Specialer- 10

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                        << Stavo cercando te perché per me eri una da conquistare. Una con cui stare>>.



Povs Mario

Con Nina posso essere me stesso, lei mi completa. È buffo pensare che non mi passava neanche per la testa di avere una relazione fino a poco tempo fa: ero troppo concentrato sull'uscita del disco, al quale ho lavorato sodo e a tutto quello che ci ruota attorno, che l'amore era l'ultimo dei miei pensieri.

La mia ultima relazione è finita tanto tempo fa, che manco ci pensavo più.

E poi Nina ha mandato a quel paese ogni mio buon proposito, sin dal primo giorno che l'ho vista. Faceva tanto l'aggressiva convinta di tenermi lontano, per poi contradirsi con quel messaggio su Instagram.

A sensazione avevo capito che era diversa dalle altre e non mi sbagliavo. Aveva lo sguardo tormentato, di chi deve liberarsi di un passato doloroso, che lascia ferite profonde. Un angelo che la vita ha spedito all'inferno, a cercare di sopravvivere tra dolore e angoscia, in mezzo a mille perché.

Ma alla fine la vita non è stata morbida manco con me, si è divertita a colpirmi in modo brutale lasciandomi l'anima piena di lividi.

Alcune ferite guariscono con il tempo, altre invece suppurano. Rimangono sempre, come un marchio indelebile che porti nel cuore.

Nina è l'angelo che guida il mio cammino, vestita di semplicità, che la vita mi ha fatto incontrare quando non pensavo più all'amore. Con lei lascio andare i miei freni inibitori. L'amore per me è stima, perché la bellezza alla lunga stanca.

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Scendo dal treno e mi accendo una sigaretta: sono stati tre giorni impegnativi a Roma, ed è solo l'inizio.

Esco dalla stazione di Milano immerso tra il via vai delle persone e vengo avvolto dalla cappa di umidità: è ufficialmente iniziata l'estate.

Faccio l'ultimo tiro dalla sigaretta prima di gettarla e lego i capelli con l'elastico che porto al polso.

Sto valutando l'idea di andare a prendere Nina per cenare insieme, scommetto che le farebbe piacere. La chiamo, senza pensarci due volte.

Mi risponde che sta al campo da Basket con Marco a fare due tiri a canestro, ovviamente è felice della proposta.

Prendo la macchina e in mezz'ora circa raggiungo il campo. Nina è intenta a palleggiare, concentrata sul canestro: ha indosso una canottiera viola con i bordi gialli, con scritto Los Angeles e i pantaloncini dello stesso tono. Ha legato i capelli in una coda alta.

Si blocca e lancia la palla che vola dritta nel canestro, sotto lo sguardo vigile di Marco.

Nonostante l'altezza non giochi a suo favore, questo non impedisce a Nina di mettersi in gioco. Per lei tirare a canestro è come per me scrivere barre: uno sfogo.

Marco mi fa un cenno di saluto e contemporaneamente Nina si gira e i nostri occhi si incrociano: trotterella verso di me con un gran sorriso stampato in faccia.

Ci scambiamo un bacio a fior di labbra, mi accorgo che Marco è rimasto in disparte, leggermente a disagio, forse è dovuto a tutto il casino del cugino. Lui non c'entra niente con Tony, mi ha sempre fatto una buona impressione.

Gli faccio cenno di avvicinarsi, non sembra molto convinto, ma ubbidisce lo stesso.

"Sono dalla vostra parte e non approvo il comportamento che ha assunto Tony due giorni fa. Poteva risparmiarsi quella sua uscita con Lara, Se tu Nina sei felice con Mario, lo sono anche io per te". Sbuffa, infilandosi le mani in tasca.

Paradiso Artificiale- TeduaWhere stories live. Discover now