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Erano settimane che non riusciva a dormire per più di qualche ora di seguito

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Erano settimane che non riusciva a dormire per più di qualche ora di seguito.
Le notti sembravano interminabili.
Era un disastro, tutto un completo disastro.

Gli incubi erano tornati, forse peggio di prima, aveva avuto anche qualche sporadico attacco d'ansia.
Il Kim's ormai era gestito solo da lui, il cumulo di lavoro pesava solo e soltanto sulle sue spalle.
Bora la maggior parte delle volte era disperso chissà dove, troppo stanco per svegliarsi presto e/o troppo occupato la sera per fare chiusura.

Era giunto alla conclusione di proporre la gestione a Jimin, l'unico su cui poteva contare lì dentro, doveva solo trovare un aiutante, anche part time.
Doveva parlarne con i suoi genitori ed estromettete definitivamente il fratello dalla società. Non si poteva andare avanti così. Era inutile proseguire quell'alleanza che non aveva funzionato fin dall'inizio.
L'ennesima avversità si era aggiunta, quando aveva preso il punteggio più alto all'audizione.
Da quello era scaturita la richiesta di recarsi in Giappone, nei mese seguenti, per dei colloqui con case discografiche interessate alla sua arte.

Vivere di musica era il suo sogno fin da bambino, da quando aveva preso in mano per la prima volta il flauto alle elementari.
Da lì era stato tutto uno scoprire nuovi strumenti e innamorarsi follemente degli spartiti era stato un attimo, tanto quanto di sassofono e pianoforte.
Ecco perché mettere da parte quella passione che poteva diventare lavoro, non era una possibilità.

Quindi, quel lunedì prese il telefono e chiamo l'unica persona che poteva aiutarlo.

"Papà, entro il fine settimana vi voglio qui, non più tardi di sabato.." sospirò, "Bora sta passando il limite..
questo è quanto.. se non vuoi che metta direttamente in vendita la baracca" altro sospiro "per favore".

Sentì il padre respirare dall'altra parte.

"Tae stai calmo, capisco e avviso la mamma.. arriviamo massimo tra due giorni."

"Grazie papà.."

"Ti voglio bene figliolo"

"Anche io.. tanto"

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La settimana passò come tutte le altre, tra lavoro, lavoro e ancora lavoro e, le solite nottate in bianco a suonare. L'unica cosa che gli dava gioia in quei giorni bui.

I suoi genitori erano arrivati quel venerdì mattina, avevano deciso di farsi ospitare da Taehyung perche molto piu presente e così si trovò a non poter neppure suonare durante la sua insonnia, dato che dormivano nella camera degli ospiti proprio accanto alla stanza dei suoi strumenti.
Perfetto, proprio!

Per sua fortuna quel sabato pomeriggio il fratello aveva comunicato ai genitori che sarebbe stato fuori per la notte, probabilmente da e con Jungkook, così che il padre e la madre avessero casa sua a loro a disposizione e lui un attimo di solitudine.
Tutti e due sapevano degli incubi che infestavano la quiete del corvino.
Pensando di aiutare un minimo, la prima notte proprio il papà aveva tenuto compagnia al figlio, guardando insieme la loro serie preferita su Netflix.

Two Drop Of WaterWhere stories live. Discover now