Protect the Kingdom

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LYS

Qualcosa mi aveva riportato indietro. Ma cosa?
In teoria non dovrebbe essere stato possibile.
In teoria io sarei dovuta restare morta.
Asura mi stringe talmente forte che quasi non riesco a respirare.
<<Come diavolo è possibile...voi..voi dovreste..>> Singhiozza mentre mi stringe talmente forte che probabilmente mi farà venire dei lividi.
Prendo un respiro, mentre quel dubbio si insinua fra i miei pensieri. <<Non lo so Asura. Ma adesso sono qui.>> Mi scosto e le asciugo il viso. <<Basta ti prego, non posso vederti così.>>
<<Sire dovete uscire immediatamente! I cancelli sono stati abbattuti!>> Quelle parole sembrano congelare il tempo nella stanza.
Ade si volta verso la porta, in un lampo la spalanca rivelando una guardia abbastanza malconcia.
I suoi occhi si spostano su di me e si inchina. <<Maestà! Perdonate l'intrusione ma..>>
<<Cosa vuol dire che i cancelli sono stati abbattuti!>> Sbraita Ade riportando l'attenzione sulla questione principale.
Gli occhi della guardia si spostano su di noi frenetici. <<Quello che ho detto Sire, la Legione è stata allertata e sta arrivando ma l'esercito di Ares..>>
Il respiro mi si blocca in gola mentre faccio qualche passo avanti. <<L'esercito..di Ares?>> Chiedo.
Ade mi avvolge un braccio attorno alla vita. <<Mio fratello Zeus ha preso il controllo dell'esercito quando lui è morto. Ma era qui fino a...>>
<<Poco fa.>> Mormora Asura avvicinandosi a noi.
E cosa era successo in quei minuti? Io ero magicamente tornata indietro da chissà quale luogo e il mio potere lo aveva costretto alla ritirata. Alzo lo sguardo su Ade, che sembra particolarmente silenzioso. Quando i suoi occhi rossi si spostano su di me sembra aver trovato un problema che non sapevamo di avere.
<<Non può essere tanto stupido da voler tentare..>> Le parole di Ade si interrompono bruscamente, mi lascia andare e inizia a camminare per la stanza. Osservo il Re dell'Oltretomba camminare nervoso, talmente tanto che il suo dono gli vortica intorno impazzito.
<<Ade?>> Lo chiamo cercando di capire cosa diavolo sta succedendo, ma lui sembra sordo alle mie parole così mi avvicino. Gli afferro la mano e lo costringo a fermarsi. <<Cosa succede?>>
Il suo dono si scontra con il mio ed è come se mi avessero tolto l'aria per respirare. E' prepotente e si serra attorno a me con una violenza tale che non riesco a liberarmene. Boccheggio e indietreggio di qualche passo portandomi le mani alla gola, come se potessi fisicamente staccarlo da lì.
<<Mia Regina!>> Sbotta Asura afferrandomi per la vita e facendomi sedere. Tenta di togliermi le mani dal collo mentre io annaspo in cerca d'aria. Ade non si è mosso, ha lo sguardo fisso sul regno oltre la finestra della camera, non ha mosso un muscolo.
<<Togliete le mani, fatemi vedere!>> E' agitata, le afferra con forza mentre io sento i battiti del mio cuore risuonarmi nelle orecchie.
Cosa diavolo..
Sposto lo sguardo su Ade e poi di nuovo su Asura, cercando di farle capire cosa non va. Lei batte le palpebre e si volta mentre vedo le sue mani sventolarmi per farmi aria.
<<Sire!>> Urla cercando di farsi sentire.
Sembra inutile, il Sovrano dell'Oltretomba sembra non essere mentalmente qui.
<<Sire maledizione dovete riprendere il controllo!>> Le urla di Asura sembrano attirare altre guardie che affiancano la poveretta che è rimasta imbambolata sull'uscio della porta.
