Wild Bandana- 24

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(Wild Bandana è più di un gruppo di amici,

Wild Bandana è una famiglia.)

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Stiamo aspettando che Luna arrivi con la cena insieme ad Andrew, hanno voluto andare a prendere qualcosa al McDonalds, dato che è uno dei pochi locali aperti fino a tardi.

Mi lascio cadere sul divano, appoggiandomi il più comodamente possibile allo schienale. Diego ci ha gentilmente concesso casa sua qui a Genova, visto che noi ragazze abbiamo deciso di venire per il concerto della "Divina Commedia".

È stata una serata epica: vedere il mio ragazzo realizzare i suoi sogni mi ha fatto sentire le farfalle nello stomaco. Rievoco nella mente i momenti del concerto, lasciandomi andare a un sorriso.

Mario prende posto accanto a me, ha tagliato i capelli e ora i ricci gli ricadono morbidi sulla fronte, dandogli un'aria sbarazzina.

"Siamo di buon umore" Dice. Mi accoccolo accanto a lui, lasciando che mi accarezzi con la stessa delicatezza di sempre.

"Lo sono sì. Sei stato pazzesco" dichiaro sempre con il sorriso.

Ho deciso di fargli una sorpresa e sono venuta qui a Genova in compagnia di Lara e Luna, visto che staremo lontani per un po' di tempo.

Mi bacia la fronte e come sempre provo un rimescolio piacevole dentro lo stomaco. È incredibile come nonostante stiamo insieme da quasi sei mesi, lui mi faccia ancora questo effetto.

Scalcio le scarpe e mi stendo completamente, con la testa appoggiata alle sue ginocchia e i capelli che formano un ventaglio tutto intorno.

"Tu sei pazzesca Nina, una dolce nota positiva per chiudere in bellezza questo 2023" asserisce.

Si allunga per darmi un bacio, ormai il suo sapore fa parte di me, del mio essere. Le mie labbra fremono per il suo tocco morbido e deciso. Voglio perdermi insieme a lui in una dimensione dove non esistono spazio e tempo.

Non ami qualcuno per il suo aspetto, per i suoi vestiti o per chi è. Lo ami per quello che ti fa sentire ogni volta che siete insieme, perché sono le nostre imperfezioni a renderci perfetti l'uno agli occhi dell'altra. Lui è come la pioggia e io, uguale alla terra, lo ricevo e accolgo.

"Mi ha fatto scoprire che ci si può ancora innamorare, nonostante tutto il dolore provato. Hai spazzato via i miei demoni e saputo curare le mie ferite più profonde. È merito tuo se sono tornata a vivere". Mormoro dolcemente.

Accarezza la mia guancia, sorridendomi beato. Ora sto imparando a lasciar andare le emozioni, come mi ha sempre suggerito di fare la psicologa, ma soprattutto dopo il discorso che mi ha fatto Elena: non devo aver paura a mostrarle, perché fanno parte di me. Essere fragili non è un difetto di cui vergognarsi.

"Devo ancora abituarmi a vederti con i capelli corti" ironizzo tirandomi su a sedere. Per tutta risposta ammicca.

Mi volto verso di lui e riprendiamo a baciarci, le nostre lingue si cercano, fino a respirarci a vicenda. Non ne ho mai abbastanza dei suoi baci, come se fossero una meravigliosa dipendenza. Mi siedo a cavalcioni su di lui e con le braccia gli cingo il collo, ormai immersa nella mia beatitudine. Sento le sue mani insinuarsi sotto la felpa, dio come amo il contrasto contro il mio corpo! Sento la pelle fremere attraversata da piccole scariche elettriche, che mi causano brividi di piacere. Ho scollegato il cervello lasciandomi in balia delle emozioni più intense.

Ora sono io a cercare il contatto con la sua pelle, faccio aderire il mio corpo al suo, fino a diventare un incastro perfetto. Infila una mano tra i miei capelli, trascinandomi nel paradiso dell'estasi.

Paradiso Artificiale- TeduaWhere stories live. Discover now