Jungkook avvocato di successo,
appena trasferitosi in un nuovo quartiere, conosce Bora, è preso da lui, da quel fascino da bravo ragazzo, in netto contrasto con la personalità spumeggiante e irriverente, a tratti esagerata.
Fino a che, per sbaglio...
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Quella sera era fin troppo silenziosa per i suoi gusti, non gli piaceva. Per niente. Lui amava il caos, le serate con gli amici, bere fino a stordirsi, per non pensare a niente. Voleva solo sentirsi leggero, smettere di pensare a quello che era successo. I sensi di colpa a volte lo divoravano. Ecco perché dopo essere salito in camera a cambiarsi, era sceso a cercare l'unica fonte di gioia degli ultimi mesi. Jungkook.
Fece le scale in silenzio, diretto al balcone dove era sicuro di trovarlo a fumare, ma Jin lo aveva fermato proprio sul ballatoio, mentre risaliva probabilmente dopo essere stato in cucina, ad aiutare la madre.
"Boooora del mio cuore, dove vai?"
Si piazzò davanti a lui, fermando la sua corsa verso l'avvocato che tanto bramava.
"Smettila Hyung, spostati.."
"Edddaaaaiiii stai un pò con il tuo Hyung!"
"Ti ricordo che non sono Taehyung, il tuo cagnolino.."
L'espressione di Jin cambiò in gioiosa ad incazzata, in un baleno.
"Perché devi sempre parlare di lui in questo modo? Lui ti vuole bene e lo sai.."
Bora cercó in tutti i modi di svincolarsi dai tentacoli del fratello, senza riuscirci.
"Non mi vuole bene, mi sopporta a malapena, si sente solo in colpa, di fatto, è praticamente il mio badante!"
"Solo perché tu non sai badare a te stesso, e scusami se te lo dico, ma non è giusto che sia sempre Tae a sistemare i tuoi casini!"
"Ok, ora che hai detto tutto quello che ti premeva, puoi spostarti?"
Bora superò Jin con una spallata, sapeva benissimo come stavano le cose, il gemello continuava a stargli addosso come se fosse un bambino, non capendo che il limite era sottile, ed il limite era tra preoccuparsi e autoflagellarsi, per una cosa successa mesi prima. Lui era passato oltre a modo proprio, Taehyung non ancora, il senso di colpa era troppo opprimente per l'altro, lo capiva, ma non riusciva a perdonarlo, a perdonarsi.
L'unico modo che aveva trovato per rapportarsi ancora con il gemello, era quello di stargli il più spesso possibile alla larga e, se proprio doveva averci a che fare, erano frasi monosillabe, insulti e bassa tolleranza.
"Lo stai allontanando, te ne pentirai, quando andrà via, tu rimarrai solo.."
Bora si voltò a fissare rabbioso, senza sapere il vero motivo di qiell'astio, il fratello maggiore, poi, tirando su con il naso, e schiarendosi la voce continuò:
"Che vada, non ho intenzione di trattenerlo, che faccia quello che vuole, che si allontani definitivamente da me... staremmo tutti meglio"
Una folta di vento gelido arrivò alle sue braccia, scoperte dalla T-shirt a maniche corte, quando si voltò, vide Jungkook e Taehyung, rientrati dal terrazzo, il primo con gli occhi sbarrati, il secondo con la testa bassa, gli passó a fianco senza emettere un suono. Solo sulle scale, si rivolse a Jin.
