CAPITOLO 5.

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<<Oh mio Dio! Di già?>> Prendo il telefono in mano e guardo l'ora

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<<Oh mio Dio! Di già?>> Prendo il telefono in mano e guardo l'ora.
Sì, sono già le 05:30 del mattino.
Ieri sono tornata a casa abbastanza tardi.
Prima ho dovuto accompagnare Hazel e subito dopo l'auto si è fermata perché era a corto di benzina quindi ho dovuto chiamare il carro attrezzi.
Inutile dire che è venuto 1H dopo.
Sono ritornata a casa alle 02:00 di mattina e ora ho delle occhiaie che arrivano sotto terra.
Sospiro e cerco di farmi forza.
Raggiungo l'armadio e scelgo i vestiti che dovrò indossare oggi.
In quest'ultimo periodo, sto facendo uno stage lavorativo.
Dopo essermi laureata in giurisprudenza, ho deciso di fare un'ulteriore preparazione con un giudice.
Credo mi possa servire, ma anche questo ha dei lati negativi tipo svegliarsi presto quasi ogni mattina.
Scelti i vestiti, mi dirigo in bagno e li appoggio su un mobiletto.
Li tengo pronti così appena esco dalla doccia li indosso subito.
Mentre aspetto che l'acqua si riscaldi mi guardo intorno e penso che non vedo l'ora di cambiare casa.
Vivo da sola da più o meno 5 anni.
Per via dell'università ho comprato un piccolo appartamento vicino, ma adesso sta diventando veramente troppo piccolo.
William, il mio ragazzo, mi ha detto tante volte che se avessi voluto sarei potuta andare a vivere da lui.
L'ho ringraziato ma sinceramente non mi sento ancora pronta.
Credo che la convivenza sia un passo importante e nonostante io mi fidi di lui ciecamente, ho ancora bisogno dei miei spazi.
Molto spesso capita che si fermi a dormire da me o io da lui, ma la convivenza è tutt'altro.
Non fraintendetemi, ovvio che un giorno vorrò andare a vivere con lui, ma ripeto un giorno.
Voglio prima stabilirmi economicamente ed essere sicura di quello che voglio dalla vita, dopodiché penserò a questo.
L'acqua si è riscaldata già da un po', quindi entro in doccia.
Mentre insapono il corpo, mi domando cosa stia facendo Hazel.
Ieri, è successa una cosa davvero brutta e penso che ne parleranno tutti i giornali.
Io, purtroppo, non ero presente perché mi sono allontana da lei, ieri.
Prima ho intravisto una ragazza che conosco e sono andata a salutarla, subito dopo ho notato che Hazel non era più accanto a me quindi sono andata a cercarla, ma so come è fatta: pensavo si fosse seduta in un angolo a non fare niente quindi ho ritardato e sono andata in bagno per rinfrescarmi.
Non potevo pensare sarebbe successo l'immaginabile.
Lei era scossa e tremava come una foglia, cosa che non è da lei.
Si è spaventata e i sensi di colpa mi opprimono.
Sono stata stupida, sarei dovuta essere al suo fianco ad aiutarla.
Sospiro ed esco dalla doccia.
Mentre tampono i capelli con un asciugamano, mi arriva un messaggio.
Hazel.

𝐓𝐢 𝐯𝐚 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨
𝐜𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞?

Sorrido e le rispondo subito.

𝐒𝐢, 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨. 𝐕𝐞𝐧𝐠𝐨 𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐢𝐨, 𝐭𝐢𝐞𝐧𝐢𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚.

Non aspetto una sua risposta e anche se, come ho detto prima, non faccio mai colazione al mattino, so che ha bisogno di me.


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