Epilogo

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Dentro un abbraccio puoi
fare di tutto: sorridere e
piangere, rinascere e morire.
Oppure fermarti e tremarci
dentro, come fosse l'ultimo
Charles Bukowski

TREVOR

"Tu cosa ci vuoi sopra?" le chiedo, guardandola negli occhi mentre i pancake davanti a me aspettano solo di essere farciti.

"Cioccolata!" esclama felice e io sorrido.

Prendo il tubetto della cioccolata liquida e torno a guardarla.

"Cosa vuoi che disegni?" le chiedo, assottigliando lo sguardo.

Si porta un dito sulle labbra come se dovesse pensarci, ma già so che ha la risposta.

"Un fiore".

Sorrido e le lascio un bacio sulla guancia, poi comincio a disegnare quel fiore che desidera tanto sui suoi pancake. Sposto il piatto che è pronto e me ne avvicino un altro.

"Qui ci facciamo un cuore, sei d'accordo?" chiedo.

"Tì" è la sua risposta.

Decoro quei pancake con un cuore e ci spruzzo anche un po' di panna sopra, infine decoro l'ultimo piatto con solo qualche striscia di cioccolato.

Mi allontano di pochi passi, il necessario per raggiungere la credenza dove teniamo i cioccolatini a forma di cuore. Ne prendo due e ne passo uno alla piccola che sorride, mentre l'altro lo poggio nel piatto di Isa.

"Andiamo a svegliare la mamma?" le chiedo e Wendy annuisce.

La prendo in braccio e la faccio scendere dal piano da lavoro della cucina.

"Non correre" sussurro, mentre afferro il vassoio sul quale ho sistemato la nostra colazione.

Wendy cammina davanti a me e tenta di fare una piccola corsetta verso la camera da letto, ma rischia solo di inciampare sui suoi stessi piedi.

Apre la porta, che poco fa ho accostato per non rischiare di svegliare Isa con il rumore, e sale di corsa sul letto, saltandole in braccio.

"Mamma!" esclama e vedo subito Isabel sorridere, mentre si stiracchia un po' prima di aprire gli occhi.

"Buongiorno, amore mio" saluta la piccola, stringendola a sé e riempiendole il visino di baci.

"Io non merito un buongiorno così?" chiedo, raggiungendole.

Poggio il vassoio con la colazione sul comodino e mi siedo sul bordo del letto. Isa allarga un braccio e attira anche me in quella stretta, lasciandomi un bacio sulle labbra.

"Buongiorno anche a te, amore" sussurra non appena si stacca dalle mie labbra.

"Tanti auguri, fiorellino" le dico e lei sorride, lasciandomi un altro bacio.

La mia Isa è una bellissima ventottenne e io non posso essere più fiero di lei, della donna che è diventata, della mamma che è diventata e della carriera che si è costruita.

Ormai è una delle scrittrici più affermate del Paese e tutti i giornali parlano di lei. È una mamma eccezionale, che ha messo al mondo i nostri due bambini che crescono felici e spensierati e, ovviamente, è la moglie dei miei sogni.

Tutte le notti della tua vita 3Onde histórias criam vida. Descubra agora