<<Non state lì impalate! Rischia di ucciderla!>> Sbraita.
<<E cosa dovremmo fare?>> Sento chiedere a qualcuno.
<<E io cosa ne so! Colpitelo o fate qualcosa, ma fatelo in fretta!>>
Gli occhi del mio Guardiano si voltano verso di me. <<Cercate di respirare, lo so è difficile ma adesso risolviamo tutto.>>
Con gli occhi sgranati osservo le guardie farsi avanti e cercare di chiamare il Re, o provare a toccarlo, ma quando ormai sembra che nulla funzioni io sento la sua presa stringersi ancora. Afferro la mano di Asura mentre i miei occhi cercano di chiudersi.
<<Cazzo! Cazzo cazzo cazzo. Non lo permetterò, non di nuovo!>> La vedo allungarsi verso una guardia e trascinarla davanti a me.
<<Tienile le mani. Se ti muovi da qui ti sgozzo sul tappeto.>>
Mentre le mani di Asura vengono sostituite da quelle di un ragazzo abbastanza spaventato da lei, il Guardiano si lancia verso il Re e lo afferra per la camicia iniziando a scuoterlo.
<<Dovete riprendere il controllo sul vostro potere! Mi sentite? La state strangolando a morte!>> Osservo solo per qualche secondo mentre cerco di lasciar entrare quel poco d'aria che sembra arrivare ai miei polmoni.
<<Sire! Porca puttana dovete riprendervi! La state uccidendo!>> Asura gli urla praticamente in faccia.
Vedo Ade fare un passo indietro e passarsi le mani sul viso, in quell'istante la presa sulla mia gola si allenta e io tossisco cercando di riprendere a respirare.
Asura lascia Ade a riprendersi e si inginocchia davanti a me. <<State bene?>>
Continuo a respirare e a tossire insieme finché Asura non mi afferra le mani. <<Vi prego rispondetemi. Come state?>>
Metto a fuoco la stanza intorno a me e la trovo decisamente affollata dalle guardie.
<<Sto bene.>> Mormoro stringendole le mani.
Lei si lascia andare ad un sospiro.
<<Cosa è successo?>> Chiede Ade guardandosi attorno. <<Cosa ci fate tutte qui dentro?>>
Le guardie si voltano verso di me, in qualche secondo si allineano accanto al letto.
Ade sposta lo sguardo su di me. <<Che diavolo..>>
Asura si alza. <<Avete rischiato di ammazzarla. Avete perso totalmente il controllo!>>
Lui a grana gli occhi e fa un passo verso di me. <<Porca puttana! Non mi succedeva da un secolo..io..>>
Quando fa un altro passo Asura si piazza tra me e lui. <<Avete ripreso il controllo? Ne siete sicuro?>>
Il Re sposta lo sguardo sull'Infernale. <<Sto bene Asura, te lo giuro.>> I suoi occhi guizzano verso di me. <<Lasciami passare.>>
Lei sembra riluttante così mi passo la mano sul viso. <<Fallo passare Asura, è tutto apposto.>> Gracchio.
Non appena ha la strada libera Ade si lancia verso di me, si inginocchia e mi afferra il viso con le mani.
<<Mi dispiace.>> Le sue mani tremano appena, ma posso quasi percepire la sua preoccupazione. <<Mi dispiace tesoro io..>> Scuote lievemente la testa e io sospiro sotto il suo tocco.
<<Sto bene Ade.>> Sussurro.
Mi attira verso di lui e io mi lascio coccolare per qualche istante, il suo profumo mi avvolge e lo sento respirare piano mentre le sue mani si spostano sulla mia schiena.
<<Non so come sia potuto succedere, non mi capitava da una vita.>> Mormora.
<<Sire, odio davvero interrompere ma i cancelli sono caduti, la Legione è sul posto e l'esercito di Ares sembra stia aspettando qualcosa.>> La voce di una delle guardie mi fa scostare.
