Capitolo 13

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ISABEL

Abbandono la mia unghia, concentrando tutta la mia attenzione su di lui.

"Trev, ma che stai dicendo? Lo abbiamo affrontato mille volte questo discorso e te lo dirò altre mille volte se sarà necessario. Sei l'uomo migliore che io potessi mai incontrare e niente e nessuno mi farà mai rinunciare a te" dico convinta.

"Però tu stai rinunciando a tutto e tutti per me" dice come se fosse una sua colpa.

"E quindi? Rinuncio a ciò che non conta niente per me. A te non posso rinunciare. Sei troppo importante".

"Anche la tua famiglia è importante e hai rinunciato a loro".

"Non sono importanti come lo sei tu".

"Isa, per colpa mia non ti è rimasto più niente".

"A me non serve nient'altro. La mia vita con te è perfetta".

"No, non lo è. Dovresti avere la tua famiglia e i tuoi amici, invece per colpa mia hai solo me. Ti ho allontanata da tutti".

"Smettila, Trev" dico con una lacrima che è pronta a uscire.

"Dovrei smetterla di starti addosso, di cercarti, di volerti, di desiderarti. Non riuscirei mai a smettere di amarti, ma forse tu dovresti smettere di amare me, sarebbe più facile per te".

A quel punto non riesco più a trattenermi e le lacrime iniziano a fare a gara sul mio viso. Corrono, sperando di arrivare a terra prima delle altre.

"Trevor, smettila con queste stronzate o giuro che ti prendo a schiaffi".

"Isa, se mi odiassi sarebbe più facile per te".

"Come cazzo faccio a odiarti se sei la persona che amo di più al mondo?"

"Per colpa mia piangi sempre e vieni sempre ferita da tutti. Mi metti sempre al primo posto, anche se devi litigare con tutti per farlo".

"E mi sta bene così. Chi ti credi di essere per sapere cosa mi sta bene e cosa invece no? A me va bene litigare con chiunque pur di stare con te. Io voglio solo stare con te. Il resto del mondo può anche andarsene a fanculo".

"Ti rendi conto che non ha senso se per stare con me devi litigare con tutti? Forse siamo proprio noi a essere sbagliati. Perché dovresti litigare con tutti se siamo sbagliati noi come coppia?" mi chiede.

"A questo punto ho solo voglia di litigare con te" dico, mentre sta entrando di nuovo in gioco la rabbia.

"Rabbia. Ecco, questa devi provare nei miei confronti. Pian piano si trasformerà in odio e starai meglio. Te lo giuro, Isa. Quando inizierai a odiarmi ti sentirai meglio e sarai felice di avermi lasciato andare".

"Mi stai davvero chiedendo di odiarti?"

Si ferma per un istante. Ci sta pensando perché sappiamo che non vuole essere odiato da me, lo sappiamo bene entrambi.

"Se serve a farti stare meglio, sì".

Inizio a tremare, ma devo cercare di mantenere la calma. Durante le discussioni vado in escandescenza e in questo momento non sarebbe utile. Faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi per un istante.

"Che mi stai dicendo con tutte queste parole?" gli chiedo. "Che è stato tutto un errore? Che noi siamo un errore?"

Distoglie lo sguardo e a quel punto capisco che mi ferirà. Tenterà di ferirmi per convincermi a odiarlo.

"Se io e te non ci fossimo mai messi insieme, non saremmo mai arrivati a questo punto" confessa.

"Non è la risposta alla domanda che ti ho fatto. È stato tutto un errore tra di noi? Sì o no? E guardami negli occhi mentre mi rispondi".

Tutte le notti della tua vita 3Where stories live. Discover now