Capitolo 1

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ISABEL

Sono felice. Sono felice e fiera di me stessa.

Dal centro della mia libreria sto guardando il mio libro esposto sugli scaffali. Avrei creduto di vedere tutto nella mia vita, tranne il mio nome su un libro.

Quando due mesi fa ho accettato la proposta del signor Anderson credevo che sarebbe stato difficile, che sarebbe stato un nuovo incubo, invece si è rivelata essere una delle avventure più belle della mia vita.

Il mio libro è diventato popolare e nel giro di un mese è salito in vetta a tutte le classifiche ed è il libro più venduto della settimana. Spero di rimanere in vetta alle classifiche per ancora molto tempo.

La mia vita è perfetta. Lavoro nella libreria dei miei sogni, vivo in una casa bellissima, il libro che ho iniziato a scrivere da ragazzina è diventato un bestseller e, ovviamente, al mio fianco ho l'uomo più meraviglioso di tutti.

È tutto merito suo se ho pubblicato il libro. Se fosse stato per me sarebbe rimasto per sempre nel cassetto della scrivania a riempirsi di polvere, invece, lui ha creduto in me, come sempre, e lo ha fatto leggere a un editore, anche se quando lo ha fatto non sapeva chi fosse il signor Anderson.

Mi è stato chiesto di scrivere un altro libro e ci sto lavorando. La mattina rimango in casa a scrivere, mentre Trevor si occupa della libreria, poi il pomeriggio lo raggiungo dato che ha ancora l'incubo di aiutare i bambini a fare i compiti.

In questi due mesi siamo riusciti a risolvere alcuni problemi economici. Sto aiutando Trevor a saldare il mutuo per la libreria, anche se lui è troppo orgoglioso per accettarlo volentieri. Dice che questo è un regalo che ha fatto a me e che quindi deve pagarlo lui, ma io voglio contribuire a tutte le spese e alla fine, come sempre, ho vinto io nella nostra discussione.

Abbiamo anche comprato una macchina. È una piccola utilitaria di seconda mano, ma è utile non dover più prendere i mezzi per raggiungere qualunque luogo. Trevor mi ha aiutata a prendere la patente dato che in questi anni non ho avuto nessuno che mi portasse a fare le guide per esercitarmi. A sedici anni avrei potuto chiederlo a mio padre, ma da quando aveva mandato in galera Trevor a malapena ci rivolgevamo la parola, così ho aspettato fino ai ventitré anni, quando finalmente Trevor è tornato con me.

Sono ancora concentrata a guardare i miei libri su quegli scaffali che non mi rendo conto di essere stata raggiunta da qualcuno finché non sento due mani forti sui miei fianchi e poi un respiro caldo e piacevole sul collo.

Trevor mi lascia un bacio poco sotto l'orecchio, mentre mi stringe a sé, facendo aderire la mia schiena con il suo petto.

"Finirai per consumarli se rimani qui a guardarli" mi dice ridendo.

"Ancora non ci credo che c'è il mio nome stampato sopra".

"Credici, fiorellino. Credici perché è tutto reale. È esattamente ciò che meriti e io non potrei essere più orgoglioso di così".

Mi giro nel suo abbraccio, mettendomi di fronte a lui e circondandogli il collo con le braccia.

"Ti giuro che io continuo a chiedermi come ho fatto ad incontrare un uomo come te".

"Che vuoi dire?"

"Voglio dire che sei semplicemente fantastico. Fai sempre il tifo per me, hai sempre la parola giusta al momento giusto, mi fai stare bene e rimani tutto il giorno in questa libreria solo per farmi contenta. Come fai?" gli chiedo.

"Questa libreria è un pezzo di te, fiorellino. Tu ami stare qui e io amo te. Mi piace stare qui perché stando qui mi prendo cura di una parte di te. Non potrei chiedere nulla di meglio".

Tutte le notti della tua vita 3Où les histoires vivent. Découvrez maintenant