Decisioni

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LYS


La festa sembra continuare per delle ore. E' estenuante, sono stanca e non credo di sentirmi più i piedi.
Asura si avvicina al mio orecchio. <<State bene Mia Regina?>>
Un piccolo sospiro mi scuote. <<Sto bene Asura non preoccuparti.>>
L'infernale scuote lievemente la testa. <<Sapete che io so che mi state mentendo vero?>>
Ridacchio spostando lo sguardo sulla sala. Ade sta chiacchierando con Ecate. <<Lo so. Ma non mi impedirà di farlo per non farti preoccupare.>>
Asura sbuffa alzando gli occhi al cielo. <<Sono le scarpe?>>
Mi arrendo. So che non si arrenderà finché non avrà una risposta. <<Sì, sono queste scarpe infernali. Dovrebbero farle più comode. Non sono sicura di sentirmi più i piedi.>>
<<Sono abbastanza sicura che la festa non durerà ancora molto, molte anime si stanno ritirando.>>
Oh grazie al cielo, avevo sul serio bisogno di liberarmi da tutto quello che indossavo, e tornare ai miei soliti abiti.
Ade si avvicina e mi tende la mano. Mi alzo nonostante non volessi altro che restare seduta, lui mi aiuta a scendere e poi il suo braccio mi circonda la vita.
<<Sei stanca tesoro?>> La sua voce bassa mi arriva alle orecchie, come se non volesse farsi sentire.
<<Forse un pochino. Ma sto bene non preoccuparti.>> Mormoro.
Le anime iniziano a salutarci ed avviarsi verso l'uscita. Restiamo lì a salutare ogni anima che si avvicina e si congeda. Dopo quasi un'ora la sala è vuota. Restiamo solo noi ed Ecate.
La porta si chiude e la Dea della Stregoneria sospira. <<Come diavolo è venuto in mente a Zeus di presentarsi così?!>>
Ade scuote la testa. <<Non lo so. Immagino che con la notizia che Lys era stata ritrovata, sperava di poter tornare ai soliti obblighi.>>
Mi avvicino ad un tavolo e mi ci appoggio. Ecate mi guarda con un sopracciglio alzato mentre io mi sfilo le scarpe.
<<Oh non guardarmi così!>> Borbotto. <<Queste scarpe dovrebbero essere illegali!>>
Asura accanto a me tossisce per mascherare una risata, mentre quella di Ade rimbomba per tutta la sala.
Un sospiro di sollievo mi scuote quando i miei poveri piedi toccano il pavimento freddo, adesso potevamo fare quello che volevano.
Prima che qualcuno potesse dire qualcosa un lampo bianco, il secondo da quando è iniziata la serata, ci lascia senza parole.
Le Moire si guardano attorno, constatando che la festa è finita.
Cloto mi sorride e si inchina. <<Maestà, siamo contente che siete rimasta accanto al Re.>> Gli lancia un'occhiata. <<Nonostante i disastri che ha combinato.>>
Lascio che le scarpe cadano a terra e mi avvicino ad Ade. <<Non è stato semplice, ma ho scelto di seguire quello che il cuore mi stava dicendo.>>
Lachesi si scosta i capelli su una spalla. <<Avete preso la decisione giusta.>>
Ade mi circonda la vita con un braccio, come se non potesse stare più di qualche minuto senza toccarmi. <<Cosa siete venute a fare?>>
Cloto sospira rumorosamente e poi il suo sguardo mi cerca. <<Lui vi sta cercando Maestà.>>
La tensione mi irrigidisce gli arti. So benissimo di chi sta parlando, ma ho bisogno di una conferma.
<<Chi?>> Mormoro.
Lachesi ha il viso contratto per la preoccupazione. <<Sapete chi Maestà. Lui vi vuole, e non si fermerà finché non vi avrà di nuovo.>>
Sento la presa di Ade stringersi per qualche secondo intorno alla mia vita. <<Lo troverò, manderò in ricognizione la Legione e..>>
<<Con tutto il rispetto Sire.>> Lo interruppe Cloto. <<Lui vuole lei. Non si lascerà trovare da voi.>>
Sapevo cosa voleva dire. L'unico modo per trovarlo era che fossi io ad andare a cercarlo.
Come se Ade avesse capito cosa intendeva Cloto si voltò verso di me. <<Tu non farai niente del genere.>> Il suo viso quasi si deforma per la rabbia, che sento arrivarmi a ondate.
Prendo un respiro e mi volto. Le sue mani si serrano attorno ai miei fianchi.
<<Ade, sarò al sicuro. Asura è sempre con me e se vorrai porterò addirittura qualcuno dei tuoi uomini.>>
Lui scuote la testa e la sua fronte si poggia contro la mia.
<<Non posso lasciartelo fare. Non chiedermelo. Non chiedermi di mandarti a cercarlo da sola. Non dopo quello che ti ha fatto.>> Sussurra.
Posso quasi sentire il suo respiro sulle mie labbra. E so che mi odierò per quello che sarò costretta a fare.
Ma l'unico modo per trovarlo è che io vada a cercarlo. Devo mettere un punto a questa storia e poi potrò farmi perdonare.
<<Hai ragione. Perdonami, troveremo un modo per attirarlo dove vogliamo noi.>> Mormoro sperando di farlo rilassare.
Asura dietro di noi si irrigidisce, come se qualcuno le avesse tolto la facoltà di parlare. I suoi occhi mi scrutano e mi chiedono di pensare a quello che sto facendo.
Scuoto lievemente la testa e lei abbassa lo sguardo a terra, probabilmente per non far capire cosa non va.
Cloto mi fissa per qualche istante in silenzio, poi si avvicina e mi prende le mani.
Ade ci osserva in silenzio, come se non sapesse bene come comportarsi.
