Capitolo 3

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TREVOR

Mi sento una favola. Non ho mai dormito così bene e proprio per questo non ho alcuna intenzione di aprire gli occhi.

Mi sto godendo il leggero tepore dato dal lenzuolo che mi copre, mentre la mia faccia è completamente affondata nel morbido cuscino.

Allungo un braccio perché a questa perfezione manca solo una cosa: Isa. Voglio abbracciarla e tenerla contro di me. A quel punto mi addormenterò di nuovo perché non avrò bisogno di nient'altro.

Tocco il materasso, ma non la trovo. Tasto ancora, ma sento solo freddo.

Mi costringo ad aprire gli occhi e a sollevare la testa e mi rendo conto di essere da solo nel letto.

Dov'è andata?

Mi volto verso il comodino e noto che è ancora presto. Sono le sette di mattina. Perché lei non è a letto a quest'ora?

Porto entrambe le mani sul viso e mi stropiccio gli occhi, poi mi decido ad alzarmi.

Indosso un paio di boxer puliti e un paio di pantaloni della tuta. Il solo pensiero di come sia finita ieri sera mi manda in cortocircuito. Voglio farlo di nuovo e il fatto che lei non sia nel letto mi manda fuori di testa.

Voglio stringerla a me, voglio vederla dormire serenamente tra le mie braccia. Non mi sembra di chiedere tanto.

Esco dalla camera da letto e percorro il corridoio. Mi fermo sulla porta che conduce nell'openspace.

Isa è qui, con addosso solo la mia camicia e un paio di mutandine. I piedi scalzi e i capelli sciolti.

Bella come una dea.

Sta preparando la colazione mentre canticchia a bassa voce per non svegliarmi. Su un ripiano trovo i biscotti che servono per la libreria. Ieri sera abbiamo preparato l'impasto e le formine, poi ci siamo fermati a fare altro e non li abbiamo infornati.

Deve essersi svegliata parecchio presto per averli già cotti.

Sta ancora canticchiando, ma non riesco a capire cosa. A un certo punto la vedo fare una piroetta e quando incrocia il mio sguardo si ferma, portandosi una mano sul petto.

"Trev, mi hai spaventata" dice con ancora il sorriso sul volto.

"Buongiorno, fiorellino" la saluto, percorrendo con lo sguardo tutto il suo corpo.

Indossa una mia camicia, ma l'ha lasciata completamente sbottonata e a ogni movimento brusco il suo seno rimane scoperto.

Cazzo, quanto è bella.

Mi avvicino a lei e il suo sorriso si amplia. Solleva le braccia per metterle intorno al mio collo, mentre io porto le mie intorno alla sua vita.

"Buongiorno, amore" sussurra prima di lasciarmi un piccolo bacio a stampo.

Il sorriso sul suo volto subito dopo avermi baciato mi manda in estasi. Cosa farei per avere questo sorriso radioso tutte le mattine.

È completamente contro di me e sento i suoi capezzoli inturgiditi contro di me. Faccio scendere le mani, passando per il fondoschiena, fino a raggiungere le sue cosce. La sollevo e la porto sull'isola della cucina. Ricomincio a baciarla, prima sulle labbra e poi sul collo, tenendola completamente contro di me, mentre le sue mani hanno raggiunto i miei capelli.

Me li tira un po', costringendomi a staccarmi dalla pelle calda e morbida del suo collo. Mi rivolge un sorrisetto e io sarei felice di morire in questo esatto istante, tra il calore e la morbidezza del suo corpo e alla vista del suo sorriso.

Tutte le notti della tua vita 3Where stories live. Discover now