Capitolo 23

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<<Bene ragazzi, per oggi è tutto. Buona giornata!>>

La lezione di inglese è giunta al termine, prendo la borsa mettendomela su in spalla, afferrando poi i vari fogli che sono posati sul banco in modo disordinato. Di solito sono una maniaca dell'ordine ma quando devo prendere appunti è tutta un'altra cosa.

L'università è ripartita con le lezioni, dopo la pausa delle feste natalizie. Tutto è ritornato alla normalità, l'atmosfera magica di alcune settimane fa è sparita. Si è ritornati alla solita vita. Tuttavia sono abbastanza motivata nel ripartire, mi sento positiva. Ciò è dovuto anche dal fatto che le cose tra me e Dylan vanno a gonfie vele, dal giorno di Natale è filato tutto liscio e sta continuando a filare bene.

Inoltre il rapporto con Sydney si è fatto ancora più stretto, lei non smette di chiamarmi mamma, le piace a quando pare, e piace anche a me. Ogni volta che pronuncia quella parola non posso fare altro che emozionarmi, non nego che devo ancora abituarmi ma, mi riempie sempre il cuore di gioia nel sentirla.

Mentre percorro il lungo corridoio per uscire dall'università, una voce squillante ma anche leggermente affannosa mi richiama, facendomi bloccare all'istante. Mi volto lentamente verso la voce e noto che si tratta della donna della segreteria universitaria.

<<Signorina Myers!>>

Dice avvicinandosi a me, io nel frattempo mi sistemo meglio i quaderni e le cartelline tra le mani. La donna pare aver fatto una maratona, ha il viso arrossato e i capelli leggermente fuori posto, tuttavia appena mi si avvicina cerca di sistemarsi.

<<Si?>>

Domando scrutandola, vedendo che in mano ha dei fogli.

<<Questi sono i documenti che ha richiesto sua madre, sa per il trasferimento...>>

Aggrotto le sopracciglia, confusa.

<<Io però sono maggiorenne già da un pezzo, non dovevo essere io a richiederli?>>

<<Si lo so ma sua madre->>

<<Ad ogni modo, non mi servono. Non ho intenzione di trasferirmi, mia madre fa sempre di testa sua. Mi scusi per il disturbo che le ha recato.>>

Le rispondo, cercando di proseguire il mio cammino, la segretaria però mi ferma. Sul volto della donna vedo la preoccupazione.

<<Signorina Myers, sua madre mi aveva avvisata che avrebbe reagito in questo modo. Tuttavia io penso che sia meglio per lei andarsene da qui, insomma anche se non dovrei dirlo, a Beverly Hills ci sono università molto più prestigiose di questa che abbiamo qui.>>

Dice quest'ultima cosa sussurrando, per non farsi sentire da orecchie indiscrete.

È allucinante come mia madre abbia convinto anche lei, in fondo mia madre ha sempre una certa influenza su tutto e tutti, questa cosa può essere un bene ma anche un male.

Scuoto la testa, rimanendo ferma sulla mia decisione.

<<No grazie, qui ho tutto ciò che mi serve. Ancora una volta, mi scusi per il disturbo, arrivederci!>>

Proseguo il mio cammino senza darle il tempo di replicare, non voglio sentire altri tentativi di convincermi a lasciare San Francisco, so che non sono parole sue ma di mamma, tuttavia non voglio ascoltarle.

Ancora una volta sono sempre più basita dal comportamento di mia madre, però ho capito che oramai non devo più sorprendermi. Lei è testarda, quando si mette in testa una cosa nulla e nessuno gliela toglie. Ciononostante io sono molto paziente e perseverante, non rinuncerò mai alla vita che mi sto creando qui, con i miei amici e la mia famiglia.

Il  Filo Rosso (Completa)Where stories live. Discover now