Il Filo Rosso (Completa)

Capitolo 15

Gli occhi delle due persone sedute, si spostano sulla figura di Dylan, che nel frattempo si è avvicinato a noi, con passo sicuro e naturale.

Non osa guardarmi ma tuttavia mi sposta la sedia per farmi sedere, i miei occhi si posano per qualche secondo su di lui, ma non ricevendo uno sguardo o qualche reazione indietro, decido di spostare l'attenzione sui signori.

I due ci guardano intensamente ma allo stesso tempo, anche sorpresi. È come se volessero studiare ogni nostro movimento.

Quando siamo tutti e quattro seduti al tavolo, un silenzio, che dura poco,  cala tra di noi.

È la donna con il tailleur a prendere la parola.

<<Questa si che è una sorpresa!>>

Il signore al suo fianco annuisce.

<<Che casualità, noi avevamo consigliato per la bambina la presenza di una figura femminile, e ora veniamo a conoscere che si è sposato.>>

Il tono che utilizza non mi piace per niente, è come se volesse prendere in giro Dylan. Lui tuttavia rimane in silenzio, so che si sta trattenendo, lo si vede.

<<La vita è imprevedibile, è tutta una sorpresa.>>

La mia bocca parla prima che io possa pensare. Di solito non lo faccio mai, penso sempre a ciò che devo dire, tuttavia quando vedo un atteggiamento del genere, è più forte di me. Quel lato di me sfacciato, esce senza che io possa controllarlo.

I due annuiscono, senza dire nulla.

Sento lo sguardo di Dylan addosso, questa volta sono io a non ricambiare.

<<E possiamo sapere dove vi siete conosciuti?>>

Sbatto le palpebre per qualche secondo, stanno indagando e non lo nascondono.

Aspetto che Dylan dica qualcosa ma ciò non avviene, questo vuol dire che devo rispondere io?

<<In realtà ci conosciamo fin da quando eravamo bambini, ci siamo persi di vista ma fortunatamente ci siamo ritrovati.>>

Dico, lanciando uno sguardo a Dylan.

<<Sa com'è, appena i nostri sguardi si sono incontrati, è scattata la scintilla. L'amore arriva quando meno te lo aspetti.>>

Concludo, sorridendo.

Spero che abbocchino, spero che non capiscano che è una farsa.

I due signori si guardano per qualche secondo per poi posare nuovamente lo sguardo su di me.

<<Vi siete sposati subito...>>

Ci fa notare il signore, guardando prima l'uno e poi l'altro.

<<Si beh, perché aspettare? La vita è troppo breve per posticipare.>>

Allungo una mano verso Dylan, posandola sul suo braccio.

<<Quando c'è amore, non si può e non si vuole attendere.>>

Dylan non mi stacca gli occhi di dosso.

<<È come l'ha presa la bambina?>>

<<Mia figlia la adora, mia moglie è la madre che non ha mai avuto.>>

Questa volta è Dylan a parlare.

<<Sapete, avevate ragione. Una figura femminile e proprio quello che ci voleva, la presenza di mia moglie è una benedizione.>>

Continuo a tenere su un sorriso, anche se in realtà vorrei piangere, sapendo ciò che passa realmente tra di noi.

I due annuiscono, non so se credono o meno alle nostre parole, ma per ora non sembrano avere dei sospetti.