Loop

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A volte Heather si sentiva come bloccata in un loop temporale in cui non importava cosa facesse, le cose si sarebbero svolte sempre allo stesso modo.

Per esempio, dopo dieci mesi di relazione che ovviamente aveva nuovamente rovinato e - per utilizzare un francesismo - mandato a puttane, si rendeva conto di come avesse agito in modi pre impostati dal suo cervello come risposte automatiche a situazioni che non riusciva a gestire. Forse anche per questo aveva previsto quello che sarebbe successo.

Il punto è che nel loop in cui si trovava da quella che a Heather sembrava una vita, non c'era la variabile "gestire bene una rottura" e quindi per i primi giorni dopo essere tornata ufficialmente single il fatto di non star piangendo disperata a letto senza muoversi di un millimetro, di non aver ancora provato a suicidarsi o di non star stalkerando l'ex in modo ossessivo l'aveva fatta insospettire.

Quindi era rimasta in una sorta di limbo in cui si aspettava di avere una caduta brutta, ma in cui questa caduta non avveniva.

O meglio, era stato così per un po', poi Heather aveva visto Julie e Julie aveva detto, scherzando, che era al fondo del fondo del fondo ma che almeno stava reagendo in modo più sano ed Heather si era ritrovata bloccata ad analizzare in modo compulsivo ogni piccola cosa che facesse, per poi rendersi conto che sì, stava andando avanti dalla rottura, ma anche che il suo subconscio era stato talmente bravo da nascondere il dolore da rottura con una "semplice" - non che con Heather ci fosse mai qualcosa di semplice - tristezza di fondo.

E quindi si era ritrovata all'improvviso in modo fastidiosamente maniacale a controllare i profili social di quello che fino a meno di un mese prima considerava il suo ragazzo non sapendo neanche lei il perché - visto che di quella relazione ne aveva avuto abbastanza e soprattutto visto che aveva voluto sparire dalla sua vita per sempre.

C'era qualcosa per lei disturbante nel fatto che in due giorni si fosse fermata sui social di lui un numero fin troppo elevato di volte, e il fatto stesso di trovare la cosa disturbante la turbava profondamente, perché ormai qualsiasi tipo di sentimento era svanito e quindi sarebbe dovuta essere indifferente. E invece no. Il che era fastidioso visto che a lei davvero non importava più nulla di quella persona che un tempo aveva amato e quindi avrebbe davvero apprezzato che il suo subconscio non sentisse il bisogno di monitorare le attività di Luc.

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