Quando mi attira verso di lei la sento avvicinarsi al mio orecchio.
<<Sapete cosa dovete fare Mia Regina. Fatelo. Prima che sia troppo tardi. Non riflettete troppo o sarà troppo tardi.>> Sussurra lasciandomi andare.
Quando scompaiono Ecate sospira silenziosa accanto a noi.
<<Direi che dobbiamo trovare un modo per stanarlo.>>
Annuisco ripensando alle parole di Cloto.
Sento il respiro di Ade sul collo prima che le sue labbra si posino sulla mia pelle facendomi arricciare le dita dei piedi.
<<Credi che possiamo avere qualche momento per noi?>> Sussurra facendomi battere forte il cuore.
Prendo un respiro appoggiandomi contro il suo corpo. <<Credo di si.>>
Le sue mani si stringono attorno a me mentre lui continua a lasciarmi una scia di baci.
La porta si spalanca. <<Sire!>> La voce agitata di Tanato risuona per la sala silenziosa.
Ade sospira e posa la testa contro la mia spalla.
<<Che diavolo vuoi?>>
<<Sire c'è una questione che richiede la vostra presenza immediata! I cancelli del regno sembra siano stati violati. Qualcuno ha cercato di uscire.>>
L'imprecazione di Ade dietro di me mi fa vibrare.
Mi rigira fra le sue braccia. <<Devo andare a risolvere questa cosa. Torno presto, tu va a rilassarti in camera.>>
Prima che possa dirgli qualcosa le sue labbra si posano sulle mie. Le mie mani trovano posto sul suo petto mentre il mio cuore parte al galoppo. Le sensazioni che provo con lui mi si agitano nella pancia e il terrore per quello che sto per fare quasi mi fa smettere di respirare.
Lui si allontana lasciandomi un bacio sulla fronte e portandosi dietro il consigliere.
Ecate sospira. <<Vado anche io Lys. Ci vediamo domani.>>
<<Buonanotte Ecate.>> Mormoro avviandomi verso la camera.
I pensieri che mi frullano in testa sono troppi per dargli voce.
E' solamente quando la porta della camera si chiude dietro di noi che Asura incrocia le braccia. <<Cosa avete intenzione di fare?>>
<<Quello che è necessario perché questa storia finisca. Non posso aspettare oltre. E Cloto è dello stesso parere.>>
<<Una delle Moire?>> Mi chiede facendo un passo avanti.
Annuisco mentre mi tolgo la corona e la poso sul letto. Quello era il simbolo di quella serata. E non potevo pensarci senza che qualcosa mi bloccasse la gola.
Stavo per andare via, era stata una decisione orribile. Stavo per fare qualcosa per cui probabilmente mi sarei pentita a vita, ma non avevo scelta.
Quando tiro il laccio che scioglie il bustino torno a respirare. Lo poso sul letto sistemandolo accanto alla corona e vado a recuperare i miei vestiti.
Asura mi guarda in silenzio mentre mi vesto e poi aggancio tutte le armi ai loro posti. I pugnali, la spada, l'arco. Mi faccio una treccia e lancio un rapido sguardo allo specchio.
Non essere codarda. Sapevi cosa dovevi fare da quando ti hanno detto che era ancora vivo.
Afferro un foglio e una penna.
<<Asura tu puoi farci uscire da qui giusto?>>
Sento qualche passo mentre si avvicina. <<Si Mia Regina, ma vi prego, ripensateci. Date modo al Re di darvi una mano.>>
Mentre il groppo in gola quasi mi soffoca scuoto lievemente la testa. <<Non lo metterò in pericolo. So di cosa sono capaci, hanno già ucciso Ares. Non farò lo stesso errore due volte. Non con lui.>>
Chiudo un secondo gli occhi, tutto quello che avevamo passato per arrivare a questo punto, tutte le bugie, le promesse, e adesso ero io ad andare via.
"Mi dispiace, non posso permetterti di venire con me e rischiare di perderti. Non potrei sopportarlo. Sei troppo importante, il solo pensiero che possano farti del male mi fa il cuore a pezzi. Ho promesso che avrei protetto il nostro regno e lui può mettere in pericolo tutti noi, devo fermarlo. Resta al sicuro, tornerò da te, te lo prometto."
Lascio il foglio sotto la corona e mi volto verso Asura.
<<Siete convinta? Possiamo almeno parlarne, vi prego. State lasciando tutto questo per cercare qualcuno che vuole uccidervi.>> Posso sentire la sua voce agitata, ed è raro da Asura.
Le afferro le mani. <<Asura so bene a cosa vado incontro. Devi promettermi una cosa.>>
Lei annuisce in fretta. I suoi occhi rossi mi guardano speranzosi che io possa ripensarci. <<Tutto quello che volete Mia Regina.>>
<<Se mi succede qualcosa..>>
Asura scuote la testa violentemente. <<Non lo permetterò, io sono qui per questo e..>>
<<Ssh, ascoltami.>> Lei sembra zittirsi all'istante. <<Se mi succede qualcosa, riportami a casa. Permetti ad Ade di dirmi addio come vuole e resta al suo fianco.>>
Le mani di Asura si stringono convulsamente attorno alle mie. <<Certo Mia Regina.>>
<<Non lasciarlo solo. Non..>> Prendo un respiro. <<Non fargli fare qualcosa di stupido.>>
Vedo gli occhi di Asura intristirsi, ma annuisce. <<Ve lo prometto. Veglierò sul Re per voi.>>
<<Grazie.>> Sussurro.
Lei apre un portale per andare via, e io lancio un'ultima occhiata alla camera prima di afferrare la mano di Asura e attraversarlo. 

La Musa di AdeWhere stories live. Discover now