Lasciarsi il passato alle spalle- 12

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Il sole del mattino illumina la stanza, filtrando dalla finestra. Apro gli occhi e metto a fuoco l'ambiente che mi circonda: nella parete di fronte al letto c'è una cornice dentro la quale c'è una foto di gruppo di alcuni ragazzi, tutti sorridenti. Riconosco solo tre di loro: Mario al centro, Diego alla sua destra con una mano posata sulla sua spalla ed Andrew, l'ultimo immortalato nella foto. Gli altri amici non li conosco di persona, solo tramite le foto.

Mi metto a sedere stiracchiandomi e il lenzuolo scopre la t-shirt che indosso, mio malgrado scopro che l'altra parte del letto è vuota. A quanto pare ha deciso di lasciarmi dormire a lungo, soprattutto dopo la giornata intensa di ieri.

Mi allungo verso il suo cuscino per respirarne il profumo, mentre i ricordi riaffiorano alla mente: premo la guancia contro la federa inalando a pieni polmoni. Il suo profumo è la mia droga, ne sono dipendente, non ne ho mai abbastanza.

Proprio in questo momento Mario decide di fare capolino nella stanza: indossa solo i pantaloni, regalandomi la meravigliosa vista del suo fisico tonico e i suoi capelli che scendono fino alle spalle. Se l'Eden esistesse io ho appena trovato il mio e poco importa essere una peccatrice, mi sento come Eva davanti alla mela proibita.

"Dormivi così bene che non volevo svegliarti" raggiunge la sponda del letto e io mi tiro su, incrociando il suo sguardo profondo.

"Dove posso mettere la firma per avere più spesso un risveglio così" i miei occhi scorrono sul suo fisico, per poi tornare a posarsi nei suoi.

Accenna a un sorriso, se potesse illuminerebbe tutte le stelle dell'universo solo con il suo sorriso. Avvicina il viso e posa le labbra sulle mie, un bacio delicato come il petalo di una rosa, mentre lo attiro a me. Voglio che mi tenga stretta tra le sue braccia, solo così mi sento al sicuro, solo così mi sento a casa.

Ci stacchiamo, scosto i capelli di lato offrendogli il collo. Lascia una piccola scia di baci umidi partendo da dietro l'orecchio sinistro, fino alla clavicola, mentre un brivido percorre la mia schiena. Fa il percorso inverso, ma stavolta arrivato all'orecchio mi mordicchia il lobo.

Mio dio! Si possono provare certe sensazioni di prima mattina?

"Non ti rendi conto di quanto sei dannatamente sexy anche solo con una t-shirt" sussurra nel mio orecchio, mentre sento le farfalle nello stomaco. Di questo passo rischiamo che la situazione diventi molto Hot, non che la cosa mi dispiaccia.

Si scosta da me e prende una canottiera dalla cassettiera, prima di uscire dalla camera mi dice che mi aspetta per la colazione.

Con un sospiro mi alzo dal letto, sento ancora la sensazione dei suoi denti sul mio lobo, nessuno lo aveva mai mordicchiato prima e devo ammettere che la cosa mi ha eccitato parecchio.

Prendo i miei vestiti e vado in bagno a cambiarmi, dopo essermi lavata indosso dei pantaloncini neri fino al ginocchio e il top rosso che mi scopre leggermente la pancia, quel tanto che basta per mettere in mostra il piercing.

Spazzolo i capelli, decido per ora di tenerli sciolti, ma comunque infilo un elastico al polso. Con il caldo che c'è probabilmente prima di uscire di casa mi farò la coda.

Raggiungo la sala e mi siedo al tavolo, finalmente vedo l'orologio che segna le 10 in punto.

Mario mi posa davanti una tazza di cappuccino e un cornetto su un piattino, strabuzzo gli occhi dalla felicità

"Non ci credo, lo hai comprato te?"

Si stringe nelle spalle

"In verità quando ancora eri a letto è passato Marco e ha portato un sacchetto con dentro due cornetti. Dice di considerarlo un regalo per addolcirti la giornata".

Paradiso Artificiale- TeduaМесто, где живут истории. Откройте их для себя