeduaWhere stories live. Discover now