26.2 BECAUSE I DON'T THINK THAT THEY'D UNDERSTAND

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Questa è l'ultima parte del primo libro. Come sempre vi ricordo la lettura ad un pubblico adulto e consapevole.
(se mi conosci ti prego, non leggere questo capitolo)

Avery-oggi

Guardo l'orizzonte, le nuvole sono sempre più scure e il sole sta calando.
Il mare oggi è sublime e spaventoso, probabilmente sarebbe degno da un film horror.

Dopo pochi secondi Aven mi prende la mano e si avvicina alla riva, io lo seguo confusa.
Sono stata vicinissima ad aprirmi con lui, a mostrargli i miei sentimenti ma non l'ho fatto.
Non ne sono stata capace. E forse è una cosa positiva perché non mi fido di Aven ma una parte di me avrebbe voluto dirgli tutto, tutto quello che non ho mai detto in vita mia.

Tuttavia sono molto felice che lui mi abbia parlato di sua madre, sono sicura di essere l'unica a cui l'ha detto e questa cosa mi fa sciogliere il cuore.

Arriviamo fino alla riva, ma solo in quel momento capisco le intenzioni di Aven.
Mi fermo di scatto alle sue spalle, strappandomi dal suo tocco. Lui si gira immediatamente con un espressione preoccupata, ma lo interrompo prima che possa parlare; -No ti prego-
Il pensiero di togliermi la maglietta davanti a qualcuno mi fa rabbrividire.
Non posso farlo. E se non gli piacessi? E se riderebbe del mio corpo? E se mi facesse commenti indesiderati?
Non conosco Aven ma in fondo sono consapevole che non lo farebbe mai, però, dopotutto, non mi fido al 100%.

Se ci fosse qui Evyn mi direbbe di fregarmene del giudizio altrui e forse se fossi con lei fingerei di fregarmene, ma dentro di me so quanto ci tengo ad ogni singolo commento sul mio corpo.
Ogni parola, ogni smorfia, ogni sguardo è come una lama per me.

Lui sembra leggermi nel pensiero perché sorride e mi rassicura; -non dobbiamo per forza toglierci la maglietta e nemmeno i pantaloni-

Alle sue parole ricambio il sorriso e mi sfilo le Dr.Martens prima di immergere i piedi nell'acqua.
Fortunatamente non è fredda, perciò avanzo di qualche passo.

-Ricordati, ora siamo solo Avery e Aven. Solo io e te-

Quelle parole s'insinuano nella mia mente come una droga ad effetto rapido. Sul mio viso si disegna un sorriso che non riesco a nascondere.
Il mio grillo parlante nella mia testa sta cercando di mettermi in guardia, dicendo che lui ha troppi segreti e che è solo un criminale ma lo zittisco subito.

Fanculo al grillo parlante, fanculo ai segreti e fanculo a tutto. Ora siamo solo io e lui.
E so che è sbagliato, ma sinceramente non me ne frega un cazzo.

Aven avanza nell'oceano poi si lancia, schizzandomi dell'acqua sui capelli e sulla maglietta che si aderisce sul mio corpo.

-Oh! Questa me la paghi!-
Urlo offesa, ma come si permette?

-Mi stai minacciando, Little Angel?-
Risponde Aven ormai lontano.

-Esattamente, Leviatano-

Cerco di correre nell'acqua muovendola con le mani per schizzare il più possibile, peccato che lui sia già completamente bagnato perciò l'unica a bagnarsi fra i due sono io.

Lui si avvicina con due bracciate, così provo a colpirlo sulla testa ma così facendo inciampo sulla sabbia.
Lui mi prende per la vita prima che potessi raggiungere l'acqua e mi stringe al petto.

La sua felpa ormai è completamente aderita alla pelle e riesco ad intravedere i suoi addominali scolpiti e perfetti.
Per poco non rimango a bocca aperta.
È letteralmente stupendo.

-Che cavaliere- Lo prendo in giro. Tuttavia non cerco di divincolarmi questa volta, rimango lì fra le sue braccia.

Alzo la testa e osservo il suo volto.
Da vicino sembra sempre di più una divinità greca. Le sue labbra sono rosa e carnose mentre i suoi occhi, i miei preferiti, nascondono milioni di sfumature.

The Ghost Of The MoonWhere stories live. Discover now