Jungkook avvocato di successo,
appena trasferitosi in un nuovo quartiere, conosce Bora, è preso da lui, da quel fascino da bravo ragazzo, in netto contrasto con la personalità spumeggiante e irriverente, a tratti esagerata.
Fino a che, per sbaglio...
Rất tiếc! Hình ảnh này không tuân theo hướng dẫn nội dung. Để tiếp tục đăng tải, vui lòng xóa hoặc tải lên một hình ảnh khác.
Tutte le volte che si fermava a pensare, si rendeva conto che il proprio comportamento non era corretto. Per niente. Purtroppo o fortunatamente, non riusciva a resistere a Taehyung.
Ma dall'altra parte della strada, nel suo letto, Bora molto probabilmente si era addormentato con la sua maschera di bellezza preferita, quella con disegnato un tigrotto, ancora sul viso e nessuno era lì a levargliela. Ed era innegabile dire che non ci pensava. Il senso di colpa sbucava a momenti. Ci rimuginava sù, tentava di convincersi che l'errore non era fattibile, deludere non era fattibile, non riusciva a pensarla diversamente. Odiava deludere le persone. Perché prendersi gioco di un altra anima, non era concepibile per lui.
Questo solo se il corvino non era nei paraggi. Ci provava, davvero, Jungkook cercava di fare la cosa giusta, ma appena il corpo da modello, quel sorriso, quel broncio, quel silenzio così pieno di rumore, che però adorava, tanto quanto la sua risata, la sua voce e sopratutto quando quegli occhi incontravano i suoi, il rimorso e quel tormento sparivano. Ed era così semplice lasciarsi andare, parlare con lui, dormire con lui, ridere insieme di cazzate e di cose più serie che gli sembrava impossibile farne a meno.
"Ti piace così tanto quello che vedi?"
Chiese Taehyung, guardandolo sornione dal riflesso dello specchio, senza alzare il busto.
"Più di quanto dovrebbe"
Jungkook si avvicinò, lentamente, dandogli il tempo di voltarsi, poggiando le mani sui fianchi magri del maggiore, affondando le dita nella carne morbida. Tutta il disappunto per non essere stato al centro dei suoi pensieri quella sera, puff, era sparito come per magia.
Il riflesso della luce, brillava negli occhi di entrambi, mentre le loro labbra si sfioravano, il bacio che iniziò dolce, diventò caldo e passionale in un batter d'ali.
"Non dovremmo.." Ansimò Taehyung, tra un schiocco e l'altro.
"Lo sò.."
Nessuno dei due osava fermarsi, le mani che accarezzavano la schiena di Jungkook, scivolarono sul sedere, avvicinandoli ulteriormente, creando quella frizione che entrambi bramavano.
"Ci sono gli altri di là" Rotolò fuori sottovoce il maggiore.
"Sò anche questo" rispose ancora più piano il padrone di casa.
Un gemito uscì flebile dalle labbra arrossate del moro, quando il gemello, senza aspettare, infilò le mani nei boxer altrui, palpandogli il sedere tonico, aumentando l'attrito, continuando a divorargli la bocca. Straordinario.
A Jungkook sfuggì un altro mugolio di apprezzamento quando le stesse dita, scivolarono tra le natiche e la punta della falange di Taehyung, sfiorò quasi il suo ano.
