𝗣𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶

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La divinità protettrice è puramente inventata dalla sottoscritta, ho preso ispirazione dal drago di Dragon Mania Legends. Ti prego di non prendere seriamente quel che scriverò sulla stregoneria/cartomanzia. Inventerò moltissime cose solo per fare scena. 

❗​❗​Questo libro NON è a scopo informativo❗​❗​

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«Suito, la mia acqua!» «Arriva, arriva. Dammi il tempo di prenderla dal frigo! E non urlare così tanto che ormai non hai più l'età, vecchiaccio.» «Portami rispetto, donna.» «Ogni giorno che passa sei sempre più antipatico, Meiou

I due anziani, intenti a bisticciare come loro solito, non sentirono il rumore della porta che si apriva e, flebilmente, veniva chiusa.

«Brutta racchia, vedi di star zitta.» sbottò l'uomo, mettendo a tacere rudemente sua moglie.

La porta del grande, ma non sfarzoso, salone si aprì: una donna bassina, dagli occhi azzurri, capelli castani scuri e le unghie colorate di un rosa opaco, si fece strada dinanzi al divano sul quale era seduto l'uomo anziano. In mano aveva una busta della farmacia, che porse a costui.

«Padre ...» ella iniziò a parlare, guardando amorevolmente Meiou. « ... salve, come sta oggi? Le sono venuta a portare le medicine che le ha prescritto il dottore. La prego di prenderle.»

Il più vecchio sospirò irritato, e poi, con gli stessi occhi celesti di lei, la linciò con lo sguardo. «Maon, t'ho ripetuto mille volte che questa robaccia io non la predo. Ti è più chiaro?? Spendi i soldi per altro, mica per queste stronzate. Se Dio vuole che io muoia, che ben venga.» le rispose bruscamente, senza un minimo di riconoscimento per la sua unica figlia femmina.

«Animale, bestia! Sii grato che si sia fatta tutti quei chilometri per portarti queste medicine. Sei un ignorante, vedi di ingurgitare quel che ti hanno prescritto. Brutto scemo che non sei altro, non giocare con la salute.» la moglie di lui lo rimproverò con insulti annessi.

Egli si limitò a sbuffare e a spaparanzarsi sul divano, volendo indirettamente cacciare le due dalla stanza.

Capendo il suo gesto, entrambe le donne si recarono nella cucina, lasciandolo solo.

«Non pensare a quel citrullo di tuo padre, le prenderà quelle medicine.» Suito cercò di rincuorare sua figlia. «Cambiando discorso, hai sentito i figli di tuo fratello? I quattro demoni.» «No, non ci parlo da anni. Perché?» «Ti rendi conto che Astrid è andata all'istituto di arti occulte di Tokyo? Lei ... tch ... ma scherziamo?!» «Madre ti prego, calmati. Così ti sentirai male.» «Maon, figlia mia, come credi che possa star tranquilla sapendo di avere un'erede come lei in una scuola rinomata come quella?! Quella ragazzina è una stolta.» «Madre ...» «Madre un bel niente! Che faccia tosta quella lì. Tanto vale che ci mandava Rachel o quell'incapace di Souta.» disse, con un'acidità assoluta.

Gli occhi hazel di lei erano privi di quell'amore che solitamente ogni nonna nutre per i propri nipoti. Quell'amore che ti scalda il cuore, che fa bene all'anima, quell'amore quasi materno, ma più morbido e più esperto ...

«Madre ti prego, cerchiamo di ragionare ...» la più giovane tentò di calmarla. «Lo conosci mio fratello, sicuramente avrà scelto lui per loro. Se ha ritenuto opportuno mandare Astrid, non possiamo farci nulla.» «Oh ma fammi il piacere!» la interruppe l'anziana. «Non torna a casa da quasi un anno, figurati se ha scelto lui. Si saranno gestiti loro tre.» poi, lo sguardo anaffettivo della donna si posò sulla povera figlia. «E se ancora non ti è chiaro, è per questo che abbiamo bisogno di Yleana. Sicuramente è lei quella con il dono della cartomanzia. Va effettuato un altro esorcismo.» Suito s'irrigidì, pensando.

𝗥𝗢𝗦𝗦𝗔 𝗠𝗔𝗟𝗣𝗘𝗟𝗢Where stories live. Discover now