Capitolo 15

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Aspetto pazientemente una sua risposta o azione, non nascondo che se mi rispondesse negativamente, ci rimarrei male, ma lo capirei comunque. Non tutti hanno la voglia o la stabilità adatta a stare dietro a un carattere complicato come può essere il mio. In questo caso è sempre meglio dirlo subito, evitando di portare avanti una falsità che ferirebbe soltanto.

«Secondo te cosa dovrei rispondere?» Tutto mi aspettavo tranne che mi rigirasse così la domanda, mettendomi in evidente difficoltà, non sapendo come rispondere, ma decido di essere semplicemente onesta e dire ciò che mi viene dal cuore, credo sia la scelta più giusta in questo momento. Così, prendo un gran respiro e inizio a parlare:

«Io penso che tu, da come ti sei posto nei miei confronti, vorresti rimanere e iniziare a costruire con me un rapporto funzionale. Eppure, se ci penso bene mi torna anche in mente la versione di te più impaurita, quella che ho visto poco fa in biblioteca e so che quella paura è anche in parte colpa mia, perché sono troppo indecisa ed a tratti lunatica.

Se penso a quella versione di te, so che dovrei dire che sarebbe meglio per te se uscissi da quella porta, eppure adesso leggo nei tuoi occhi tanta determinazione a rimanere, cosa che mi rende tanto felice, ma anche tanto confusa perché non so cosa pensare.

Se dovessi solo valutare il tuo bene, ti direi di varcare quella soglia, perché è la cosa giusta per la parte più fragile di te che non sembra essere ancora pronta a tutto ciò. Però se pensassi a me, ti direi di rimanere qui, perché la tua sola vicinanza mi mette di buon umore, ma non voglio ammetterlo perché sono troppo orgogliosa e testarda per dire ad alta voce quello che tu mi stai facendo.

Per cui proprio non so cosa dovresti fare, spero tu rimanga ma non te ne farò una colpa se decidessi di andartene, anzi forse sarebbe meglio così. Forse non siamo ancora abbastanza maturi emotivamente per riuscire a fare fronte a un rapporto importante, a prescindere dalla sua natura perché, se così non fosse, se noi fossimo pronti, non avremmo tutti questi problemi e non staremmo qui a parlarne, lasceremmo soltanto che accada.

So che ho intavolato io il discorso, ma perché, per me, mettere ben in chiaro ciò che provo e ciò che non tollero è di grande importanza, perché non fingerò più di essere qualcuno che non sono.

Per favore ora interrompimi perché mi sto rendendo conto che più parlo, più ci ripenso e vado in panico, più ci ripenso, più mi convinco che tu debba andartene, ma non è ciò che voglio, e dio, non so neanche più cosa sto dicendo perché davanti a me ora vedo solo una catastrofe ed inizio a pensare che forse dovrei essere io quella che dovrebbe scappare...»

Non riesco a finire il mio sproloquio perché ad interrompermi sono le sue labbra che si schiantano velocemente, ma gentilmente, sulle mie, dando vita a un bacio.

Dopo pochi secondi, si stacca e mi sorride:

«Scusa, era l'unico modo per zittirti.»

«Quindi rimani?» Gli chiedo speranzosa.

«Avevi dubbi? Non sarei in grado di andarmene neanche se lo volessi.»

«Quindi rimani solo perché non puoi andartene sennò mi feriresti troppo?»

«Dio no Ilary, non voglio andarmene né ora né mai, non lo desidero neanche nei miei sogni più assurdi e lontani dalla realtà, non ho mai pensato neanche per un attimo di uscire da questa stanza.

Io voglio conoscere te e tutte le tue stranezze, le tue paranoie e le tue paure e se ne rimarrò ferito, avrò imparato la lezione, ma voglio rischiare perché la vita è fatta di cose che non ne valgono la pena e cose che ne valgono e tu sei una di queste.

Tu ne vali la pena adesso e anche quando il mio cuore sarà a pezzi, perché so per certo che non sarai tu a distruggerlo ma qualcun altro e tu ti limiterai solo a riaggiustare il mio cuoricino.»

Locked DragonflyWhere stories live. Discover now