Vedo lo sguardo di Ade indurirsi. <<Non è possibile. Mio fratello è completamente impazzito.>>
Aggrotto le sopracciglia. <<Cosa sta succedendo Ade?>>
Osservo il sovrano degli Inferi passarmi le mani sul viso. <<Zeus è sempre stato il più potente tra noi, e da quando ha consolidato il suo posto come Re degli Dei non sembra avere eguali. Pensa a cosa ha visto qui dentro.>>
Sto cercando di ragionare ma..
<<Voi eravate morta.>> Sussurra Asura sgranando gli occhi.
Ade annuisce. <<Niente mi rende più felice che averti qui, ma quello che hai fatto, non dovrebbe essere possibile.>>
<<In che senso?>> Chiedo confusa. Non riesco a capire cosa c'entri io con tutta questa storia.
Lui si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte poi si alza. <<Mio fratello ha visto qualcuno più potente di lui. Ha visto la rivelazione di un potere che potrebbe essere fonte della sua rovina.>>
Mi passo le mani sul viso. <<Non ha senso. Sono intervenuta solo perché stava per uccidere Asura. Non sono..>>
<<Pericolosa?>> Finisce la frase Ade sorridendomi appena. <<Tesoro, tu sei più pericolosa di qualsiasi creatura infernale che dimora nel nostro regno.>>
Sgrano gli occhi. <<Cosa?>>
Lui mi sorride e fa cenno alle guardie di uscire. <<Arrivo subito. Datemi un minuto.>>
Quando la porta si chiude io sono più confusa di prima.
<<Quello che hai fatto non dovrebbe essere possibile Lys. Io non riesco a tenere testa a mio fratello, il suo potere è più forte di quanto il mio potrà mai essere. Ma tu.. Tu hai fatto qualcosa che..>> Un lampo bianco illumina la stanza costringendomi a chiudere gli occhi.
<<Oh giusto in tempo per spiegarci che cosa diavolo è successo!>> Dalla voce di Ade trapela quanto sia inquieto per questa cosa.
Le Moire mi sorridono e si inchinano. <<Maestà, siamo così contente di vedervi sveglia.>>
<<Voi sapete cosa è successo?>> Chiedo alzandomi.
Asura si sposta nervosa dietro di me, il suo potere si muove lento.
Lachesi mi sorride. <<Siete stata creata per essere la sovrana che porterà una nuova era.>>
<<Siete stata creata per il cambiamento.>> Mormora Atropo.
<<Siete colei che potrà abbattere il dominio di Zeus. La vostra unione con il Re dell'Oltretomba non è stata lasciata al caso.>>
Vedo Ade avvicinarsi a me. Il suo braccio mi cinge la vita, come se non potesse fare a meno di toccarmi.
<<I vostri poteri sono qualcosa che gli Olimpici non hanno mai visto Mia Regina.>> Lachesi si avvicina di un passo. <<Il vostro destino porterà gli Dei verso l'evoluzione.>>
Scuoto la testa e mi volto verso Ade. <<Non abbiamo tempo per starle a sentire. Fa evacuare le anime dalle città vicine. Ti aspetto ai cancelli.>>
Ade mi afferra per la vita e mi fa schiantare contro il suo corpo. I suoi occhi rossi sembrano ardere di un potere fuori dal comune, lo sento che mi gira intorno, come a ricordarmi a chi appartengo, mi tocca piano come se avesse paura di farmi male dopo quello che ha appena fatto.
Mi fa alzare il viso. <<Cerbero va con lei!>>
Il ringhio inconfondibile di quell'enorme cane ci risuona attorno.
<<Se ti tocca con un solo dito non ci sarà Dio sull'Olimpo in grado di fermarmi.>> La sua voce è bassa e mi fa vibrare.
<<Non mi accadrà nulla.>> Sussurro appena prima che le sue labbra si schiantino sulle mie.
Ade mi ruba il respiro ed io sono ben felice di concederglielo.
