19. KNEW HE WAS A KILLER FIRST TIME THAT I SAW HIM

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Oggi-Avery

Non riesco a muovermi, i suoi occhi sono fissi sui miei.

Lui sa dove vivo.

Evyn fissa l'uomo confusa:
-Lei si chiama Avery, non Julie-
Dice indicandomi con la sua aria innocente.

No, no, cazzo.
Evyn ti amo, ma non potevi stare zitta?

-Ah, si scusami Avery-
Esclama l'uomo con un ghigno sul volto, mi fissa consapevole di avermi in pugno.

Io evito il suo sguardo e mi guardo attorno, cerco qualche arma o qualsiasi cosa affilata che posso usare per difendermi.
Tuttavia il pugnale è in camera mia e metterei in pericolo Evyn se provassi a prenderlo.

All'improvviso la porta si spalanca e mia madre fa capolino in sala da pranzo.
La mia amica si avvicina a lei per salutarla come ha sempre fatto; ormai Evyn è come una seconda figlia per mia madre.
-Evyn, cara, come stai?!- urla entusiasta.

-Ah, ci sei anche tu Enzo!-
Nel volto di mia madre si disegna un sorriso, sembra così di buon umore.

Cazzo, si conoscono veramente.
Non so cosa fare, sono nel panico più totale.
Non posso mettere in pericolo la mia famiglia facendo qualche mossa avventata ma non posso nemmeno stare qui a guardare.
Se solo ieri fossi rimasta a casa...

L'uomo si alza dalla sedia.
Ieri l'avevo visto nel buio totale e non avevo notato veramente la sua altezza.
Io lo guardo spaventata ormai è chiaro; non posso combattere contro di lui.

-Ero venuto a salutarti, Mina, ma non c'era nessuno in casa-
Si giustifica lui con un sorriso attraente aggiustandosi i capelli scuri come la pece.

-Fortunatamente è arrivata questa ragazza gentilissima che mi ha fatto aspettare in soggiorno, e proprio pochi attimi fa, è arrivata anche tua figlia-
Si rivolge ad Evyn che arrossisce in pochi secondi.

-È veramente bella, si vede che ha preso tutto da sua madre-
L'uomo mi indica e fa un occhiolino a mia madre che arrossisce e gli sorride.

Veramente ci sta provando con mia madre?
Una rabbia improvvisa s'impossessa del mio corpo.
Ma come si permette?
Cosa vuole dalla mia famiglia?

-È meglio se andiamo-
Esclama mia madre con un sorriso facendomi sobbalzare.

-Andiamo?-
Mi lascio sfuggire in un soffio.
No, lei non può andarsene con lui, e se lui le facesse qualcosa?

-Si, io e tua madre dovevamo andare a cena al Red's Jazz- S'intromette Enzo sfoggiando un sorriso innocente.

-Cosa? No, non puoi andare con lui- Farfuglio io in preda al panico, rivolgendomi a mia madre.

-Tranquilla Avery, non succederà nulla-
Mi rassicura lei sorridendo.

-No mamma, non hai capito. Tu non puoi uscire con lui-
Urlo fuori di me.

-Avery, so che da quando tuo padre se ne è andato io non ho più visto nessuno, ma ora è il momento di fare nuove conoscenze. Ti ricordi cosa avevamo stabilito con la tua psicologa?-
La sua voce è calma e dolce, mi guarda con uno sguardo penoso.

Io mi immobilizzo, non mi muovo nemmeno di un centimetro, sento tutti gli sguardi puntati su di me.

-Tranquilla Avery, starò io con te questa sera. Faremo una delle nostre serate jazz e gossip, okay?-
Mi rassicura Evyn.

Dio, tutti pensano che io stia impazzendo; veramente pensano che io stia male perché vedo mia madre con un altro uomo?

Enzo mi guarda con un sorriso compiaciuto, è riuscito a vedere le mie debolezze.
E lui sa come muoversi, lui sa come manipolare.
È riuscito pure ad ingannare una psicologa.

The Ghost Of The MoonWhere stories live. Discover now