23- Da dove provieni

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POVS MARIO


In mezzo a tutta questa baraonda l'arrivo di Nina ci ha spiazzati letteralmente, probabilmente è stata attirata da Tony che prima urlava come un matto.

Ora si trova a pochi metri da Cecilia e la sta squadrando dalla testa ai piedi: se potesse la incenerirebbe con uno sguardo. Le ha intimato di starmi lontano, forse pensa che anche lei sia coinvolta in tutto questo delirio. Mi avvicino piano alle due, affiancando Nina e le poso una mano sulla schiena, per cercare di calmarla.

"Cecilia non centra in questa situazione. È stata coinvolta involontariamente". Devo calibrare bene le parole, perché questa situazione già è abbastanza difficile.

Nina gira appena il viso nella mia direzione, ha lo sguardo perplesso

"Non posso credere che Tony stia facendo tutto da solo, ho capito che è instabile, ma c'è un complice dietro, se no non si spiega come ha fatto a procurarsi la prima foto, quella di Rimini. Quei due stanno architettando di farci lasciare".

Cecilia si schiarisce la voce prima di parlare

"In verità io non sapevo niente di tutto questo, devi credermi" si posa una mano sul cuore. "Come dicevo prima, io e Tony ci conosciamo perché abbiamo avuto una relazione da adolescenti. Lui aveva l'intenzione di tessere tutta una trama per far in modo di arrivare al tuo cuore, non accetta che tu stia con Mario. Ha dei problemi seri e va aiutato".

Sistema meglio l'elastico che lega i suoi capelli biondo grano, mentre Nina sposta il peso da un piede all'altro, soppesando le parole. Le punta poi un dito contro

"Come posso fidarmi di te, dimmi?" Chiede seria. "Sono furiosa perché sono state pubblicate altre foto di te e il mio ragazzo da parte di Tony".

Le sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio

"Sono foto vecchie quelle tesoro, non ti farei mai del male, lo sai". Me la stringo al fianco.

Si volta a guardarmi: quei occhi così grandi e scuri meriterebbero di essere dipinti.

"Lo so amore. Ma di lei non mi fido". Parla a voce più bassa, ma categorica.

Lancio uno sguardo a Tony: all'arrivo di Nina si era alzato in piedi e sembrava pronto per dire la sua, ma invece sta zitto. Che vigliacco! Mi verrebbe da sbuffare, ma mi trattengo dal farlo.

Inizia a tirare un leggero vento, nonostante siamo in ottobre le temperature rimangono abbastanza alte, come se l'estate non voglia cedere il passo all'autunno, anche se ci siamo già dentro. Il vento ci sfiora, come una carezza leggera.

Non c'è anima viva in giro per Calvairate, sembra tutto così surreale.

Tony richiama l'attenzione di Nina, facendomi tendere ogni muscolo e trattengo il fiato.

"Sei davvero felice con lui?" Ha lo sguardo sofferente e il suo tono di voce ne è la prova.

"Si Tony: lo sai, con la morte di Aaron ho conosciuto l'inferno. Ma da quando Mario è entrato nella mia vita sono tornata a vivere".

Quelle poche parole dette con sincerità smuovono qualcosa nell'animo del ragazzo, lo vedo passarsi una mano tra i capelli e poi finalmente spiegare tutta la situazione.

"Mi dispiace Nina, ho perso il controllo. Non sono lucido. Pensavo di essere innamorato di te, ma questa cosa è sfociata nell'ossessione. Ho anche rischiato di perdere il lavoro per le troppe assenze: passavo il tempo a spiarti, ti seguivo e mi rendo conto solo ora che è sbagliato tutto ciò. Marco ha ragione; ho bisogno di farmi curare e lo farò. Mi sento in colpa per averti delusa, davvero. Non chiedo il tuo perdono, te l'ho combinata troppo grossa".

Paradiso Artificiale- TeduaWhere stories live. Discover now