Il cuore mi batte veloce mentre cerca di stare al passo con quello che sento. Mi sembra di sentire tutto più intensamente, le sensazioni, le sue mani strette attorno a me, il suo tocco.
Si scosta da me con il respiro corto. <<Arrivo appena posso. Ti prego, resta accanto a Cerbero ed Asura.>>
Sorrido scostandomi mentre Asura mi porge la spada. Lo guardo andare via mentre le Moire sono ancora lì.
<<Cosa volete? Non ho tempo per...>>
Lachesi mi si para davanti prima che io possa uscire dalla stanza. <<Proteggete il regno Maestà, e capirete perché Zeus è così spaventato.>>
Quando scompaiono scuoto la testa. <<Sempre a dire mezze frasi. Non ci capisco nulla.>> Borbotto uscendo dalla stanza.
Le guardie sono schierate e ci affiancano mentre usciamo. E' soltanto quando vedo i cancelli, o meglio, il buco dove prima c'erano i cancelli che noto l'esercito di Ares in posizione. La Legione crea un corridoio per farmi passare mentre Cerbero ringhia piano al mio fianco. Zeus mi osserva qualche secondo in silenzio poi fa un passo avanti, arrivando pericolosamente a varcare un limite che non sono disposta a cedergli.
<<Il tuo regno passa sotto il mio dominio con effetto immediato!>> Tuona.
L'esercito alle sue spalle è immobile, la Legione dietro di me sembra non respirare.
<<Qualunque pretesa tu creda di avere sul nostro regno, dimenticala!>> Asura dietro di me prende un respiro e posso sentire la sua energia cambiare, quasi non mi serve osservarla per vedere il suo viso trasfigurato dalla rabbia o i lunghi artigli.
La risata di Zeus sembra scuotere il regno. Sembra aver dimenticato quello che sono in grado di fare. Sembra non preoccuparsene e forse proprio questa sarà la sua rovina.
<<Vuoi entrare? Dovrai passare sul mio cadavere. Fa un solo passo avanti e io tirerò giù l'intero Olimpo e lo farò sprofondare sotto i tuoi piedi! Camminerò sui cadaveri del tuo esercito senza rimorso se entri da quel cancello.>>
<<Non puoi farlo! Non ne sei in grado. Torna al tuo posto e lascia il regno se non vuoi che faccia una strage!>> Non sembra minimamente preoccupato e forse questo mi darà il vantaggio che mi serve.
<<Tu credi?>> Chiedo facendo un passo avanti. Posso sentire il regno vibrare e rispondere al mio dono, in un modo totalmente diverso da quello che avevo sentito in precedenza. <<Sei disposto a mettermi alla prova e a sacrificare ogni tuo figlio per questo?>> Un piccolo sorriso mi spunta sul viso. Scrollo le spalle mentre il potere si condensa tra le mie mani in modo repentino. <<Non dire che non ti avevo avvertito.>>
Cerbero accanto a me ringhia così forte da scuotere la terra e io mi rendo conto che Ade sta arrivando ancor prima che il suo braccio si posi attorno alla mia vita.
<<Cos'hai detto alla mia Regina per farla arrabbiare tanto fratellino?>> La sua voce risuona dentro di me come una carezza.
Apollo si materializza accanto al padre.
<<Padre! Cosa fate!? Siete impazzito?>> Sbraita cercando di farlo ragionare.
Zeus sembra non sentirlo, aggira il figlio e fa un passo avanti. <<Il vostro regno sarà mio prima dell'alba.>>
Faccio un passo avanti.
Tutto il mio essere è concentrato sul proteggere quella che ormai è diventata la mia gente, il mio regno e l'amore della mia vita.
Lui non passerà finché non esalerò il mio ultimo respiro.
Il potere fa scuotere il suolo e la Legione si muove allargandosi per proteggere più territorio.
<<E allora tu morirai.>> Decreto avanzando verso Zeus. 

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