CAPITOLO 22.

327 20 1
                                    



Scusatemi se vi ho fatto aspettare, ma eccomi qua🫶🏻

Vi avevo detto che avrei aggiornato a sorpresa, e così è stato...

buona lettura🩷


✰

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




Avete presente quella sensazione orribile in cui vi sembra di star vivendo in un limbo?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Avete presente quella sensazione orribile in cui vi sembra di star vivendo in un limbo?

Oppure quando sapete di non star vivendo e basta?

Ecco, io sono in quell'esatta situazione.

Ogni giorno è uguale allo stesso, solita staticità e ordine nella mia vita.

Niente di nuovo o eclatante.

Alcune volte sono contenta di questo, di vivere in questo modo.

Altre, penso soltanto che avrei preferito correre il rischio del pericolo, aver fatto cose più spericolate da adolescente oppure non aver provato la costante sensazione di preoccuparmi della mia famiglia.

La mia regola è sempre stata una sola: io, in eventuali casi, sarei potuta cadere e sprofondare ma la mia famiglia no. Sarebbe dovuta rimanere integra perché si era già spezzata abbastanza nel corso degli anni.

Io non sono da meno, però.

Sono questi momenti, questi precisi attimi, in cui mi rendo conto di star solamente sopravvivendo.

La mia vita scorre davanti ai miei occhi ed io sono ferma, senza poter fare nulla per vivermela a pieno, come dovrebbe fare una ragazza della mia età.

«A cosa pensi, Leila?» La voce calma di papà mi riscuote dai miei pensieri quotidiani.

«Nulla, nulla.» Mi scruta con i suoi occhi castani per qualche secondo.

«A me non sembrava nulla, tesoro.» Sospiro dal naso, rigirando la pasta nel piatto.

MagneticDove le storie prendono vita. Scoprilo ora