𝗘𝗰𝗵𝗼𝗲𝘀 𝗼𝗳 𝗔𝗳𝗳𝗲𝗰𝘁𝗶𝗼𝗻 🔞

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«Ops! Ho forse interrotto qualcosa?»

Rimanemmo entrambi pietrificati. Le mie labbra giusto ad un millimetro dalle sue, vogliose più che mai di eliminare la distanza che le separava.

Rapidamente mi alzai da sopra di lei, schiarendomi la gola e guardando altrove. Ella, invece, sollevò solo la schiena rimanendo seduta a terra. Voltò il capo verso la porta e, con la sua solita compostezza, disse:

«Non farci caso ...» e poi si mise in piedi.

«Oh beh, se lo dici tu ...» mormorò la donna con fare giocoso. «Vedo che hai smesso di piangere.»

Lo sguardo di lei – quasi in automatico – si abbassò, mentre tentava di nascondere l'imbarazzo.

«Eh, si ... insomma, non è il momento adatto per piangere.»

«Capisco ...» ella bofonchiò, poi le sorrise. «T'ho fatto quel lavoretto alle carte. » e con eccitazione, le porse i tarocchi.

«Wow! Ora hanno anche una custodia ...» Astrid rimase estasiata. «Grazie mille, Namie!» rimase a contemplare per un po' i dettagli del contenitore. «Ma nonno Masanori ...?» domandò.

«Sta benone. Con le modifiche che ho apportato, ora può muoversi come Krono.»

«Davvero?! Forte!»

Il viso di Namie s'illuminò di orgoglio per l'apprezzamento ricevuto. Le due parevano davvero molto in sintonia, tanto che quasi mi dispiaceva interromperle. Rimasi, quindi, un po' più lontano ad osservarle con un microscopico sorriso sul volto.

«Però Namie ...» Astrid la guardò. «Non credo di poter rimanere qui ancora a lungo. Fushiguro si è diviso dai nostri compagni di classe e sicuramente saranno preoccupatissimi.»

«Non importa ... » intervenni io.

La rossa posò lo sguardo su me e sorrise dolcemente. «Ti ringrazio, ma mi è passata la sbornia. Inoltre, presto o tardi, sarei comunque dovuta uscire di qui.»

Namie ridacchiò improvvisamente, emettendo un suono che riempì la stanza di una leggerezza rassicurante. «In effetti sarebbe meglio che voi andaste. Io e Astrid abbiamo già saldato i nostri conti in sospeso ... e poi Krono, per proteggere i vostri amici, non è in grado di vegliare su di lei ... immagino che si sentirà nervoso in questo momento.» disse, incrociando le braccia.

«Si, meglio andare.» commentai.

-

La successione degli eventi appena accaduti mi lasciò confusa. Ero venuta qui con delle intenzioni ben precise e, in parte, avevo concluso qualcosa. La chiacchierata avuta con Namie è stata rigenerante e devo ammettere che la voglia di rimanere ancora un po' con lei era tanta, ma non potevo. Forse avevo solo timore per quando avrei visto gli altri, ora che erano a conoscenza del mio piccolo segreto, chissà con che faccia mi avrebbero guardata.

«Namie, ci vediamo ...» la salutai.

La donna ricambiò, dandomi un bacio sulla fronte. «Mi raccomando ...»

«Si, lo so ...» le sorrisi flebilmente.

«Anche tu, bambolotto. Guardati le spalle.» aggiunse, prestando attenzione alla figura di Fushiguro.

«Si ... e non chiamarmi "bambolotto" ...» disse, facendola ridacchiare.

Poco dopo io e Fushiguro ci guardammo negli occhi, segno che era davvero giunto il momento di ricongiungersi con gli altri.

Mi misi una ciocca di quei miei capelli ingestibili dietro l'orecchio e chiusi gli occhi. Presi un sospiro profondo e Namie sussurrò qualcosa che ci fece uscire dalla sua espansione del dominio.

𝗥𝗢𝗦𝗦𝗔 𝗠𝗔𝗟𝗣𝗘𝗟𝗢Where stories live. Discover now