Cecilia- 14 parte 1

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Vi auguro che la vostra umiltà non si trasformi in insicurezza e

Che la vostra sicurezza non si trasformi in arroganza

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Rimini

Povs Mario

La porta finestra della camera dell'albergo dà su un balconcino, che affaccia sul mare. Ogni tanto tira una leggera brezza che sa di salsedine.

Mentre faccio l'ultimo tiro di sigaretta penso che a Nina potrebbe piacere Rimini come città, sto addirittura valutando l'idea di portarla qui, una volta finito il tour estivo. Mi manca stringerla e sentire il suo profumo. Mi manca baciare quelle labbra che si incastrano perfettamente con le mie.

Spengo la sigaretta e mi concedo di godermi ancora il panorama che mi circonda: il sole sta volgendo al tramonto, striando il cielo di tinte gialle e arancioni. Le strisce di sole riflesse sull'acqua sembrano diamanti di salsedine, brillanti e chiari. Un bacio di fuoco del sole alla notte che sta per arrivare.

Rientro nella camera e mi preparo per la cena, sono circondato da un arredo minimalista ed essenziale. Meglio così, amo molto di più la semplicità.

Dopo la doccia decido di indossare una semplice t-shirt viola e dei pantaloni neri, lego i capelli ed esco dalla camera per prendere l'ascensore.

Attraverso la reception piena di quadri alle pareti e mi dirigo al ristorante, con le porte a vetrate. Ho scelto apposta un albergo a tre stelle, perché non amo il lusso e mi troverei a disagio in certi contesti. Nonostante il successo rimango sempre lo stesso ragazzo di Cogoleto, cresciuto nelle zone popolari.

Dopo una rapida occhiata al menù e aver ordinato la cena, rispondo a qualche messaggio. Diego mi fa sapere che ha dichiarato il suo interesse per Lara. Anche lui è caduto vittima del fascino delle sorelle Bandera.

Digito una risposta e premo invio, mentre una voce femminile mi chiama. Alzo lo sguardo e lo poso su una ragazza bionda, dalla pelle bianca come la luna e due occhi azzurri ghiaccio. Nonostante sia passato qualche anno dall'ultima volta che l'ho vista, non è cambiata particolarmente. Ha solo tagliato i capelli, che ora porta a carré leggermente mossi.

Si fa strada tra i tavoli con sicurezza, mantenendo un portamento elegante tipico di chi è abituato a sfilare sulla passerella. Indossa un abito rosa, che risalta il suo fisico.

Si ferma di fronte a me e abbozza un sorriso

"Tu guarda come è piccolo il mondo. Chi l'avrebbe mai detto che ci saremo rivisti a Rimini".

Anche il suo modo di parlare è diverso, tipico di chi ha studiato dizione.

Alzo le spalle

"Ti trovo bene Cecilia".

Si siede con nonchalance sulla sedia di fronte, ogni sua mossa sembra calcolata.

"Anche io ti trovo bene. Sono qui a Rimini per un servizio fotografico. Sono sempre molto impegnata tra le sfilate e la carriera di attrice. Anche tu qui per lavoro?"

Annuisco brevemente, mentre mi verso della birra. Cecilia mi studia attentamente

"Vedo che sei felice" dichiara dopo un attimo.

La guardo interrogativo, ma lei prosegue

"Non fare quella faccia, come se non ti conoscessi. Siamo o no stati insieme alcuni anni? Nonostante tutto per molti versi rimani un libro aperto".

La relazione più lunga l'ho avuta proprio con lei: ci siamo messi insieme a 18 anni ed è durata più o meno fino a quattro anni fa. C'è stata poi la piccola parentesi con Alessia, prima di Nina.

Scrollo le spalle

"Che vuoi che ti dica? Il disco sta vendendo bene, i concerti per ora procedono a gonfie vele e ho ritrovato l'amore".

Il cameriere serve la cena e spero che questo servi a Cecilia come input per andarsene, ma lei rimane.

"Mi è capitato di vedere una foto vostra per caso tempo fa. Davvero carina la ragazza, almeno non è come quel manichino di Alessia".

Okay, la situazione si sta facendo strana. E ora dove vuole andare a parare? Mi concentro sulla cena, cercando di ignorarla. Ma Cecilia è sempre stata caparbia e non molla

"Guarda che mi fa piacere che sei innamorato. Anche io ho un compagno, ma è rimasto su ad aspettare il servizio in camera. Non ho strane idee, volevo solo fare due chiacchere e basta".

"Nina è arrivata nel momento in cui non cercavo l'amore" dichiaro. Ed è la verità, quando ci siamo conosciuti l'amore era l'ultimo dei miei pensieri.

Fa un sorriso dolce

"Ed è proprio quando non lo cerchi che l'amore ti travolge. Avevi bisogno di trovare una ragazza che ti capisse più di quanto abbia fatto io".

Si porta una mano all'altezza del cuore

"Vi auguro il meglio, solo energie positive". Si alza "Gli dirai del nostro incontro?"

"Io e Nina non abbiamo segreti".

"Ed è giusto così. Ciao Mario, stammi bene" sistema il suo vestito.

"Ciao a te Cecilia" rispondo con un cenno del capo. Lei si allontana ed esce dal ristorante.

Posso finalmente concentrarmi sulla cena, rivedere Cecilia non mi ha sortito nessun effetto: mi fa piacere che la sua carriera vada bene e cha abbia trovato un uomo.

Una volta quei occhi azzurri per me significavano tanto, ma oggi ci sono due occhi neri che specchiano la mia anima.

Mi rendo conto che nemmeno Cecilia mi ha capito fino in fondo, non come Nina. Perché lei è la ragazza giusta. Con Cecilia c'è stato un amore intenso e travolgente, ma eravamo entrambi così giovani e alle prime esperienze.

Con Alessia la parentesi è stata più breve, ma ho imparato tanto da quella relazione: è sempre stata molto paziente nei miei confronti, ma non ha mai saputo tenermi testa.

Finita la cena mi alzo e decido di fare due passi: mi incammino sul lungo mare, passando per piazza Fellini noto che hanno già montato il palco. Domani sera avrò il concerto. Fa effetto vedere quanta gente ha pagato il biglietto per sentire le mie canzoni, a volte non me ne capacito ancora.

Passando in mezzo alle bancarelle il mio sguardo cade su una collana: una stella con dentro una pietra blu. Sento che per Nina sarebbe perfetta, così la compro senza pensarci due volte.

Mi siedo su una panchina ad ammirare il mare che si fonde con i colori della notte e la luna che si specchia sull'acqua frastagliata, fa viaggiare i miei pensieri alla mia infanzia a Cogoleto.



Paradiso Artificiale- TeduaWhere stories live. Discover now